n aereo speciale una bimba dalla Calabria er essere operata d'urgenza al cervello

n aereo speciale una bimba dalla Calabria er essere operata d'urgenza al cervello Terribile responso! la piccola C8 anni] ha un tumore n aereo speciale una bimba dalla Calabria er essere operata d'urgenza al cervello Frequentava la terza elementare; giorni fa la maestra notò in lei una strana abulia - L'encefalogramma ha rivelato il male tremendo - Il caso è stato sottoposto al prof. Fasano Una bimba di otto anni, affetta da un male gravissimo, è stata portata ieri in aereo speciale dalla Calabria a Torino per essere operata tempestivamente dal prof. Fasano nella clinica neurochlrurgica del prof. Bolsi, alle Molinette. La piccola si chiama Rosaria Jammundo, ed abita a Drapia, frazione di Caria, a 100 chilometri da Reggio. E' alunna di terza elementare, e fino a pochi giorni fa era una bambina vispa, di intelligenza pronta. E' stata la maestra infatti ad accorgersi di un improvviso, rapido cambiamento nella sua scolara. Era divenuta abulica, incerta nella parola e nel ragionamento, con improvvise, inspiegabili amnesie. Allora ha mandalo a chiamare la madre, Domenica Porcelli, una povera donna che ha il marito — Giuseppe di 32 anni — a Torino, a lavorare come manovale nella fabbrica Mondial Pistoni. In casa ci sono altri due figli. Giacomo e Pa- squale, rispettivamente di 11 e 6 anni. L'insegnante ha convinto la donna a portare la bimba dal medico del luogo per una cura: pensava che soffrisse di esaurimento. Il dottore ha Inviato Rosaria all'ospedale di Reggio per una visita più attenta. Qui il prof. Neri l'ha sottoposta ad esami ed encefalografie, poi l'ha rimandata a casa in attesa dell'esito. La piccina ha continuato a peggiorare, è sopravvenuto uno stato di coma con paralisi L'altro ieri il prof. Neri ha controllato i risultati. La diagnosi è stata terribile, la bambina aveva un tumore al cervelletto, unu « neoplasia » in rapida crescita. Per salvarla si poteva soltanto tentare una difficilissima operazione in un istituto specialmente attrezzato. Il prof. Neri, che conosce il prof. Fasano, ha suggerito per questo la clinica neurochirurgica dell'Università torinese. Si trattava però di trasferire al più presto nella nostra città la piccola paziente. E' stato interpellato il prefetto di Reggio, dott. Zaparona, questi s'è messo in contatto col prefetto di Torino. Il prof. Fasano nel frattempo aveva detto di esser pronto ad esaminare il caso. Il Centro di soccorso aereo ha immediatamente fornito per il trasferimento un elicottero e un aereo: l'elicottero ha portato Rosaria dal suo paesino all'aeroporto di Reggio Calabria. Di qui è stata trasferita su un bimotore che a mezzogiorno è atterrato a Caselle. La piccina era accompagnata dal padre, recatosi la settimana scorsa a Drapia, e da uno zio. Nel pomeriggio il prof. Aldo Fasano l'ha visitata e sottoposta a nuovi esami. Domani si cercherà di alleviarle le sofferenze con un primo intervento preparatorio. Per questo sarà impiegato uno strumento speciale che deve giungere dalla Svizzera. Poi si vedrà se è ancora possibile estirpare senza danno il tumore che è annidato nella cosiddetta « fossa cerebrale » sotto la volta cranica. Il prof. Fasano ha già portato a termine con successo altre ope¬ razioni analoghe, con una terapia modernissima che data dal 1058. « Le speranze sembrano assai tenui — egli ha dichiarato — ma per poche possibilità che ci siano, tenteremo ». pilota padre capezzale Rosaria

Persone citate: Aldo Fasano, Caria, Fasano, Rosaria Jammundo