Processo a 22 terroristi per attentati in Alto Adige

Processo a 22 terroristi per attentati in Alto Adige Comincia stamane a Graz, in Austria Processo a 22 terroristi per attentati in Alto Adige Uno solo è in stato d'arresto: Norbert Burger, ex presidente d'un movimento filonazista Fra gli altri imputati studenti, commercianti, funzionari statali - Penetrarono in Italia con armi ed esplosivi per far saltare tralicci, centrali elettriche, stazioni ferroviarie, treni Graz, lunedi mattina. Domani si inizia il processo contro ventun austriaci ed un tedesco accusati di terrorismo in Alto Adige e di altri reati previsti dal codice penale austriaco circa la detenzione e l'uso di materie esplosive. Fra gli imputati figurano ex membri del partito nazista, ex « combattenti della libertà » del movimento clandestino altoatesino, studenti di estrema destra e funzionari dell'am- a a d i i e a a a a e . b f e 4 o a ministrazione provinciale di Innsbruck. Il capo d'imputazione consta di 78 pagine ed accusa i 22 imputati di avere trasportato clandestinamente in Italia esplosivi e armi, di avere addestrato « volontari » per la « resistenza » altoatesina e avere compiuto attentati terroristici a treni ed edifici fra il 1959 e il 1961 durante il culmine dell'ondata di terrorismo in Alto Adige. Con l'eccezione del dottor Norbert Burger, professore universitario e autodefinitoci « capo del gruppo », tutti gli imputati sono a piede libero. Non è necessario sottolineare che il processo, il più spettacolare del suo genere in Austria dalla fine della guerra, è destinato a suscitare vivo interesse nell'opinione pubblica sia austriaca sia italiana. Burger durante l'istruttoria ha lasciato capire che avrebbe fatto in aula sensazionali rivelazioni coinvolgendo nel complotto per gli attentati terroristici in Alto Adige funzionari di governo « molto in alto ». Sebbene la maggior parte degli imputati siano originari del Tirolo austriaco, il processo è stato trasferito da Innsbruck a Graz (capitale della Stiria) per legittima suspicione. Ed ecco una panoramica, dei principali imputati nei confronti dei quali sosterrà l'accusa il procuratore-capo Hanns Hlauschek: Norbert Burger, dottare In economia, 36 anni, ex presidente dell'Associazione degli studenti liberi (Ring Freiheltlicher Btudenten), un'organizzazione del partito liberale che in Austria è all'estrema destra. Egli ha fatto parte anche del cosiddetto < gruppo Olimpia » sciolto dal governo per le sue tendenze filonaziste diversi anni fa; Dottor Helmut Riedl. di 52 anni, ex direttore del Servizio forestale di Innsbruck ed esperto del ramo alla Camera dell'Agricoltura provinciale. Riedl entrò a far parte del partito nazista austriaco prima deWAnschtuss (nel 1931) ed è stato un membro (illegale in quanto austriaco) della « SA » e delle « SS». Ricercato dalla polizia fuggì nella Germania nazista e si arruolò nella <Legione austriaca». Dopo l'annessione dell'Austria divenne un alto funzionario dell'amministrazione nazista; Hans Hubert Sauer, cittadino della Germania occidentale, 31 anni, vive a Vienna. Anche lui ha fatto parte del gruppo «Olimpia»; Guenther Schweinberger di 34 anni, commerciante di Vienna; Kurt Welser, 35 anni, commerciante di Innsbruck condannato ad un anno di rechi sione nel 1964 per le stesse accuse di cui deve nuovamente rispondere, membro del BergIsel-Bund. Ecco gli altri accusati: dott Heinrich Klier, 38 anni, scrittore di Innsbruck; dottor Otto Schimpp, 32 anni, direttore del servizio antivalanghe del Tirolo austriaco; Herbert Fritz, studente in legge a Vienna, 25 anni, membro della « Federazione patriottica giovanile » fuorilegge (Bund Heimattreuer Jugend); Udo Dopounay, 27 anni, intimo amico di Fritz; Helmut Huelsner, 25 anni, membro della «Federazione patriottica giovanile »; Bruno Zlmbran, 24 anni, entrambi di Vienna; Klaus Starzenburger, 22 anni, studente di Linz; Max Amering, 24 anni, consigliere della Camera di commercio dell'Alta