Deruba gli invitati rapisce una signora e rintracciato si uccide

Deruba gli invitati rapisce una signora e rintracciato si uccide Un giovane impazzito a Hollywood Deruba gli invitati rapisce una signora e rintracciato si uccide Durante un ricevimento in casa d'un amico ha estratto la pistola e si è fatto consegnare denaro e gioielli - Poi è fuggito con una donna in ostaggio - Circondato dalla polizia, si è sparato al capo in un motel Nostro servizio particolare Hollywood, lunedì mattina. Maurice Dukall, di 35 anni, ospite ad un ricevimento in casa di amici, improvvisamente ha estratto una pistola e ha rapinato tutti i presenti dei gioielli e del denaro in contanti, poi è fuggito portando con s«! una ospite come ostaggio. Quando la polizia è riuscita a rintracciarlo in un motel dove si era rifugiato, si è ucciso con un colpo di pistola in testa. La signora è stata trovata illesa. Questo in sintesi il dramma di un uomo, da pochi mesi separato dalla moglie la quale aveva ottenuto la custodia dei (igli, che (ino a ieri era stato un padre esemplare ed un cittadino integerrimo. Probabilmente è stato portato a compiere un gesto tanto assurdo quanto tragico, per una turba psichica dovuta alla sua situazione familiare. Questa è l'opinione che hanno espresso i padroni di casa dove si è svolto il drammatico ricevimento: i signori Helling che erano intimi amici di Maurice Dukall. «Dukall non era stato invitato al nostro ricevimento — ha raccontato il signor Gerald Helling. — Avevamo pensato che si sarebbe trovato a disagio con degli sconosciuti. Ma la sera innanzi mi aveva telefonato. Erano le sette circa. Mi disse che si sentiva solo e sfiduciato, che avrebbe desiderato passare la serata con noi. Gli dissi che avevamo degli ospiti, ma che se desiderava venire era il benvenuto». « Si sedette accanto a me poco dopo che ero arrivata — ha raccontato la signora Sylvia Golfarb, una delle ospiti — ; mi parve simpatico e gentile. Era molto premuroso. Quando tutti si furono seduti per prendere il caffè lui mi venne vicino e mi chiese se lo aiutavo a prendere i gioielli delle signore e il portafogli degli uomini. Alle riunioni ci sono sempre dei tipi burloni. Pertanto non ci feci molto caso. Credevo che scherzasse. Mi misi a ridere, ma lui estrasse una pistola e me la puntò contro. Lanciai un urlo. Tutti i presenti si voltarono verso di me ed allora lui brandendo la pistola esclamò: "State calmi e non fate scherzi. Non ho intenzione di fare del male a nessuno. Posate qui i gioielli e i portafogli. Svelti e senza fare storie " ». Sempre brandendo la pistola, ' il Dukall — che intanto aveva raccolto denaro e preziosi — aveva all'errato la signora Sylvia Golfarb per un polso e l'aveva obbligata a seguirlo in macchina. Non appena l'uomo con la donna per ostaggio si è allontanato, i coniugi Helling hanno telefonato alla polizia. Gli agenti sono giunti dopo po¬ chi minuti, si sono fatti rapidamente raccontare i fatti e poi hanno dato l'allarme. Sono stati due agenti a notare la vettura del Dukall parcheggiata nei pressi di un motel. Gli agenti si sono avvicinati, hanno bussato ma non hanno ricevuto alcuna risposta. «Lo sappiamo che sei li dentro Dukall » ha gridato un agente. A quella frase si è sentito un grido di donna. Gli agenti hanno allora abbattuto la porta a spallate. Mentre l'uscio stava per crollare si è sentita una detonazione. L'uomo si era sparato un colpo di pistola alla testa. Il proiettile gli aveva trapassato il cervello. E' morto all'istante. U. p.

Persone citate: Gerald Helling, Helling, Maurice Dukall, Sylvia Golfarb

Luoghi citati: Hollywood