Scoperto uncomplotto dell'Oas nella regione visitata da De Gaulle di Loris Mannucci
Scoperto uncomplotto dell'Oas nella regione visitata da De Gaulle Undici persone sono state arrestate Scoperto uncomplotto dell'Oas nella regione visitata da De Gaulle Fra i congiurati Figurano un commissario del servizio di controspionaggio e il suo assistente - Dell'organizzazione (che pare non avesse il compito di attentare alla vita del Presidente) faceva parte anche un'assistente sociale delle prigioni Dal nostro corrispondente Parigi, lunedi mattina. Undici persone appartenenti all'Oas (< Organizzazione dell'armata segreta >ì che, mira a rovesciare il generale. De Gaulle e in passato ha organizzato parecchi attentati contro di lui, sono state arrestate una settimana fa nella regione dell'Ovest, in cui il Presidente della Repubblica ha concluso ieri una visita ufficiale. Le loro rivelazioni, oltre ai documenti sequestrati, che la. polizia sta esaminando con la massima attenzione, porteranno probabilmente a nuovi arresti. L'Oas, che sembrava definitivamente liquidata con la condanna e l'incarcerazione dei generali Salan, Jouhaud, Zeller, Chaltes, e quelle di altri ufficiali superiori come i colonnelli Argoud e Gurutchet, nonché la fucilazione di Bastien-Thiry e la fuga all'estero di uomini come Georges Bidault, Jacques Soustelìe, del capitano Sergent, del colonnello Ghate.au Jobert e. di altri congiurati, è dunque, ancora ben viva, sebbene la guerra d'Algeria sia finita da tre anni, e sebbene il generale De Gaulle abbia graziato -numerosi condannati. Il fatto viene preso in una certa considerazione a Parigi perché pub avere una qualche influenza sul voto che il Paese sarà chiamato ad esprimere nel prossimo autunno per l'elezione del Presidente della Repubblico. Degli undici arresti, quattro sono avvenuti a SaintMalo, altrettanti a Rennes, uno a Brest, uno a Cherbourg e uno a Nantes. Soltanto tre nomi sono stati finora rivelati: tra essi ci sono quelli di due alti funzionari di polizia, precisamente il commissario principale Robert Bigorre di 1,6 anni ed il suo assistente Robert Castellane, di SS anni. Il primo era il capo dei servizi di controspionaggio per la regione dell'ovest, cioè il capo dei servizi di polizia che, tra l'altro, hanno il compito di proteggere il Paese dalle attività sovversive come quella dell'Oas. La terza persona di cui si conosce il nome è una donna, tale Langlais, assistente sociale nelle prigioni. Da parecchio tempo la polizia segreta, i cosiddetti barbouzes, sorvegliava l'attività di alcuni brettoni che erano stati già sospettati nel 1962, dopo la scoperta di un'organizzazione Oas nell'ovest della Francia. Tale organizzazione comprendeva parecchi ufficiali della scuola di guerra di Saint-CyrCoetquidam e furono tutti arrestati e condannati. Ma non era stato possibile, in quella occasione, dimostrare la complicità di certi ricchi agricoltori, arrestati con loro, i quali erano stati quindi rimessi in libertà. Però i barbouzes, continuando a sorvegliarli, avevano osservato come uno di loro si recasse spesso in Belgio, dove si è rifugiato il capitano Sergent, che dirige l'Oas in Europa in base alle istruzioni che riceve da Georges Bidault, il quale si trova in Brasile. Nell'imminenza del viaggio del generale De Gaulle nell'Ovest della Francia, la polizia procedette una diecina di giorni fa ad alcuni fermi e ispezioni per prevenire eventuali attentati, e fu nel corso di queste discrete indagini che venne scoperta l'organizzazione clandestina. In casa del misterioso personaggio che compiva frequenti viaggi in Belgio, infatti, furono trovati documenti importanti e manifestini di propaganda a favore dell'Oas, in cui si auspicava il rovesciamento del regime e la formazione di un altro governo. In un taccuino di indirizzi vennero trovati inoltre anche quelli del commissario Bigorre e del suo assistente Castellane. I servizi speciali del primo ministro, da cui dipendono i barbouzes, ed il ministro dell'Interno, immediatamente informati, dettero l'ordine di fermare i due poliziotti e di portarli a Parigi. Si temeva un attentato, essendo noto che alcuni individui decisi a tutto, come quello chiamato < La Boiteuse », .sono ancora in libertà e hanno giurato di assassinare il generale De Gaulle per « vendicare » i compagni dell'Oas caduti e fargli pagare l'abbandono dell'Algeria. II commissario Bigorre e l'ispettore Castellano hanno riconosciuto di appartenere all'Oas, ma avrebbero affermato che il. loro gruppo non aveva avuto l'ordine di uccidere ad ogni costo il generale De Gaulle durante il viaggio nell'ovest della Francia. Hanno inoltre tentato di minimizzare la loro attività asserendo che si limitavano a fornire all'Oas informazio¬ ni di carattere politico e. poliziesco ed a trasmettere alla Langlais le istruzioni che Georges Bidault. tramite il capitano Sergent, mandava ai detenuti politici nelle varie carceri francesi. La signorina Langlais, essendo assistente sociale nelle prigioni, aveva la possibilità di avvicinarli, probabilmente con qualche complicità. I due interrogati non hanno potuto fare a meno di indicare alcuni nomi e parecchie persone sono state quindi fermate; queste, a loro volta, ne hanno denunciate altre. Gli interrogatori proseguono. Gli arrestati sono di un'età che varia, fra i trenta ed i settantanni; la polizia assicura che non si trova tra loro, per ora, alcun ufficiale dell'esercito in servizio. Secondo la legge possono essere trattenuti dalla polizia per dieci giorni (trattandosi di complotto contro la sicurezza dello Stato) prima di essere deferiti ai tribunali. Loris Mannucci
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