Ministro congolese a Torino

Ministro congolese a Torino Ministro congolese a Torino Ieri Albert Kalonji si è recato alla Fiat, con la quale il Congo ha stipulato importanti accordi commerciali - A Léopoldville si costruirà una catena di montaggio per trattori (gì.) Albert Kalonji, ministro congolese dell'Agricoltura, giunto ieri sera a Torino con alcuni suoi collaboratori, ha visitato oggi alcuni stabilimenti Fiat. Alla « Miraflori » il prof. Valletta e l'ing. Nasi hanno porto un cordiale saluto all'ospite che ha risposto esprimendo la sua ammirazione per il massimo complesso industriale italiano e per le iniziative che esso sta attuando in Congo. In attesa della prevista costruzione a Léopoldvile di una catena di montaggio di trattori agricoli, la Fiat ha infatti stipulato un accordo col governo congolese per la fornitura di trattori e mezzi di trasporto. Nell'intrattenersi in serata con i giornalisti, il signor Kalonji — che proseguirà nei prossimi due giorni le sue visite a stabilimenti Fiat di Torino e di Modena prima di incontrarsi a Roma col nostro ministro Ferrari Aggradi — si è detto stupito della grandezza, della gamma, della modernità del complesso, dal cui intervento il suo paese ritrarrà un decisivo benefìcio. c/J Congo è famoso per le sue ricchezze minerarie ma l'ottanta per cento della popolazione vive di un'attività agricola spesso primitiva: abbiamo bisogno urgente di trattori, di camion, di fertilizzanti. C'è naturalmente un problema di valute pregiate per gli acquisti dall'estero ma non è cos'i grave come si potrebbe temere: il Congo è ricco, può ispirare fiducia a tutti una volta ritrovata la pace interna». Secondo Kalonji — che oltre ad essere ministro dell'Agricoltura è il mulopwe o sovrano dei baluba — la situazione si sta normalizzando: la ribellione è finita; l'Africa prima in gran parte ostile, ora sta cambiando il suo atteggiamento verso Léopoldville; il presidente Kasavubu guida il paese con ferma saggezza. Il ministro è ottimista: si può mettere mano ormai alla costruzione del paese e dedicarsi al miglioramento delle condizioni di un popolo di 15 milioni di abitanti, con le proprie forze e con aiuti amichevoli come quelli che oggi al Congo vengono da Torino. Il ministro congolese durante la conferenza stampa

Persone citate: Albert Kalonji, Nasi, Valletta