Senza troppe tattiche si gioca meglio...

Senza troppe tattiche si gioca meglio... Senza troppe tattiche si gioca meglio... €9! i'irelize, lunedi mattina. Una partita semplice, naturale, normale,_ non rotta né tantomeno guastata da incidenti derivanti da scorrettezza o cattivèria, una partita in¬ somma come sì desidererebbe di vederne sovente. Ha vinto l'Italia, come era logico che avvenisse, con una rete de) primo tempo e tre del secondo, oltre ad una contraria della ripresa. Le due squadre si erano pre- Un colpo di testa di Orlando nel primo tempo (Tel sentate in ,campo largamente incomplete. Mancavano nell'undici italiano tutti gli uomini dell'Internazionale in tutt'altre faccende affaccendati, nonché quelli di altre squadre. Ed il Galles pure, privo come era di parecchi e svariati fra suoi giocatori più in vista, presentava una compagine alquanto raccogliticcia. La giornata piena di sole aveva fatto sì che il pubblico fosse accorso in massa come se sì fosse trattato in realtà di un grande avvenimento. Vi erano più di quarantamila persone nel recinto, e, senza avere né occasione né motivo per fare un gran tifo, essi si sono divertiti. Anche perché sul campo non spirava affatto aria di battaglia. Atmosfera di pace, quasi idilliaca, invece. Tanto che quasi nessuno si accorse che ci fosse un arbitro sul terreno di giuoco. L'arbitro stesso, un franco-algerino, non ebbe quasi mai l'occasione di fare la voce grossa o di intervenire in modo vistoso. Il nostro Commissario Tecnico aveva seminato calma nell'ambiente dichiarando apertamente che l'incontro era puramente di carattere sperimentale e che la nostra formazione non era altro se non cosa provvisoria. Ogni cosa si improntò quindi alla serenità più completa. E la partita, pur rimanendo quasi modesta, fu molto più bella e. divertente di quelle a cui abbiamo ultimamente assistito ad Amburgo ed a Varsavia, quelle cioè che avevano a protagonista la nostra cosiddetta « squadra grande >. I nostri hanno giocato questa volta senza fare ricorso a grandi astruserie tattiche. Le ali facevano le ali, alla moda vecchia, e le mezze ali facevano le mezze ali. Ed il «catenaccio » non prese mai forme né espressioni esagerate. E qualcuno del giocatori diede prova dì un grado di forma veramente notevole: vedansi, per esempio, le due mezze ali, Lodetti e più ancora Bulgarelli, si sono portati ottimamente. Il primo ha segnato due reti, la prima e la terza Sopii azzurri, ed il secondo è stato l'elemento di raccordo più in vista di tutta la compagine. Da segnalare^» pure il comportamento saldcJ^ preciso ed attento di Salvadore e di Bercellino, i due juventini. Propriamente la coppia centrale dei nostri difensori non è stata battuta mai dagli attaccanti gallesi. Buona, nel suo complesso, la prova del terzino Micelli. E' un ragazzo, questi, che possiede il senso della misura, che sa piazzarsi con discernimento ed intervenire con criterio. Al centro della prima linea sono comparsi, nel primo tempo Orlando, e nel secondo Nocera del Foggia. Il primo non ha detto nulla di speciale: è un velocista che sa tirare in porta, e nuil'altro. Il secondo possiede in misura molto maggiore le caratteristiche della posizione che occupa: è uno dei pochissimi veri « centroavanti » italiani del momento. Normale, al solito. Mora, e discreto Barison, che segnò uno dei punti nostri e che sostituì Pascutti resosi indisponibile all'ultimo momento. Non cosi sicuro come al solito Albertosi e non sempre brillante il mediano Fogli. Tutti quanti assieme, gli undici uomini, anzi i dodici da noi messi in campo, si sono dimostrati ampiamente sufficienti per tenere a freno e per battere la formazione che, nella giornata, difendeva i colori del Galles. La superiorità degli azzurri è stata più pratica che vistosa, più di sostanza che di apparenza. L'undici gallese, bisogna one¬ stamente riconoscerlo, ha sofferto più del nostro per le assenze di elementi di valore. Territorialmente ' non è un gran paese, il Galles, e non può contare su una larga disponibilità di giocatori di vera classe. Si pensi che l'uomo che ha occupato la posizione di centroavanti, era un po' come la riserva della riserva del titolare. Dei giocatori presenti non tutti, bisogna dirlo chiaro, sono di levatura internazionale, e fra quelli che lo sono, alcuni stanno invecchiando. Vedasi, fra questi ultimi, la mezz'ala Allchurch che è da anni una delle colonne della compagine. Vedasi Cliff Jonea del Tottenham Hotspur, che accenna a perdere un po' di quella velocità che lo aveva reso famoso negli ultimi anni. Il portiere Hollins ha fatto ottime cose, nella giornata, ma 6 stato ciò nulla meno battuto quattro volte. Sette od otto degli elementi che il Galles ha presentato ieri a Firenze militano regolarmente in squadre della Lega Inglese, e di quanto In essa si usa hanno tutte le attitudini e gli atteggiamenti. Ma, per farsi una idea precisa e concreta del vero valore dell'undici gallese, bisognerebbe vederlo all'opera in formazione completa. Non nelle condizioni alquanto striminzite in cui essa si è presentata questa volta in Italia. Vittorio Pozzo Tre infortunati FIRENZE, lunedi mattina. AI tarmine della partita con il Galles tre giocatori azzurri sono ricorsi alle cure del medico dr. Fini. Si tratta di Bulgarelli e Fogli (entrambi contusione al ginocchio) e di Salvadore che lamenta una botta appena sopra il ginocchio sinistro. Il dr. Fini ha dichiarato che Salvadore dovrà rimanere inattivo per almeno un paio di giorni. Tutti e tre I gioctori Infortunati dovrebbero comunque essere In campo mercoledì prossimo a Bologna nella gara di Coppa Italia fra 1 rossoneri e la Juventus. Il tralner bianconero Herlberto Herrera era in tribuna ad assistere alla gara, assieme ai colleglli Pugliese, Chiappella e Scopigno,