Sono riusciti a sposarsi a Sanremo un americano e una giovane vietnamita

Sono riusciti a sposarsi a Sanremo un americano e una giovane vietnamita Sono riusciti a sposarsi a Sanremo un americano e una giovane vietnamita Lui 22 anni da Monroe (Michigan), lei diciottenne da Saigon - S'erano conosciuti all'Università di Honolulu, ma la madre di Danielle, sorella del generale Duong Yan Minh, si opponeva alle nozze per la giovane età della ragazza - Il vescovo di Ventimiglia ha concesso la dispensa ed il parroco di San Pietro li ha uniti in matrimonio Dal jiostro corrispondente Sanremo, lunedì mattina. Nella penombra d'una chiesetta nascosta tra gli ulivi, sulla verde collina di Sanremo, don Luigi Ruschena, il giovane parroco di San Pietro, ha benedetto ieri le nozze di Danielle e Harry. Si è così concluso il contrastato romanzo d'amore d'una bellissima sudvietnamita, Danielle F. Couture, di 18 anni, nata a St. Raphael, in Francia, ma appartenente ad una nota famiglia di Saigon, e un ragazzo americano, Harry Comings Poe, di 22 anni, abitante a Monroe, nel Michigan. I due giovani si erano incontrati otto mesi fa a Honolulu, nelle isole Ha¬ waii. Entrambi frequentavano quella università. Lei era al primo anno di medicina e lui al terzo di diritto. L'idillio tra i due ragazzi fu dapprima felice, tanto che lui invitò Danielle a Monroe per presentarla ai genitori, che dettero il loro consenso alle nozze. Ma quando Danielle dovette rientrare a Bamako, nel Mali (ex Sudan francese), ove attualmente abita con la mamma — divorziata da un funzionario francese, padre della ragazza e risposatasi con un diplomatico americano —, le prime nubi comparvero all'orizzonte. La signora, sorella del generale Duong Van Ming (Big Minh) che fu uno dei protagonisti del colpo di stato sudvietnamita che spo¬ destò la famiglia Diem, sì disse contraria al matrimonio di Danielle e Harry ritenendo che la ragazza fosse ancora troppo giovane Lacrime e preghiere dei due innamorati non piegarono l'ancora giovane mamma, che fu irremovibile. Danielle e Harry, allora, considerato che in Francia non era possibile sposarsi per la opposizione materna, tentarono di ottenere lo scopo in Scozia, a Glasgow, ed acquistarono, con ì loro risparmi, due biglietti per l'aereo. Con il primo « Caravelle » in partenza raggiunsero la Gran Bretagna dove però li attendeva una brutta notizia; per sposarsi avrebbero dovuto soggiornare sul suolo scozzese per almeno un mese. Chi aveva tanto denaro per poterlo fare? Non sapendo che cosa fare, quasi casualmente, decisero di trasferirsi sulla Riviera di Ponente, a Sanremo, ove sotto le spoglie mortali di don Luigi li attendeva il loro angelo custode. Dopo avere vissuto con i pochi risparmi che ancora gli restavano, Harry Comings, che lunedì prossimo, avendo esaurito le ferie, dovrà essere al lavoro a Monroe presso la società dove è impiegato, ha avuto la fortuna di incontrare il sacerdote. Danielle, che parla correntemente il francese, s'è rivolta al giovane parroco predandolo di risolvere il suo problema di cuore. E don Luis: l'ha accontentata Ieri Harry e Danielle, accom¬ pagnati dal sacerdote, si sono recati dal vescovo di Ventimiglia, mons. Roussel, che dopo avere impartito la cresima al giovane americano, che pur essendo cattolico non aveva ancora ricevuto il sacramento, ha concesso alla giovane indocinese la necessaria dispensa. I due giovani hanno potuto così coronare il loro sogno d'amore. L'assessore al turismo di Sanremo, l'albergatore Angelo Colli, venuto a conoscenza della patetica vicenda ha voluto fare da testimone alle nozze ed ha offerto un magnifico mazzo di fiori alla raggiante spo Sina, nonché un soggiorno gratuito di sette giorni in un albergo della città. Enrico Billò Felici i due giovani dopo le nozze L'indocinese Danielle F. Couture e l'americano Harry Comings Poe all'uscita della chiesetta sulla collina di Sanremo (Teleloto a «Stampa Sera»)