L'olandese De Roo primo a Bordeaux alla vigilia delle dure tappe dei Pirenei

L'olandese De Roo primo a Bordeaux alla vigilia delle dure tappe dei Pirenei Oggi il Tour affronta le salite dell'Aabisqae |m. 1710) e del Tourmalet (m. 2113) L'olandese De Roo primo a Bordeaux alla vigilia delle dure tappe dei Pirenei La classifica è praticamente invariata con il belga Van de Kerkhove sempre in maglia gialla - Fallito un tentativo di Gimondi di riconquistare il primato nella graduatoria a punti - Il bergamasco ha però guadagnato cinque secondi rispetto ai rivali - L'arrivo odierno a Bagnères-de-Bigorre (Dal nostro Inviato speciale) Bordeaux, 29 giugno. Dopo la pioggia ed il freddo di ieri, la mazzata del caldo, che è piombato improvviso sul Tour. Gli umori bellicosi si sono spenti, oggi c'è stato qualche tentativo, orchestrato ancora da Wolfshohl, di cui sempre meno si capiscono le vere intenzioni, se cioè si agiti tanto per spianar la strada a Poulidor 0 se invece corra semplicemente per conto suo, poi il gruppo è rimasto sostanzialmente compatto. Nel plotone, che, scosso da qualche allungo, manteneva una media abbastanza elevata, un uomo intanto accarezzava il grande sogno, Dedè Darrigade, « vecchio » ormai di trentasei anni e di una onorata carriera che, tra l'altro, ha all'attivo trentasei vittorie di tappa in una decina di Tours, sentiva l'aria di casa, anticipava un nuovo trionfo di fronte al pubblico amico sulla pista del meraviglioso velodromo di Bordeaux. Darrigade — i celebri capelli biondi ormai sfoltiti dagli anni — pedalava in testa al plotone, forse, se tutti si fossero affacciati insieme all'entrata del velodromo, «Cede» avrebbe trovato la forza disperata di superar in tromba gli scatenati «sprinters» belgi che, in fatto di volate, sono gli indiscutibili mattatori. Darrigade lavorava e trovava alleati, la città s'avvicinava, già anzi era cominciata l'immensa periferia ed 1 tentativi si ripetevano a ritmo crescente. A cercar di scappare erano le mezze figure, ma anche le mezze figure interessavano a Darrigade e « Dedè » faticava per quattro. Sedici chilometri all'arrivo. Schizzò in avanti Pingeon, un francese giovane giovane, un lìonese al primo anno di professionismo. Lo acciuffò De Roo, un olandese specialista dei finali di tappa, quando cioè è necessario aver nelle gambe la possibilità di realizzare i cinquanta all'ora. Il gruppo non reagì immediatamente e Pingeon e De. Roo si infilarono per una stretta strada di campagna dove il Tour dirottava temporaneamente il suo cawiTOino. I due scomparvero dalla vista e fu cosa fatta. Pingeon e De Roo arrotondarono il loro vantaggio, sbitcarono insieme sull'anello rosso della pista, mentre il pubblico lasciava svanire in un cupo mormorio la sua disillusione. Almeno — pensavano gli spettatori, che, da queste parti, sono di tifo piuttosto acceso — almeno t'incesse Pingeon, che è francese. Piìigeon, invece, se la sbrigò proprio male, rimase sempre in testa con l'inesperienza dei giovani e De Roo, sull'ultimo rettilineo, lo «saltò* con irridente facilità. Vn piccolo supplemento di emozioni. Dopo la coppia all'avanguardia, sopraggiunse (a 54") una pattuglia e dentro c'era Gimondi, che, a quattro chilometri dal traguardo, aveva tentato il colpo per strappar la maglia verde a Reybrocck. Il resto del plotone arrivò 5" dopo e, se si fosse trattato soltanto di Reybroeck, il bergamasco avrebbe centrato bersaglio. Ma, nella graduatoria a punti, era ben piazzato anche De Roo e la maglia verde toccava quindi all'olandese. De Roo dunque, in maglia verde, e Van De Kerkhove, naturalmente, sempre in maglia gialla, con i protagonisti separati dagli stessi distacchi di ieri, ad eccezione di Gimondi che ha rosicchiato 5" del suo ritardo. Tutti soddisfatti, insomma, tutti disposti alla battaglia. Domani cominciano i Pirenei suddivisi in tre tappe. La prima: quella appunto di domani parte da Do.i: (a 1S0 chilometri da Bordeaux, la • sveglia sonerà molto di buon'ora) ed arriva a Bagncres-de-Bigorre. Duecentoventiseì chilometri e mezzo, con l'Aubisque (metri 1710) al chilometro 1S1 ed il Tourmalet (metri 2113) ni chilometro 198, vale a dire a vent otto chilometri dal traguardo. Noi crediamo che siano ancora lontani gli episodi risolutivi, le salite comunque sono fatte apposta per sfoltire i ranghi e già domani sera sapremo qualcosa di più sulle intenzioni di alcuni dei protagonisti del Tou r. Gigi Boccacini L'ordine di arrivo 1) De Roo, km. 197,5 in J, h 56'U" (media 1,0,008) (tempo con l'abbuono 4 55'il,"); 2) Pingeon stesso tempo (con l'abbuono .', 55'!,.',"). I tempi sono stati presi all'entrata del velodromo dove Haeltermann. Nijdam, Simpson, Gimondi, Anglade e Gomez sono giunti a. 54", mentre il gruppo è arrivato a 59". La volata ha poi dato il risultato seguente: 3) Haeltermann, 4) Janssen, 51 Dehaan, G) Nijdam, 7) Backlandt, 8) Beheyt, 9) Barstens, 10) Simpson, 11) Gimondi. Tutti gli italiani erano nel gruppo. Classifica generale 1) De Kerkhove 42 h 45'28"; 2) Van Espen a l'Ol"; 3) Desmet G. a l'56"; 4) Gimondi a 2'05"; 5) Wolfshohl a S'04"; 6) Pingeon a 4'51"; 7) Otano a 4'58"; 8) Adorni a 4'59"; 9) Bracke a 5'07"; 10) Poulidor a S'16"; 13) Janssen a 5'39"; 14) Den Hartog a 5'39"; 22) Vati Looy a 6'5S"; SO) Motta a T42"; 43) Bahamontes a 8'37"; Pambianco a 8'37"; 48) De Rosso a 8'45"; 58) Partesotti; 70) Fontana; 85) Durante; 92) Minieri; 97) Stefanoni; 100) Fezzardì; 112) Mazzacurati; 11S) Vendemmiati; 114) Ronchini; 122) Fornoni; 123) Colombo: Il «Tour» per tv Alle 18,30. in collegamento Eurovisione da Bagnères-de-Bigorre, la tv trasmetterà oggi in cronaca registrata l'arrivo e forse le fasi più importanti della nona tappa del Giro ciclistico di Francia, comprendente i colli pirenaici dell'Aubisque e del Turmalet. La radiocronaca diretta dell'avvenimento andrà invece in onda sul Secondo Programma fra 1. -re 16,15 e le 17,30. De Roo nel finale della tappa corre verso vittoria

Luoghi citati: Bordeaux, Francia