Wall Street ancora in declino

Wall Street ancora in declino Wall Street ancora in declino La media Dow Jones dei titoli industriali è scesa da 857,76 a 854,36, il livello più basso dopo l'8 settembre 1964 - Scambiate 5 milioni 800 mila azioni New York, 25 giugno. Il mercato azionario — che per la maggior parte dell'ottava ha avuto un andamento negativo, ha ampliato oggi il forte declino della vigilia, che è costato alla Borsa una perdita di 6 miliardi di dollari. Da una settimana all'altra, l'indice Dow Jones dei valori industriali ha perduto quasi 25 punti, scendendo al livello di chiusura più basso dall'8 settembre 1964. L'indice è oggi più di 85 punti al disotto del suo massimo assoluto di chiusura del 14 maggio 1965. Medie Dow Jones (tra parentesi le medie di ieri): industriali 854,36 (857,76); ferroviari 190,74 (191,79); obbligazioni interne 89,63 (89,68); pubbliche utilità 152 (153,09). Azioni scambiate numero 5.790.000. Quotazioni di chiusura (tra parentesi le chiusure di Ieri): American Cyanamid 721/8 (731/4); American Tel and Tel 66 7/8 (671/8); Bethlehem Steel 351/4 (351/2); Dupont de Nemours 2281/2 (225 3/8); Ford 51 7/8 (521/4); Gen. Electric 93 7/8 (95 3/8); Gen. Motors 951/8 (95 3/8); I.B.M. 446 3/4 (4551/2); Kennecott Copper 99 5/8 (1011/4) ; Standard Oil of N. J. 77 3/4 (78 1/8) ; U. S. Steel 47 (47 3/8) ; Woolworth 28 5/8 (291/8). Londra cedente Londra, 25 giugno. Il forte declino registrato la vigilia a Wall Street ha determinato nuove flessioni dei corsi e tutti 1 tentativi di ripresa sono andati a vuoto. Poco attivi e privi di spunti di rilievo t fondi di Stato. Indice dei titoli industriali 409,3 (ieri 413,5). Quotazioni di chiusura (tra parentesi le chiusure di ieri): Snia Viscosa 51 (521/2); Snia Viscosa priv. 44 (44); Montecatini 181/4 (181/4). affari sono stati più attivi. Quotazioni di chiusura (tra parentesi le chiusure di Ieri): Carlo Erba 49,50 (49,50); Rumianca 11,35 (11,30); Italcementi 97 (100); Snia Viscosa 28,85 ( 29,25); Bastogi 12 (12); Condotte 3,45 (3,45); Fiat 13,80 (14,05); Imm. Roma 2,95 (3); Invest 20,90 (21); Ledoga priv. 23 (23); Magneti Marelli 5,85 (5,85); Pirelli 20,60 (20,60). Unione Banche Svizzere 2910 (2905); Società di Banca Svizzera 2185 (2160); Credito Svizzero 2470 (2460); Electrowatt 1685 (1690); Interhandel 4710 (4740); ItaloSuisse 280 ( 283); Aare-Tessin 1025 (1020); Adolph Saurer 1420 (1410); Bally 1475 (1495); Ciba 5125 (5140); Fischer 1460 (1440); Lonza 1430 (1430); Nestlè 2755 (2760). Zurigo resistente Zurigo, 25 giugno. I corsi hanno manifestato disposizioni relativamente resistenti, se si tiene conto del declino delia vigilia a Wall Street. Il mercato è apparso generalmente stabile e gli Parigi instabile Parigi, 25 giugno. Il mercato azionario ha terminato l'ottava su una nota poco stabile. La maggior parte dei valori francesi ha accusato piccole perdite, sotto la guida dei petroliferi sahariani, depressi dalla situazione ancora incerta in Algeria. Indice dei valori nazionali 90,7 (ieri 91,4). Quotazioni di chiusura (tra parentesi le chiusure di ieri): Olivetti 13,45 (13,45); Finsider 6,50 (6,50); Pirelli 22,40 (22,80); Montecatini 11,10 (11,15); Snia Viscosa 32,80 (32). Francoforte debole Francoforte, 25 giugno. Nella prima ora 1 corsi hanno accusato perdite comprese fra tre e otto punti. Nella seconda ora alcuni valori si sono ripresi. Tuttavia, al listino la quota presentava un quadro di generali ribassi fino a 10 punti. Indice generale industriale 116,01 (ieri 117,96). Quotazioni di chiusura (tra parentesi le chiusure di ieri): Edison 12,95 (12,92); Fiat 12,30 (12,50); Fiat priv. 10.20 (10,30); Finsider 5.50 (n. q.); Montecatini 9,15 (9,05); Olivetti 