Un'anziana «pistolero» tra i falsificatori a Milano

Un'anziana «pistolero» tra i falsificatori a Milano Muova banda sgominata dalla polizia Un'anziana «pistolero» tra i falsificatori a Milano E' una cilena di 64 anni che girava sempre armata Si occupava dello smercio dei «travelier's cheques» Dal nostro corrispondente Milano, lunedi mattina. I carabinieri hanno sgominato un'altra banda di falsificatori di « traveller's ebeques », che aveva tra le sue fila anche una donna di 64 anni, sempre armata di pistola (una P. 38) e abilissima nel sottrarsi al pedinamenti. La « vecchietta terribile » si chiama Estadigna Reveco. E' na-i ta a Talea, nel Cile, e da cir-l ca un anno aveva trasferito' il suo domicilio in Italia, soggiornando prima a Roma e quindi ultimamente a Milano, in un alloggio al n. 26 di via Carabelli. Nulla di particolare nel suo modo di comportarsi: nessuna eccentricità, nessuna vistosità. Sembrava proprio un'anziana pensionata straniera venuta in Italia a trascorrere una serena vecchiaia. Ma nel suo appartamento i carabinieri hanno trovato, oltre alla P. 38, una perfetta e completa attrezzatura tecnica per la falsificazione dei passaporti e di assegni internazionali, composta di punzoni, stampi, torchietti, timbri e scolorine, ed inoltre tremila dollari e cento sterline in « traveller's cheques» e dieci passaporti italiani e stranieri, tutti naturalmente intestati alla donna, che evidentemente compiva molti viaggi d'affari all'estero. L'arresto della Reveco, compiuto dai carabinieri dei nuclei di polizia giudiziaria di Milano e Roma, è l'atto finale di un'inchiesta iniziatasi parecchi mesi or sono nella capitale. Altre dodici persone sono ora, come s'afferma, «sotto controllo»: personaggi del- la malavita Internazionale, soprattutto originari dei paesi latino-americani, giunti in Ita Ha abbastanza recentemente dalla Francia proprio per portare a termine alcuni colpi. In Italia s'era presto creato un giro notevoli di affari, dell'ordine di circa 200 milioni di lire. La tecnica era quella ormal consueta in < lavori » di questo genere. Un primo gruppo di persone s'incaricava del furto dei «traveller's cheques» e del loro recapito alla se eonda « équipe », quella incaricata di alterare e falsificade gli assegni. Contemporaneamente questo secondo grup po provvedeva anche alla «rifornitura» di passaporti rubati o fabbricati « ex novo », che servivano al terzo gruppo di esponenti della banda per smerciare in diversi Paesi d'Europa i «traveller's cheques » abilmente manipolati. La donna faceva parte, con tutta probabilità, dell'ultima squadra incaricata delle operazioni conclusive. Lo smercio dei « traveller's cheques » avveniva su vasto raggio, cosi come da ogni parte affluivano alla centrale gli assegni rubati. Ora si attendono gli ultimi sviluppi dell'inchiesta, che promette naturalmente, altri arresti e altre rivelazioni. c. b.