I misteri della tv

I misteri della tv CBOnraca televisiva I misteri della tv Non si capisce perché sia stato così trascarato il Giro di Francia: nessuna ripresa diretta, solo cronache registrate - Stasera una vecchia farsa tedesca E' in corso un Giro di Francia emozionante per gli appassionati di ciclismo: apprendiamo dai resoconti sportivi che gli Italiani si battono da leoni e che la maglia gialla è sulle spalle di uno del nostri che • la difende a denti stretti. Riuscirà a difenderla sino al traguardo Anale? O dovrà cederla negli ultimi combattutissimi chilometri? • Sono faccende che possono far sorridere, ma a torto: il ciclismo ha sempre un fascino notevole sulla folla e queste grandi competizioni sono sempre seguite con un interesse massiccio. Ora però la nostra tv non ha ritenuto il Giro di Francia di quest'anno degno di particolare attenzione. A differenza di altre televisioni — ad esempio di quella svizzera — non offre al suo pubblico le riprese dirette degli : arrivi di tappa (trasmessi in Eurovisione) ma si limita a mandare in onda alle 19 una cronaca registrata: cioè rinuncia all'immediatezza, alla vivezza, alla suspense dell'avvenimento che «sta accadendo » per ripiegare sul solito filmato dell'avvenimento già passato, già conosciuto. I motivi? Mistero. Abbiamo rivolto questa stessa domanda ieri l'altro ma non abbiamo ottenuto risposta. Non è facile conoscere le vere cause di certe strane decisioni. Sta di fatto, comunque, che la nostra televisione, trascurando il Giro di Francia (mentre ha cosi ben valorizzato, in modo egregio, 11 Giro d'Italia) ha perso l'autobus, ha perso cioè l'occasione di sfruttare a fondo un grosso spettacolo popolare. * * Ha terminato il suo ciclo stagionale « Anteprima », la rassegna di spettacoli curata da Pietro Plntus: una rassegna che si è segnalata per costante serietà e costante impegno: non pettegolezzi, non soffietti pubblicitari, ma tentativi di mettere a nudo, con linguaggio accessibile a tutti, problemi e personaggi del mondo del palcoscenico e del cinema. Talora, purtroppo, il tempo limitato ha ridotto non poco il respiro e quindi l'efficacia delle trattazioni. < Anteprima » s'è iniziata con una sequenza dell'opera « Partita a pugni » di Tosatti. Di 11 a tre quarti d'ora si sono visti pugni autentici, fra Rinaldi e Gumpert: 11 match era In ripresa diretta e ì tifosi di boxe saranno rimasti soddisfatti. Sul secondo canale la rubrica < Cordialmente » ci è parsa meno brillante del solito: una piccola pausa che non pregiudica tuttavia la validità sostanziale della trasmissione. * * Stasera sul nazionale sarà inscenata una commedia farsesca di due autori tedeschi, Arnold e Bach, in voga più di quarant'anni fa, nell'altro dopoguerra: la commedia, « Il vero Giacobbe » è stata tradotta e rimaneggiata da Umberto Melnatl che ne è il pro¬ tagonista, circondato da un gruppo di attori specializzati in ruoli comici, quali Elsa Merlin!, Giuseppe Porelli, Mario Siletti, Nuto Navarrini: del cast fanno parte anche Carla Parmeggianl e Roberto Villa. Seguirà un documentario sul nuovo transatlantico « Raffaello », mentre il secondo canale offrirà una puntata dell'Inchiesta « L'Europa verso il 2000 » e la registrazione di una delle tante, innumerevoli manifestazioni canore dell'estate. * * La rubrica Incontri prevede per domenica 18 luglio un'intervista a José De Castro, un brasiliano che si è reso famoso in tutto il mondo nel campo della lotta contro la fame. De Castro è stato presidente del consiglio della Fao, l'organismo internazionale per l'alimentazione, dal 1952 al 1956, ed è autore di un libro tradotto in ventidue lingue, « Biografia della fame». Nel corso del 1964, come si apprende da una statistica dell'Uer, i televisori in uso in Europa sono aumentati in misura considerevole: da 38 a 46 milioni. Un'altra statistica, questa dell'Unesco, fa ascendere il numero degli apparecchi radio nel mondo a 400 milioni con un aumento del 60% sulla cifra registrata dieci anni or sono. {jZ-

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