10,80 (10,85); Pirelli 17,80 (18); Snia Viscosa 26,10 (26). Finanziamenti all'industria per 27 miliardi di lire Roma, 25 giugno. Al ministero dell'Industria ; Commercio sì è svolta la riunione del Comitato interministeriale per la concessione del contributo sui finanziamenti in favore delle medie e piccole industrie. Il Comitato, esaminate tutte le domande di contributo pervenute fino ad oggi, ha accolto 240 domande per 27 miliardi 11 milioni di lire, delle quali 114 domande — per un importo di 10 miliardi 958.300.000 lire sono in favore delle industrie situate nelle regioni dell'Italia Centro-Settentrionale e 134 — per un importo di 16 miliardi 52.900.000 lire — in favore di industrie del Mezzogiorno. (Nostro servizio particolare) Roma, 25 giugno. Il presidente dell'Enel, avv. Vito Antonio Di Cagno, ha illustrato stamane il bilancio consuntivo dell'Ente da lui presieduto per il 1964. E' stata un'esposizione assai ampia, nella quale sono stati trattati tutti 1 problemi fondamentali dell'Enel; per quelli riguardanti il personale, che assumono particolare rilievo in presenza dello sciopero già proclamato per il 30 giugno, si riferisce in altra parte del giornale. La conferenza stampa ha preso le mosse dai rapporti tra Enel ed imprese ex elettriche. A tutt'oggi si sono avuti decreti di trasferimento per 940 imprese; la maggior parte di queste, piccole o piccolissime, si trova ancora in fase di custodia o di amministrazione provvisòria. Al 31 dicembre 1964 le imprese in gestione diretta, erano, infatti, 221; la loro capacità di produzione, era però superiore al 95 per centi del totale. Nonostante l'attuale rallentamento produttivo, che si traduce in un tasso d'incremento dei consumi inferiore alla media; l'Enel ha programmato la costruzione di nuovi impianti per il periodo 1964-68 in base ad un incremento annuo del 9 per cento. Poiché il piano quinquennale prevede, invece, un tasso del 7 per cento, si dovrebbe avere alla fine del 68 un margine di riserva piuttosto ampio, di circa 2 miilardi di kWh all'anno. Circa le tariffe elettriche, Di Cagno ha ribadito il proposito di non chiedere aumenti, anche se si tratta di tariffe ferme ai livelli del 1959 ed anche se le imprese nazionalizzate di altri paesi hanno di recente chiesto ed ottenuto revisioni tariffarie. L'Enel intende contribuire allo sforzo per allacciare alla rete i 2 milioni d'italiani (metà dei quali vivono in case sparse) che ancora non godono 1 benefici dell'energia elettrica. Poiché si tratta di un costo assai rilevante (in media 105 mila lire per abitante da allacciare) l'Enel non può certo provvedere con 1 suoi soli mezzi; si augura pertanto che i due progetti di legge in elaborazione presso i ministeri dell'Industria e dell'Agricoltura possano offrire un contributo decisivo alla soluzione del problema dell'elettrificazione rurale. Il 1964 è stato un'annata sfavorevole per la produzione di energia elettrica: a causa delle scarse precipitazioni le centrali idroelettriche dell'Enel hanno fornito 25,7 miliardi di kWh, con una flessione del 18,7 per cento rispetto al 1963 Si è perciò dovuto forzare la produzione delle centrali termiche che hanno infatti erogato 20,5 miliardi di kWh ( + 53,8 nei confronti del 1963). Alla fine del 1964 l'Enel contava 17 milioni 716 mila utenti, con un aumento in un solo anno di 1 milione 700 mila unità, pari al 7,1 per cento; tale incremento è risultato superiore di oltre 200 mila utenze a quello, già elevatissimo, registrato nel 1963. Quanto alla situazione finanziaria, essa continua ad essere difficile, dovendo l'Enel fronteggiare contemporaneamente il fabbisogno per gli indennizzi (circa 215 miliardi l'anno, più altri 45 