Le difficoltà finanziarie del nuovo Ente elettrico

Le difficoltà finanziarie del nuovo Ente elettrico Oopo la relazione del presidente dell'Enel Le difficoltà finanziarie del nuovo Ente elettrico Le spese per garantire una produzione adeguata all'aumento dei consumi sono calcolate i*v 2110 miliardi di lire in cinque anni - A questo onere vanno aggiunti 223 miliardi all'anno di indennizzi alle società espropriate, gli interessi e gli scarti relativi ai prestiti emessi per far fronte alle varie scadenze (Nostro servizio particolare) Roma, 29 giugno. La minaccia dello sciopero dei suoi dipendenti ha fatto passare in seconda linea, durante la conferenza-stampa dell'avv. Di Cagno, le difficoltà finanziarie dell'Enel Esso si trova, infatti, a dover garantire, oltre all'esercizio dei vecchi impianti, anche la costruzione di un certo numero di nuove centrali, così da poter fronteggiare un incremento annuo dei consumi in ragione del 7-9 per cento. Assumendo prudenzialmente come obiettivo l'ipotesi del 9 per cento, il bilancio dell'Enel prevede per il quinquennio 1965-1969 una spesa complessiva di 2110 miliardi. Le difficoltà attuali dell'Enel sono rese più gravi dall'onere degl'indennizzi alle società ex-elettriche espropriate. Si tratta di un onere supplementare di circa 223 miliardi l'anno, da corrispondere in 20 semestralità nel decennio 1964-73; al totale di 2230 miliardi vanno aggiunti 46 miliardi d'interessi (al 3,50 per cento) per il primo semestre 1963 e gli scarti relativi ai prestiti via via emessi per far fronte alle varie scadenze. Solo per le operazioni obbligazionarie compiute a tutto il dicembre 1964, l'Enel ha dovuto sottostare a maggiori costi per scarti d'emissione dell'ordine di 31 miliardi Se si considera che oneri imprevisti, cosi urgenti, sono stati imposti do enti pubblici (come lo Cassa depositi e prestiti o l'Inps) ad un altro ente pubblico, si possono ben capire le lamentele dei dirigenti dell'Enel Già n«.' primo bilancio, ma più ampiamente in quello reso pubblico nei giorni scorsi, l'avo Di Cagno ha posto alle autorità di governo il problema della costituzione di un congruo fondo di dotazione, che riduca entro limiti sopportabili il peso dell'indebitamento. In Francia, l'ente nazionalizzato non ha sopportato alcun onere per l'indennizzo degl'impianti espropriati. Eppure, nel 1951 e nel 1963 si è ritenuto opportuno attribuirgli — a titolo di fondo d< dotazione — somme cospicue pari ad un terzo degl'investimenti effettuati sino olla data dell'assegnazione, . . j.. - Qual che sia la forma della gestione — pubblica o privato — la regola empirica dei tre terzi continua ad incontrare il favore degli amministratori d'imprese elettriche: un terzo degl'investimenti andrebbe fronteggiato con l'autofinanziamento, un terzo con la dotazione di capitale e un terzo con prestiti a lungo termine. Arturo Barone Indebitamento a lungo termine dell'Enel (al 31 dicembre 1S64) IMPEGNI Miliardi di lire Debiti con garanzia reale Altri mutui Prestiti obbligazionari . . 342,2 80,8 495,6 TOTALE 918,5 SITUAZIONE PRESTITI OBBLIGAZIONARI Perlodo d'emlsslone ! Mlllardl | Interesse; Collocamento 1963 Settembre-nov. 44 5,50 Cassa deposit! e prestltl Dicembre . . 111 5,50 ■ ' '» » 1964 Luglio ... 111 5,50 » » » Luglio ... 30 5,50 Cassa DD.PP. e lnps (1) Novembre . . 50 7,00 i Icri (2) Dicembre . . 125 6,00 | » TOTALE ' 471 (1) 19 mlllardl furono collocatl Dedotte quote rim- presso la Cassa deposit! e prestltl borsate .... 1 1,3 e 11 mlllardl presso I'lnps. - (2) II rlcorso all'lstituto dl credlto delle 469,7 Casse dl rlsparmio (Icri) si rese necessarlo per II consolidamento del Obbligazioni emesse debit| „ Creve della Simea. la socleta da soc. elettriche 25,9 Che cedette all'Enel la centrale nucleare dl Latlna. TOTALE 495,6

Persone citate: Arturo Barone, Di Cagno

Luoghi citati: Francia, Roma