Inchiesta ad Alessandria sullo scontro ferroviario

Inchiesta ad Alessandria sullo scontro ferroviario Riattivala ieri mattina la linea bloctata Inchiesta ad Alessandria sullo scontro ferroviario Tre deviatori avrebbero fatto inoltrare la locomotiva in manovra sul binario su cui era in arrivo il treno di Savona - Limitati i danni dalla prontezza del macchinista che ha ridotto da 90 a 30 km. la velocità del convoglio Dal nostro corrispondente Alessandria, lunedì mattina. Alle ore 6,15 di ieri è stata riattivata la linea ferroviaria Alessandria-Acqui-Savona, interrotta dalle 17,30 di sabato per lo scontro fra un treno e una locomotiva in manovra avvenuto all'ingresso dello scalo ferroviario di Alessandria, poco lontano dal passaggio a livello di via Maggioli, in rione Pista. L'incidente non ha avuto conseguenze gravi per i viaggiatori dell'accelerato 308 Savona-Alessandria grazie alla bravura del macchinista Domenico Marchegiani, di 30 anni, che al sopraggiungere della locomotiva è riuscito a ridurre da 90 a 30 kmh. Il bilancio è di 13 feriti, (ultima la ventenne Adele Mastropisi di Acqui, che ieri sì è fatta medicare per alcune contusioni) di cui solo cinque degenti all'ospedale con prognosi dai 15 ai 20 giorni. Tra i ricoverati sono il capotreno Amilcare Pera, di 34 anni, di Savona, e il macchinista della locomotiva in manovra Domenico Spinolo, di 45 anni di Alessandria. Questi ieri mattina è stato a lungo interrogato dal brig. Armenio nel corso dell'inchiesta affidata dalla Magistratura al comandante la polizia ferroviaria m.llo Caramello. Sono stati pure interrogati i tre deviatoli che hanno consentito l'immissione della locomotiva sulla linea sebbene fosse in arrivo il treno di Savona. Si tratta di Francesco Remondino, 54 anni, di Alessandria. Candido Balbiano, 41 anni, rii Incisa Scapaccino, e Edoardo Maecario, 50 anni, di Alessandria. All'errata manovra sarebbe quindi da attribuire (ma solo l'inchiesta potrà comunque stabilirlo) lo scontro di sabato, per cui non è escluso che i tre deviatori possano eventualmente essere de¬ nunciati per violazione all'art. 450 del Codice penale, per avere cioè causato, colposamente, il pericolo di un disastro ferroviario. Abbastanza ingenti 1 danni materiali, superiori ai 10 milioni; infatti, in seguito allo scontro, la locomotiva in manovra e il locomotore del treno 308 si sono incastrati fra loro, praticamente sfasciandosi. Quando il Marchegiani, che già aveva abbassato i pantografi, si è accorto che una locomotiva in manovra, cui erano agganciati sette vagoni, stava passando da un fascio di scambi al binario sul quale correva il suo treno, composto di cinque vagoni, per raggiungere la stazione, ha subito azionato la «rapida», come pure ha fatto lo Spinolo, ma inutilmente. Peraltro la modesta velocità ha ridotto in maniera assai notevole le conseguenze dello scontro. S- c.

Persone citate: Adele Mastropisi, Amilcare Pera, Armenio, Balbiano, Domenico Marchegiani, Domenico Spinolo, Edoardo Maecario, Marchegiani, Remondino, Spinolo