L'opinione pubblica resta ostile al fidanzato di Beatrice d'Olanda di Sandro Doglio

L'opinione pubblica resta ostile al fidanzato di Beatrice d'Olanda L'approvazione del Parlamento non ha placato i sudditi L'opinione pubblica resta ostile al fidanzato di Beatrice d'Olanda Oggi la regina Giuliana annuncia alla televisione il prossimo matrimonio • incidenti e manifestazioni popolari di protesta sono temuti per domani, quando i promessi sposi si presenteranno ai cittadini di Amsterdam e dell'Aia Croci uncinate e scritte minacciose in tutto il Paese contro il futuro principe consorte che vestì la divisa hitleriana DAL NOSTRO INVIATO L'Aia, lunedì mattina. Per stamane alle dieci i giornalisti stranieri accreditati all'Aia sono convocati in un castello nei pressi di Utrecht, a qualche chilometro soltanto dal castello reale di Soestdijk. La principessa Beatrice terrà una conferenza-stampa per annunciare il proprio fidanzamento e per presentare il proprio futuro sposo, il diplomatico tedesco Klaus Von Amsberg. Verso l'una, secondo le previsioni, sarà la stessa regina Giuliana d'Olanda ad annunciare ufficialmente a tutto il Paese la notizia del fidanzamento della figlia primogenita. Si ritiene che ciò avverrà, come già accadde per il fidanzamento di Irene e poi per quello di Margriet, nel corso di un'apposita trasmissione televisiva. Si sta dunque per concludere in un fidanzamento la storia d'amore di Beatrice, principessa ereditaria dei Paesi Bassi. Una storia d'amore che ha avuto momenti drammatici, mettendo persino in pericolo la solidità del trono d'Olanda. Ma non tutti i pericoli sono finiti: molti osservatori ritengono che oggi e domani possano verificarsi incidenti • che qua • là possa avvenire anche qualche manifestazione contro la principessa e il suo fidanzato. Ma, legalmente almeno, tutto è regolato. Beatrice ha 27 anni. Le si conosce un solo amore, prima di quello per Klaus Von Amsberg: è stata a lungo innamorata di un giovanotto olandese, suo compagno d'università, con il quale fu vista uscire per parecchi anni, tanto che si cominciò persino a prospettare l'ipotesi che la principessa potesse legarsi in un matrimonio morganatico. Il giovanotto olandese, però, un bel giorno decise di sposarsi, e portò all'altare una bionda ragazzotta di Amsterdam: Beatrice non ne fu offesa, anzi assistette alla cerimonia. E tutti dissero che era stata lei a volere questo matrimonio sacrificando il proprio amore alla ragion di Stato, che le imponeva di scegliersi un marito nobile, straniero, di prestigio. Invece Beatrice si è innamorata di Klaus Von Amsberg, un diplomatico di 38 anni, che non sembra avere nessuna delle qualità che generalmente si pretendono da un futuro principe consorte. Non è nobile (appartiene a una famiglia dell'alta borghesia tedesca, appena al di sopra della media per via di quel « Von > che ne precede il cognome). E' straniero, ma tedesco e gli olandesi, si sa, non amano i tedeschi, specie dopoché le armate naziste, nel 1940, hanno infranto le sbarre di frontiera del loro pacifico e neutrale Paese, hanno bombardato ed occupato il territorio, ne hanno deportato centinaia di migliaia di abitanti, si sono abbandonati a violenze, torture, persecuzioni, delitti. Klaus Von Amsberg — la cui storia d'amore con Beatrice è cominciata neppure un anno fa, essendosi i due conosciuti al matrimonio di un principe d'Assia, nell'autunno del 1964 — agli occhi degli olandesi ha inoltre una macchia indelebile: benché fosse giovanissimo, neppure diciottenne, ha fatto parte dell'esercito tedesco durante la guerra, ha portato la divisa dei nazisti e sul casco di acciaio portava l'aborrito distintivo con il teschio. Aspirante ufficiale nella 90» « Panzer division », Klaus è stato in Italia, presso Bologna, negli ultimi mesi della guerra. Poi è stato fatto prigioniero a Brescia dagli alleati, che l'hanno tenuto a lungo in un campo di concentramento. Le indagini fatte eseguire con discrezione in Italia dal governo dell'Aia sembra abbiano accertato che u giovane carrista Von Amsberg non partecipò ad azioni di rastrellamento o a operazioni di rappresaglia. Ma il solo fatto di aver servito Hitler per gli olandesi è già una colpa, specie se si tratta del futuro principe consorte. « La nostra principessa poteva scegliersi un altro marito. Poteva fare come sua sorella Margriet che si è fidanzata a uno studente olandese ». « Non vogliamo vedere accanto a Beatrice un tedesco ». « Come farà quest'uomo ad inchinarsi di fronte alla memoria degli olandesi trucidati dai suoi vecchi compagni d'armi? ». La polemica è stata violenta: croci uncinate, scritte minacciose sono state tracciate sui muri di quasi tutte le città. Con la calce, sul municipio di Rotterdam, qualcuno ha scritto «Klaus raus» (Klaus vattene). Non è la migliore accoglienza per il futuro consorte della regina. La stessa opposizione popolare, poco più di un anno fa, aveva costretto la sorella di'Beatrice, Irene, a partire in esilio e a sposare senza la benedizione dei suoi genitori Carlos Hugo di Borbone Parma, colpevole soltanto di essere spagnolo: gli spagnoli in Olanda sono odia¬ ti da quando il duca d'Alba terrorizzò il Paese. I rancori olandesi hanno radici profonde e memoria lunga, magari di secoli. Si riteneva che Carlos Hugo mirasse più alla dote che alla principessa: gli olandesi hanno fama di essere economi. C'era insomma da temere, dato il precedente, che anche Beatrice fosse ostacolata nei suoi progetti matrimoniali. Il Parlamento, chiamato ad esprimere il proprio parere sul fidanzamento della principessa ereditaria, dopo lunga ed accesa discussione ha finito per annunciare un voto in senso positivo. Formalmente, almeno, la crisi non ci sarà, tant'è vero che il fidanzamento viene annunciato oggi. Ma che cosa possa succedere proprio oggi, al momento della notizia ufficiale e più ancora domani, quando i promessi sposi si presenteranno, per la prima volta insieme, ai cittadini di Amsterdam e dell'Aia, non si può sapere. Per questo c'è grande attesa. Beatrice ha sfidato l'opinione pubblica, è andata contro corrente, ha dimostrato di essere tenace almeno quanto sua sorella Irene pur di realizzare il suo sogno d'amore. Sandro Doglio