Assolto dal tribunale di Cuneo l'ex assessore ai Lavori Pubblici

Assolto dal tribunale di Cuneo l'ex assessore ai Lavori Pubblici Dopo breve riunione dei giudici Assolto dal tribunale di Cuneo l'ex assessore ai Lavori Pubblici Il P. M. aveva chiesto 9 mesi - L'ing. Toselli, noto costruttore, era imputato di interesse privato in atti d'ufficio - Secondo l'accusa, egli presenziò a riunioni di Giunta dove si discutevano progetti edilizi che lo riguardavano - Prosciolto perché il fatto non costituisce reato (Dal nostro inviato speciale) Cuneo, 23 giugno. Assolto perché il fatto non costituisce reato. Con questa formula pienamente liberatoria si è concluso stasera al tribunale di Cuneo il processo contro l'ing. Renzo Toselli di 46 anni, impresario edile, Imputato di interesse privato continuato in atti d'ufficio. Il Pubblico Ministero aveva chiesto una condanna a nove mesi con i benefici di legge. L'odierno processo è nato dalle accese polemiche della campagna elettorale per il rinnovo dell'Amministrazione comunale nel 1960. In quella uscente aveva tenuto la carica di assessore ai Lavori Pubblici ring. Toselli, e contro di lui, democristiano, conversero in modo particolare gli attacchi del settimanale socialista «Lotte Nuove», accusandolo di violazioni edilizie e del piano regolatore cittadino. L'ingegnere reagì querelando per diffamazione l'autore degli articoli e il direttore del periodico. Nell'udienza del 14 febbraio 1961 la difesa dei due imputati produsse copie fotografiche di alcune deliberazioni comunali dalle quali appariva che il Toselli aveva preso parte alle l'iunionl della Giunta chiamata a decidere su progetti di cui egli era autore ed in altri anche impresario. Il Pubblico Ministero trasmise alla Procura della Repubblica le copie di quelle deliberazioni, e contro l'ing. Toselli fu iniziata un'istruttoria. Essa, dopo complessi e minuziosi accertamenti, si concluse nel marzo scorso con il rinvio a giudizio del Toselli, a piede li- L'ex-asse88ore ing. Renzo Toselli in aula ieri a Cuneo strato — configura il reato di interesse privato in atti d'ufficio »), e ne ha chiesto la con danna a nove mesi di reclusione con la condizionale e la non iscrizione. La difesa, rappresentata da gli avvocati Dalmazzo di Cuneo e Chiusano di Torino, ha sostenuto, con la scorta di argomentazioni giuridiche e con la citazione di varie sentenze della Cassazione, che nell'operato dell'ing. Toselli non poteva raffigurarsi il reato di cui era accusato. Il Tribunale, dopo tre quarti d'ora di riunione, ha emesso la sentenza assolutoria, g,. f. bero, per interesse privato continuato in atti d'ufficio. — So«o innocente — egli ha proclamato questa mattina al presidente Baretti che lo in terrogava. — Mai ho perseguito interessi personali nella mia attività di pubblico ammini stratore. Ed anzi è stata mia cura evitare che la carica da me rivestita interferisse con la mia professione al punto che, eletto assessore ai Lavori Pubblici, spostai la mìa oc cupazione in altri comuni. Il presidente Baretti gli ha contestato di aver preso parte a deliberazioni di Giunta in cui venivano discussi progetti che lo riguardavano, ed egli ha spiegato che non c'erano state né discussioni né votazioni, che la Giunta si limitava a prender atto dei pareri della commissione edilizia; il segretario comunale, poi, redigeva i verbali su un modulo che valeva per tutte le attività della Giunta. — Ma che cosa accadeva quando venivano discussi suoi progettit — In Giunta non venivano indicati i nomi dei progettisti e degli impresari, ma soltanto quelli del palazzi da costruire Non essendoci né discussione né votazione non vedevo la necessità d'allontanarmi dalla sala. Primo teste è stato 11 nuovo sindaco di Cuneo, Tancredi Dotta Rosso. Egli si è limitato a dichiarare di non aver motivo di costituirsi parte civile. Rilevante è stata invece la deposizione successiva, quella del sindaco dell'epoca, il prof. Del Pozzo. — .Mai avvenivano discussioni — ha detto il teste —. Nella mia veste di sindaco io emettevo un decreto su parere della commissione edilizia, che sottoponevo all'approvazione della' G-iunta più come conforto morale che come effettiva necessità. La Giunta infatti, si limitava a prenderne atto. E' stato chiarito che, secondo il regolamento edilizio del tempo, il parere spettava alla Giunta, non al sindaco; la legge, invece, attribuiva tale potere al sindaco, e questa era la prassi seguita nel Comune L'ex-sindaco di Cuneo, prof. Del Pozzo, mentre depone l a - di Cuneo. Oggi il regolamento edilizio si è uniformato alla legge. E' seguita una sfilata di ex assessori dell'Amministrazlono 1955-60, I quali hanno concordemente confermato le dichiarazioni dell'lng. Toselli e del prof. Del Pozzo. Analoghe deposizioni sono state rese dal segretario comunale, Fornaseri, e dal suo vice, Berardengo. Il P. M. dott. Laratore ha invece ritenuto provata la colpevolezza dell'lng. Toselli. («La sua presenza alle riunioni in cui la Giunta si occupava dei progetti che lo riguardavano — ha detto il magi¬ r ! 1

Luoghi citati: Cuneo, Torino