Costruire abitazioni popolari per risolvere la crisi edilizia

Costruire abitazioni popolari per risolvere la crisi edilizia Convegno di studio dello democrazie cristiana Costruire abitazioni popolari per risolvere la crisi edilizia Lo sforzo degli imprenditori, ha detto fon. Rumor, dovrà essere appoggiato dal governo - Nei primi tre mesi di quest'anno i nuovi progetti sono diminuiti del 50% rispetto allo stesso periodo del '64 (Dal nostro inviato speciale) Bari, 10 luglio. L'edilizia stenta a riprendersi dalla crisi di congiuntura, particolarmente nel settore residenziale: all'aumento delle abitazioni costruite (60.177 nei primi tre mesi di quest'anno, con un aumento del 10,6% rispetto allo stesso periodo del '64), fa riscontro la forte diminuzione dei nuovi progetti: 41.131 fra gennaio e marzo, con una riduzione del 50,7 per cento rispetto ai primi tre mesi dell'anno scorso. Questo rallentamento si ripercuote sull'occupazione e sulle industrie fornitrici. La situazione, perciò, è difficile ed essendo l'edilizia «il volano dell'economia», il suo ristagno minaccia di rallentare tutto il sistema produttivo. Questa è la sostanza della prima giornata del convegno nazionale sui problemi dell'industria edile, organizzato dalla do a Bari e inaugurato stamane dal segretario politico Rumor. L'on. Rumor ha suggerito due strade convergenti per garantire maggior lavoro nel settore. Prima di tutto «s'impone una scelta indilazionabile a favore dell'edilizia, popolare» che, se non fosse frenata dai prezzi eccessivi, sarebbe un ottimo mercato. Pensino dunque gli imprenditori alla convenienza derivante dalla conversione della loro attività verso l'edilizia popolare, in particolare verso quella a riscatto. « Naturalmente — ha proseguito Rumor — per Questa conversione l'iniziativa privata chiede e ha il diritto di attendersi la comprensione e il sostegno dei pubblici poteri», che consiste in un largo credito, capace di assicurare la ripresa e di ridurre il costo del denaro. Rivolto questo invito ai costruttori, con tutte le garanzie di rispettare la libera iniziativa, che deve essere consapevole < degli interessi sociali in cui opera», l'on. Rumor ha indicato la seconda strada per agevolare il rilancio dell'edilizia. Occorre «uno sforzo generoso per rendere vigorosamente operante l'impegno di governo per l'edilizia convenzionata ». In tal modo si realizzerà, fra l'altro, « l'accordo, la solidarietà e la collaborazione fra potere pubblico e iniziativa privata ». Il segretario della de ha concluso dicendo che, pur nella « difficoltà obiettiva di reperire, in un momento in cui le preoccupazioni della congiuntura non sono state ancora fugate in modo definitivo, la notevole massa dei mezzi finanziari necessari » si deve fare In questa direzione « ogni sforzo » anche per una « generale toniflcazione del no stro sistema produttivo, che da una vigorosa e stabile ri presa edilizia trarrebbe incalcolabile giovamento e rinnovato sianolo». In termini più tecnici, il sottosegretario al Lavori Pubblici, De Cocci, si è diffuso come primo relatore sulla condizione giuridico-economica dell'edilizia. Riprendendo il tema fondamentale della disciplina urbanistica che Rumor aveva definito < improrogabile » De Cocci ha riconosciuto la necessità dì superare « al più presto le attuali incertezze, colmando subito le lacune legislative». Il governo è impegnato a presentare la nuova legge urbanistica e il progetto sull'edilizia convenzionata. La prima giornata del convegno, che terminerà domani, è stata chiusa da una relazione dell'on. Degan sull'assetto territoriale e da un intervento, talora polemico, dell'on. Sullo, ex ministro dei Lavori Pubblici e autore del primo progetto urbanistico. Egli ha invitato, elencando cinque principi, alla coerenza fra la teoria e la pratica, negando che una legge urbanistica possa «sertamente fondarsi» sul mercato pubblicistico delle aree e sulla « eMmtnosione preventiva delle plusvalenze ». Si deve seguire un metodo di « priorità », di « efficienza » e, non ultimo, < di gradualismo empirico »: ossìa non « decidere tutto, ma procedere per gradi verificando e correggendo ». Lamberto Fumo

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