Destinati all'agricoltura 60 miliardi per sei mesi

Destinati all'agricoltura 60 miliardi per sei mesi Con procedura d'urgenza al Senato Destinati all'agricoltura 60 miliardi per sei mesi Il provvedimento, votato a grande maggioranza, assicura la somma necessaria al e piano verde» per il secondo semestre del '65 - Passerà ora alla Camera - Oggi a Palazzo Madama si discute la proposta del governo di stanziare 25 miliardi per le zone colpite dal nubifragio di domenica 4 luglio (Nostro servizio particolare) . Roma, 13 luglio. H Senato ha approvato nel pomeriggio di oggi, con procedura d'urgenza (ossia con le semplici dichiarazioni di voto) il provvedimento-ponte che assicura la saldatura finanziaria per il secondo semestre 1965 per il primo «Piano verde», venuto a scadere il 30 giugno, e il nuovo Piano 1966-'70 che sarà presto sottoposto all'esame del Cnel. Hanno votato contro solo comunisti e socialproletari ; a favore tutti gli altri gruppi. Il provvedimento sarà subito trasmesso alla Camera affinché possa diventare esecutivo prima delle ferie estive. Il prowedimento-ponte prevede una spesa, in soli sei mesi, di 60 miliardi, di cui 10 miliardi per la concessione di contributi nazionali alle iniziative di miglioramento delle strutture agricole ammesse ai benefici del fondo agricolo europeo. Nel riparto degli altri 50 miliardi non ci si è attenuti ai criteri del vecchio Piano verde, ma si è tenuto nel debito conto sia nuove esigenze, sia stanziamenti previsti da leggi recenti. Si tratta, ha osservato il ministro Ferrari Aggradi, di grosse semine che potranno dare un rilevante contributo allo sviluppo in senso produttivistico della nostra agricoltura: esse vengono ad aggiungersi ai 30 miliardi concessi dal Parlamento nei mesi scorsi per la meccanizzazione, ai 35 miliardi per contributi ad opere di miglioramento fondiario, ai 40 miliardi del « superdecreto » per l'attuazione di opere pubbliche di bonifica, ai 10 miliardi previsti, sempre dal « superdecreto », per lo sviluppo della zootecnia, senza contare i cospicui stanziamenti disposti per lo stesso settore, per la bieticoltura e l'olivicoltura dalla legge varata nel maggio 1964. Sempre nel pomeriggio di oggi, il Senato ha approvato — nel testo modificato dalla Camera — anche la delega al governo in materia di riorganizzazione degli enti di sviluppo. Il governo, entro il termine massimo di sei mesi, dovrà emanare i decreti per la creazione degli enti di sviluppo nelle Marche e nell'Umbria e la trasformazione in enti di sviluppo degli attuali enti di riforma. Da questa trasformazione, in seguito all'emendamento approvato a Montecitorio, sarà escluso l'Eras (l'Ente per la riforma agraria in Sicilia), in omaggio alla competenza che la Costituzione attribuisce alle Regioni in fatto di agricoltura. Comunque, il governo — ha assicurato Ferrari Aggradi prima del voto — s'impegna a contribuire con i fondi disponibili anche a! funzionamento dell'Eras, « nei limiti in cui esso opererà, con criteri di severità amministrativa, per gli scopi e nell'ambito delle attività che il disegno di legge prevede ». Nel pomeriggio di domani, essendo stata accolta la richiesta di procedura urgentissima, l'Assemblea di Palazzo Madama esaminerà il provvedimento — approvato sabato dal Consiglio dei ministri — che stanzia oltre 25 miliardi a favore delle zone colpite dal nubifragio del 4 luglio scorso Oggi, intanto, è cominciata la discussione generale sul disegno di legge che preve de una spesa di 75 miliardi in cinque anni per opere portuali, quale anticipo sul più vasto « piano dei porti ». ar. ba.

Luoghi citati: Marche, Roma, Sicilia, Umbria