d'interessi) e quello ancor più rilevante (560 miliardi nel 1963-64) per I clienti dell'Enel nel 1964 CLASSI DI UTENZA Usi elettrodomestici e , promiscui Utenze industriali ed irrigue fino a 30 kW Utenze industriali da ! oltre 30 a 500 kW Utenze industriali ol- | tre i 500 kW . . . Rivenditori TOTALI CLASSI DI UTENZA Usi elettrodomestici e , promiscui Utenze industriali ed irrigue fino a 30 kW Utenze industriali da ! oltre 30 a 500 kW Utenze industriali ol- | tre i 500 kW . . . Rivenditori TOTALI Numero Energla venduta Introltl utentl ., ., _, In „ Mlllardl Var. % a fine 1964 ai kWh su 1963 mlllardl 17.713 ; 0,8 +10,4 14,0 11.287.469 ': 4,0 + 7,1 131,7 5.027.087 5,9 +19,2 107,1 1.354.019 ] 5,2 + 6,0 123,6 26.627 7,2 j + 6,7 102,6 1.874 20,0 + 4.6 160,8 853 j 2,9 | + 7,2 j 22.8 17.715.642 46,0 | + 7,2 j 662,6 gli investimenti in nuovi impianti. Mancando di un proprio fondo di dotazione, l'ente può contare solo sull'emissione di obbligazioni e sulla stipulazione di prestiti per integrare l'autofinanziamento. Quest'ultimo è stato pari nel biennio 1963-64 a circa 316 miliardi (126 nel 1963 e 190 nel 1964). Dopo una prima fase in cui, a causa della crisi del reddito fisso, l'Enel è stato costretto ad onerose operazioni obbligazionarie con la Cassa depositi e prestiti, lente ha potuto quest'anno prendere la strada dell'offerta al pubblico. II primo prestito obbligazionario di 75 miliardi è stato largamente coperto nel gennaio scorso in un solo giorno Un secondo prestito sarà offerto in pubblica sottoscrizione il 12 luglio prossimo in base ad una formula comunitaria che dovrebbe avere grande successo. Un'aljtra operazione è stata intanto perfezionata con la grande banca americana DU lon: si tratta di un prestito di 100 milioni di dollari, la cui prima « franche > di 25 milioni di dollari (oltre 15 miliardi di lire) sarà resa disponibile tra qualche mese. Di Cagno ha sottolineato come l'operazione abbia richie sto mesi di controlli da parte di esperti americani. Questo fatto, insieme con le risultanze del bilancio 1964 (che pre senta un fatturato di oltre 662 miliardi, ricavi effettivi per 715 miliardi, ammortamenti per 106 miliardi ed un utile di 92 miliardi), sono la riprova ha affermato Di Cagno — che « l'Enel non è un carrozzone. Si tratta di un bilancio serio che ha giovato all'Ente la fiducia di ambienti finanziari e bancari d'Europa e d'America ». Arturo Barone Un articolo di « 24 Ore » La funzione del Piemonte nello sviluppo del Mec Milano, 25 giugno « La vocazione europea di Torino e della regione piemontese, fra le più industrializzate d'Italia, à molto forte, non soltanto per ragioni strettamente economiche ma anche per motivi più profondamente sociologici e culturali >, scrive il quotidiano finanziario «24 Ore >, commentando in un editoriale il recente convegno torinese «Piemonte e Mec». Il giornale aggiunge che il Piemonte non si sente solo una regione-ponte tra le aree nordoccidentali, più sviluppate, ed il Mezzogiorno, più depresso, ma vuole essere anche una « regione-pilota », nell'indicare ed attuare quel programmi di concentrazione aziendale e di progresso tecnico resi necessari dail'allargarsl dei mercati e della concorrenza internazionale, miliardi, ricavi effettivi per 715 miliardi, ammortamenti per 106 miliardi ed un utile di 92 miliardi), sono la riprova ha affermato Di Cagno — che « l'Enel non è un carrozzone. Si tratta di un bilancio serio che ha giovato all'Ente la fiducia di ambienti finanziari e bancari d'Europa e d'America ». Arturo Barone Un articolo di « 24 Ore » La funzione del Piemonte nello sviluppo del Mec Milano, 25 giugno « La vocazione europea di Torino e della regione piemontese, fra