I partiti si preparano al dibattito su Trabucchi di Fausto De Luca

I partiti si preparano al dibattito su Trabucchi I partiti si preparano al dibattito su Trabucchi I comunisti non sono disposti ad accordi sulla durata - Si prevede che la discussione, che avrà inizio venerdì, verrà estesa ai rapporti tra governo e burocrazia ed al sistema dei controlli - Nessuno ha dubbi sull'onestà dell'ex ministro delle Finanze - Si tratta soltanto di vedere se egli ha commesso abuso di potere nell'esercizio delle sue funzioni (Nostro servizio particolare) Roma, 12 luglio. Le prime difficoltà politiche circa il dibattito sul caso Trabucchi che comincerà venerdì pomeriggio a Montecitorio, non si sono fatte attendere. I comunisti hanno detto, ufficiosamente, che non sono disposti a prendere un impegno vincolante con gli altri gruppi per disciplinare la discussione, contenerne la durata ed eventualmente raggiungere un'intesa sul tipo di argomenti da trattare negli interventi. Possono al massimo accettare uno scambio di idee per esaminare i problemi procedurali, tutti nuo vi, della riunione comune delle due Camere con fun zioni giudiziarie, ma non intendono precostituirsi limiti nell'articolazione del giudizio. Si conferma così la previsione di un dibattito che partendo dalla specifica imputazione rivolta a Trabuc chi — aver abusato delle sue funzioni per recare van taggi a due società concessionarie di tabacco, autorizzandole a portare in Ita' lia tabacco prodotto in Messico — possa allargarsi ai modi della gestione del potere, ai rapporti tra potere politico e burocrazia, alla sfera di responsabilità dei ministri, al sistema dei con trolli. Convergono in questa di rezione due elementi: l'intenzione manifestata dai repubblicani, ma in ciò con trastati dagli altri gruppi della maggioranza (socialisti compresi), di «supera re » il caso Trabucchi in una visione più ampia, e il carattere stesso dell'accusa mossa all'ex ministro delle Finanze. E' per tutti pacifi co che non è in discussione la moralità personale del sen. Giuseppe Trabucchi. Già la Commissione parla mentare d'inchiesta, esaminando l'ipotesi di peculato nella vicenda del tabacco messicano, riservò la sua attenzione solo alla ipotesi di peculato per distrazione di pubblico denaro a prò fitto altrui, « non essendosi nemmeno 'profilato il sospetto di una distrazione di Trabucchi a profitto proprio». Non solo: insieme con l'ipotesi del peculato, anche quelle di contrabbando e di interesse privato in atti d'ufficio vennero a ca dere e il Parlamento non ha ritenuto di dovere impugna re, per questi aspetti, le conclusioni assolutorie della Commissione d'inchiesta E' restata l'accusa di abuso delle funzioni di ministro per recare vantaggi alle due società, cioè l'accusa più ge nerica, che più si presta ad allargare l'indagine dai sin goli atti a tutto il compor tamento di Trabucchi come ministro. Ciò risulta dalla stessa relazione (favorevole a Trabucchi) della Commissione d'inchiesta. Gli inter rogativi che ne nascono e ai quali dovrà rispondere il Parlamento in seduta co mune sono di questo tipo doveva il ministro — al quale è affidato il compito di impostare e guidare la politica del suo ministero occuparsi di cose tanto modeste e marginali come la autorizzazione ad importare tabacco richiesta da due so cietà, spendere per questa pratica una parte del suo tempo, innovare procedure entrare in conflitto con gl alti gradi burocratici fermi stavolta al più letterale ri spetto delle norme di legge Se si raggiungerà chiarez za su questi punti, la discus sione parlamentare avrà già dato un buon risultato. Tut tavia, pur potendo portare a queste utili conclusioni il reato contestato a Tra bucchi è apparso ad autore voli giornali cattolici come un'occasione troppo mode sta per mettere in moto il solenne ed eccezionale prò cedimento previsto dalla Co stituzione per ipotesi assai più gravi, come quelle di al to tradimento o di attentato alla Costituzione, riferite al Presidente della Repubblica (art. 96). Ma così non si tiene conto dell'elemento fondamentalmente politico che all'opinione pubblica preme accertare: ebbe influenza sul comportamento del ministro Trabucchi il fatto che le due società appartenevano a un grosso esponente de, al deputato Carmine De Martino che fino alla sua morte (1963) fu il capo della de nel Salernitano?Poiché questo è il quesito fondamentale del caso Trabucchi, una conclusione assolutoria del Parlamento (un giudizio di appello dopo quello della Commissione di inchiesta) gioverà sia alla democrazia cristiana, che potrà dimostrare1 di avere le mani nette, sia al regime democratico. Mentre nell'ipotesi di un rinvio a giudizio di Trabucchi davanti alla Corte Costituzionale, le istituzioni democratiche si rivelerebbero capaci di affrontare e correggere le proprie interne disfunzioni. In ogni caso, la discussione e il voto del Parlamento potranno recare giovamento ai rapporti tra - la classe politica e l'elettorato. Tali fini, del resto, hanno dichiarato e dichiarano di voler raggiungere i socialisti, i repubblicani, i social¬ democratici che sono allea-1 ti della de nella coalizione! di centro-sinistra. Obbligati dal regolamento ad adottare il sistema dell'accusa a Trabucchi per ottenere il pubblico dibattito in Parlamento, essi hanno moltiplicato in questi giorni gli auspici assolutori per l'ex ministro. Non se ne può trarre la perentoria conseguenza che l'accusa a Trabucchi sarà respinta, nel voto a scrutinio segreto che concluderà il dibattito. Ma si può senz'altro ritenere che la maggioranza formatasi sull'accusa non corrisponde, almeno oggi, a quella che potrà determinarsi alla fine della discussione. L'importante è che i gruppi di centro-sinistra, consapevoli che il dibattito potrà avere una certa ampiezza data la genericità dell'accusa, sappiano evitare i tentativi delle opposizioni di estrema destra e di estrema sinistra di promuovere un processo al sistema democratico, ad una formula politica, a tutto un personale dirigente. E sappiano invece, rintuzzando questi attacchi, utilizzare la discussione, come ha detto Nenni, per « l'esaltazione dei valori della vita demoerotica ». Fausto De Luca sLszdaddtrgrtcl«sldidrapqLmsddrpp

Luoghi citati: Messico, Roma