Pagò con falsi assegni al night club lo spumante e due graziose ballerine

Pagò con falsi assegni al night club lo spumante e due graziose ballerine Pagò con falsi assegni al night club lo spumante e due graziose ballerine Trecentomila lire per una notte di baldoria - La vicenda del giovane, già condannato in Tribunale a un anno e 4 mesi, all'esame dei giudici di Appello Una notte di bagordi in un « night club » ha portato in carcere Marcello Albanese, 33 anni, abitante nella nostra città in via Invrea 3. Le vicende del brillante giovane, già condannato in Tribunale a 1 anno, 4 mesi e 10 giorni, sono state riesaminate in Corte d'Appello (pres. Perottlno, p.g. Riccardi, cane. Rebuffo). Il 24 giugno '63 il direttore dell'agenzia del S. Paolo di Forno Canavese segnalava ai carabinieri di Rivara che erano pervenuti da Genova due assegni — uno di 165.000 lire e l'altro di 100.000 lire — staccati da un libretto rubato ad un cliente, Romano Rolando. Due giorni dopo lo stesso funzionarlo informava che era giunto un terzo assegno della stessa origino, per l'importo di 30 mila lire. Gli assegni risultarono emessi a Genova da un inesistente Maurizio Bagher Herta; 11 primo era stato girato all'industriale Giuseppe Balletto da Ercole Proserpio, direttore di un noto locale notturno genovese, « La rosa azzurra». Il Balletto, interrogato, disse di aver semplice (mente cambiato l'assegno, men¬ tre il Proserplo dichiarò di averlo ricevuto in pagamento da un cliente, certo « Maurizio ». Quello da 100.000 lire, a firma di c Maurizio :-, era stato invece girato al Proserplo da una « entralneuse », la svedese Solvaj Soderberger; l'ultimo, da 30 mila lire, era stato rilasciato ad un cameriere del « night club ». Identificato e arrestato, l'Albanese ammise di essere il misterioso Maurizio, ma negò recisamente di aver rubato 11 libretto di assegni. Riuscì anzi a dimostrare di averlo avuto da un'altra persona, che nel frattempo è già stata processata e condannata. Tuttavia, volle spiegare perché aveva compilato gli assegni falsi. « Quella sera — ha detto — dopo aver pagato 48 mila lire di consumazioni al bar del locale, fui avvicinato dal direttore che mi propose un convegno con una bella ragazza. Avrei do vuto lasciarmi addebitare alcune bottiglie di spumante, che in realtà non sarebbero state servite. Accettai e alla fine mi fu presentato un conto di 165 mila lire. Era un'esagerazione, anche perché la ragazza non si era mostrata affatto compiacente. Per questo, protestando, pagai con un assegno faiso ». Ha proseguito : « Il direttore, per calmarmi, mi propose un altro incontro, con una graziosa svedese, che però pretendeva 100.000 lire. Non ebbi difficoltà ad acconsentire e rilasciai al 1' "entralneuse" 11 secondo asse gno falso. Il terzo, con un ge sto che fece rimanere di stucco tutto il personale, lo diedi di mancia al cameriere: 30 mila lire ». Il Proserplo ha recisamente smentito 11 racconto dell'Albanese. Secondo il direttore della « Rosa azzurra » (che nel frattempo è fallita) il giovane si trattenne tutta la sera nel lo cale, con un amico e due « en traineuses », consumando 12 bot figlie di champagne e facendosi servire tramezzini di caviale. I giudici d'appello non hanno potuto decidere sulle due versioni. In apertura di udienza Infatti, i difensori dell'imputato gli aw. Avonto e De Filippi hanno fatto presente che l'Albanese è malato in carcere e non è in grado di assistere al prò cesso. La causa è stata rinviata a nuovo ruolo.

Persone citate: Avonto, De Filippi, Ercole Proserpio, Giuseppe Balletto, Marcello Albanese, Maurizio Bagher Herta, Riccardi, Romano Rolando

Luoghi citati: Forno Canavese, Genova, Rivara