le più industrializzate d'Italia, à molto forte, non soltanto per ragioni strettamente economiche ma anche per motivi più profondamente sociologici e culturali >, scrive il quotidiano finanziario «24 Ore >, commentando in un editoriale il recente convegno torinese «Piemonte e Mec». Il giornale aggiunge che il Piemonte non si sente solo una regione-ponte tra le aree nordoccidentali, più sviluppate, ed il Mezzogiorno, più depresso, ma vuole essere anche una « regione-pilota », nell'indicare ed attuare quel programmi di concentrazione aziendale e di progresso tecnico resi necessari dail'allargarsl dei mercati e della Nel suo numero di luglio, ti mensile « Panorama » annuncia che Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha acquistato la totale proprietà della Società Panorama S.p.A., rilevando la partecipazione azionarla di Time-Llfe International, che ammontava al 50%. La Società Panorama era stata costituita nel 1962 da Arnoldo Mondadori Editore e da Timo-Llfe. Nell'accordo raggiunto In questi giorni tra i Soci, si dtee testualmente : « Dato che la rivista si va sempre più orientando e Identificando con t problemi e gli interessi dell'Italia d'oggi, 6 giusto e opportuno che l'impresa comune oggi si concluda e " Panorama " venga ad occupare 11 posto che gli compete nella famiglia dei Periodici Mondadori ». Grazie agli accordi presi, « Panorama » continuerà a disporre del materiale giornalistico e fotografico creato e realizzato dal Gruppo TimeLlfe. Si annuncia Inoltre che Leo Lionnl, già Direttore di « Panorama » e precedentemente Direttore Artistico di Fortune, assumerà un nuovo Incarico editoriale per conto di TimeLife International. Al suo posto, alla Direzione di « Panorama », è stato chiamato Lamberto Sechi. Giorgio Trombetta Panigadl continuerà ad esaere l'Amministratore Editoriale di « Panorama ». L'importante organismo, sorto per cnnrdinare nell'area del Mec le attività delle associazioni di categoria di questo settore, sarà presieduto per due anni dall'ing. Pugni nella sua qualità di vice-presidente dell' Assottica : 1 precedenti mandati biennali erano stati affidati a un membro tedesco e ad uno francese. Oltre al rappresentanti del paesi del Mec sono pure presenti nel comitato, in qualità di osservatori, gli inglesi. L'Insediamento del nuovo presidente avrà luogo a Parigi nei giorni 1 o 2 luglio, presso 11 Syndicat General de l'optique et des instrunicnts de précision. Alla presidenza dell'Ottica europea L'ing. Alessandro Pagni, amministratore e direttore generale della Salmoiraghi — è 11 nuovo presidente del Comitato europeo dell'ottica e della meccanica di precisione. Il « Vello d'oro » della Atkinson Durante una conferenza stampa svoltasi a Milano è stato comunicato che la Atkinson ha indetto il premio giornalistico « Vello d'oro » di lire 300.000, che s?rà assegnato in autunno al miglior articolo scientifico o di varietà avente per tema « i capelli >. L Gii pLa Giuria che esaminerà gli articoli concorrenti al premio è composta da: Giovanni Arpino, Mario Costa, Alberto Macchiavello, Morando Morandini, Emilio Pozzi, Lamberto Sechi, Giorgio Soavi, Guido Verganl. Segreteria del premio « Vello d'oro » - Lintas - via Tito Speri, 8 - Milano. 40 anni di lavoro L'industria dolciaria Stobbia di Torino ha festeggiato il 24 giugno i 40 anni di attività/del suo capo fabbrica Giacomo Deabate. Durante la simpatica cerimonia è stata consegnata al Deabate una pergamena ricordo e un dono offerto da tutti i dipendenti. Targa d'oro per il miglior campionario senta un fatturato di oltre 662 concorrenza internazionale, aiiiliiiiiiiiiiliiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiillliliiililiiliiliillii