Temeva di diventare cieco: si uccide gettandosi in Po

Temeva di diventare cieco: si uccide gettandosi in Po Temeva di diventare cieco: si uccide gettandosi in Po Era scomparso da casa dieci giorni addietro - Il cadavere scorto da un passante, dall'alto del ponte Regina Margherita An- 1 o nn Ji 1 _ —I Alle ore 18,30 di ieri pomeriggio un pedone che passava sul ponte Regina Margherita, guardando le acque del Po, scorgeva il corpo dì un uomo a fior d'acqua, vicino alla riva sinistra del fiume. Pochi minuti dopo giungevano sul posto un equipaggio della polizia al comando del funzionario di notturna, dottor Cascella, e i vigili del fuoco. Alle 20 i pompieri riuscivano a recuperare il corpo che nel frattempo la corrente aveva trascinato ancora più a valle, all'altezza del n. 83 di Lungo Po Antonelli. Intervenivano gli agenti del commissariato Vanehiglia e gli uomini della polizia scientifica. Un sanitario della guardia medica faceva risalire la morte del poveretto ad una quindicina di giorni fa. Nei vestiti del morto la polizia non trovava alcun documento, ma il dott. Cascella si ricordava di ,,,,,, ,1iA. r....... ,n -, una denuncia di scomparsa presentata alla polizia circa dieci giorni addietro. Il funzionario si metteva in contatto con i parenti dello scomparso e ieri sera alle 22 il cadavere dell'annegato veniva riconosciuto dal figlio, Giuseppe Gallo di 21 anni, abitante in via Carlo del Prete 25. Il padre, Augusto, di 54 anni, si era allontanato da casa venerdì 4 giugno. « Da qualche tempo — Ila raccontato 11 giovane — mio padre non stava bene. Ai primi di maggio era stato operato alla retina e da allora era caduto in una depressione psichica paurosa. Non aveva motivo di uccider¬ ci* nVihinvnn 11 ti ' n fll n 1 11 a mPri'H si; abbiamo un'officina meccanica in corso Buenos Aires e il lavoro va bene. Era molto affezionato a me e a mia madre, Margherita. « Ma dopo l'operazione si era convinto che sarebbe diventato cieco e le crisi psichiche si erano aggravate. Diceva di non essere in pace con la coscienza. Voleva venire a piedi a Tal di Cadore, dove io sto compiendo il servizio militare, per espiare colpe inesistenti. Venerdì, 4 giugno, lui e la mamma sono rincasati per cenare. Poi mio padre ha detto che usciva un attimo per spedirmi una lettera. Non è più tornato a casa ». Augusto Gallo, 54 anni

Persone citate: Augusto Gallo, Cascella, Giuseppe Gallo

Luoghi citati: Cadore, Lungo Po Antonelli