Austria; Guenther Colli, 27 anni, collaboratore del prof. Burger; Johann Dzugan, 46 anni, direttore di una azienda boschiva nell'Alta Austria (perse una mane provando materiale esplosivo); Reinulf Gruenbart, 32 anni, contadino dell'Alta Austria; Peter Kienesberger, 22 anni, di Innsbruck (entrambi, nel capo di imputazione, vengono definiti come collaboratori di Burger. Kienesberger ha un processo a parte per falso e furto di esplosivi); Josef Holzinger, 41 anni, capo della sezione di Gmunden del Berg-Isel-Bund; dottor Hans Hufnagel, 39 anni, funzionario del Servizio forestale di Ried Im Innkreis. Alta Austria; Herwig Nachtmann, 24 anni, studente di Innsbruck; Walter Scherz, 27 anni e Rudolf Watschinger, 24 anni, entrambi di Innsbruck. Secondo il capo d'imputazione il gruppo organizzò le sue attività terroristiche in questo modo: Nel 1959 Burger si mise in contatto con estremisti alto-atesini di lingua tedesca per discutere l'addestramento di futuri terroristi all'uso di esplosivi, bottiglie Molotov, bombe ad orologeria e armi leggere. A quel tempo Burger era già un membro del movimento terroristico sud-tirolese denomi nato « Combattenti della libertà sud-tirolesi». Attraver so Riedl, che era stato reclutato da Burger, il gruppo ottenne un certo quantitativo di esplosivo da un deposito dell'esercito austriaco. Riedl, che era un funzionario della Camera dell'Agricoltura e frequentemente collaborava con reparti del Genie Militare alla costruzione di strade e in opere di demolizione, aveva chiesto al capitano Franz Rod, comandante di una compagnia del sesto battaglione del Genio di stanza a Schwaz nei pressi di Innsbruck esplosivi da usare «in campo forestale». L'ufficiale, credendo che la richiesta gli fosse stata rivolta dal Riedl nella sua qualità di funzionario delle Foreste, gli diede i necessari documenti per ottenere 25 cariche complete con detonatori e miccia. Il 28 dicembre 1959, Riedl plvv,^ prese otto « allievi » sud-tiro- ;lesi per addestrarli all'impie-lgo degli esplosivi. Il 22 feb braio I960 in una nota al Governo di Vienna le autorità italiane rivelarono che gli stessi esplosivi erano stati rinvenuti dalla polizia italiana nello scantinato di un edificio pubblico di Merano dove erano stati posti per farlo salta,re in aria. ^ All'inizio del 1960 Burger prese 'contatto con alcuni funzionari fra cui il dott. Aloys Oberhammer, allora consigliere dell'Amministrazione provinciale tirolese. A quell'epoca il gruppo terroristico era cresciuto. Vi entrò a far parte Klier col soprannome di « Theo ». La più importante azione architettata da Burger e compagni era diretta contro le stazioni ferroviarie italiane. Autocarri con gli esplosivi carichi di fiaschi di Chianti vennero lasciati in sosta a Verona, Trento e Rovereto. Questo attentato provocò una serie di esplosioni e portò all'arresto di un gruppo terroristico a Trento e di un altro a Roma. I componenti del gruppo di Roma, guidati da Helmut Wintersberger ferito in una esplosione, 3ono stati condannati in Italia e non saranno processati qui. Nel settembre 1961, Kienseberger, Fritz. Huelsner e due altri non identificati varcarono clandestinamente il confine per far saltare una centrale elettrica nella Valle del Sarno, a nord di Bolzano. Armati di mitra, fucili, bombe a mano, pistole e cariche di esplosivo i terroristi si avvicinarono alla centrale ma costatarono che era fortemente presidiata dagli alpini. I terroristi tentarono un attacco diversivo per allontanare gli alpini dalla centrale ma i soldati italiani risposero al fuoco costringendo i terroristi a fuggire dopo uno scontro durato quindici minuti. Sulla strada del ritorno i terroristi lasciarono cariche di esplosivo accanto ai piloni della energia elettrica ma le hombe vennero scoperte prima che esplodessero. Se riconosciuti colpevoli gli imputati potranno essere condannati a pene varianti da uno a cinque anni di reclusione. Si prevede che il processo durerà una decina di giorni. h. b.