Ha rubato una bicicletta è arrestato dopo 9 anni

Ha rubato una bicicletta è arrestato dopo 9 anni Ha rubato una bicicletta è arrestato dopo 9 anni Un operaio di Settimo - Dovrà scontare un mese di carcere A distanza di nove anni un operaio è stato arrostalo dai carabinieri per il furto di una bicicletta. Deve scontare un mese di carcere. Si chiama Uno Marone, 28 anni, è nato a Paulilatino, in provincia di Cagliari. Da circa un mese abita con la moglie e la figlia Marisa, di sei mesi, a Settimo, in via Milano 85. Nel settembre del 1956 il Marone, allora diciannovenne, rubò la bicicletta ad un compaesano. Scoperto, fu denunciato a piede libero. Passano gli anni: Lino Marone è emigrato in cerca dì fortuna, adallamlosi a tutti I lavori. Due anni fa si ò sposato; ha avuto una figlia. Il mese scorso si è trasferito con la famigliola a Settimo, in un piccolo alioggetto lindo e ben tenuto. Aveva trovato un buon lavoro, si sentiva a posto: l'episodio della bici era dimenticato. Ignorava che nel '63 era stato processato in contumacia — perché nessuno sapeva dove fosse — e condannato ad un mese di reclusione. Nei giorni scorsi il giovane è andato al Municipio di Settimo per ottenere documenti per l'impiego. La sua richiesta 6 stata trasmessa al Municipio di Paulilatino. Cosi, dalla cancelleria del Tribunale sardo è venuto fuori II vecchio ordino di arresto ed è stato spedito al carabineri di Settimo. E ieri il maresciallo La Porla ha convocato ti giovane in caserma e l'ha trattenuto in stato di arresto. « Chi penserà ora a mia moglie e a mia figlia? — ha detto il Marone piangendo —; ù una cosa accaduta tanto tempo fa, non la ricordavo neppure. Adesso potrò ancora avere lavoro? ». Ha rubato una bicicletta è arrestato dopo 9 anni Ha rubato una bicicletta è arrestato dopo 9 anni Un operaio di Settimo - Dovrà scontare un mese di carcere A distanza di nove anni un operaio è stato arrostalo dai carabinieri per il furto di una bicicletta. Deve scontare un mese di carcere. Si chiama Uno Marone, 28 anni, è nato a Paulilatino, in provincia di Cagliari. Da circa un mese abita con la moglie e la figlia Marisa, di sei mesi, a Settimo, in via Milano 85. Nel settembre del 1956 il Marone, allora diciannovenne, rubò la bicicletta ad un compaesano. Scoperto, fu denunciato a piede libero. Passano gli anni: Lino Marone è emigrato in cerca dì fortuna, adallamlosi a tutti I lavori. Due anni fa si ò sposato; ha avuto una figlia. Il mese scorso si è trasferito con la famigliola a Settimo, in un piccolo alioggetto lindo e ben tenuto. Aveva trovato un buon lavoro, si sentiva a posto: l'episodio della bici era dimenticato. Ignorava che nel '63 era stato processato in contumacia — perché nessuno sapeva dove fosse — e condannato ad un mese di reclusione. Nei giorni scorsi il giovane è andato al Municipio di Settimo per ottenere documenti per l'impiego. La sua richiesta 6 stata trasmessa al Municipio di Paulilatino. Cosi, dalla cancelleria del Tribunale sardo è venuto fuori II vecchio ordino di arresto ed è stato spedito al carabineri di Settimo. E ieri il maresciallo La Porla ha convocato ti giovane in caserma e l'ha trattenuto in stato di arresto. « Chi penserà ora a mia moglie e a mia figlia? — ha detto il Marone piangendo —; ù una cosa accaduta tanto tempo fa, non la ricordavo neppure. Adesso potrò ancora avere lavoro? ».