I telefoni in Italia a fine '64 erano cinque milioni e mezzo

I telefoni in Italia a fine '64 erano cinque milioni e mezzo L'assemblea della Sip, Ieri a Torino I telefoni in Italia a fine '64 erano cinque milioni e mezzo Rispetto al 1963, si è avuto un incremento del 9,33 per cento - Gli abbonati sono 4 milioni 220 mila - Lo sviluppo della teleselezione e delle centrali automatiche urbane - Investiti nell'esercizio scorso 97 miliardi di lire Agli azionisti un dividendo di 140 lire (al lordo delle ritenute di legge) Si è tenuta ieri a Torino, sotto la presidenza del prof. Someda, l'assemblea ordinaria degli azionisti della Sip, Società italiana per l'esercizio telefonico. Gli azionisti hanno approvato la relazione presentata dal consiglio di amministrazione e il bilancio al SI dicembre 1961,, che presenta un utile di 2-4,9 miliardi. In conformità alle risultanze dell'esercizio, l'assemblea ha deliberato altresì la distribuzione di un dividendo nella misura del 7% del capitale sociale, e precisamente L. HO per ogni azione con godimento regolare, e lire 96,1,5 per ogni azione ex tre decimi con godimento proquota e pro-tempore, al lordo delle ritenute di legge. Per il precedente esercizio venne distribuito un dividendo di 90 lire per azione da 1200 lire nominali. Nella relazione del consiglio di amministrazione, che è stata illustrata dal prof. Someda, sono ricordate le fasi esecutive della complessa operazione, dalla quale è scaturito il nuovo assetto della Società e del settore telefonico in concessione. Dopo aver richiamato le delibere dell'assemblea del giugno 1961, della Sip, delle cinque ex concessionarie telefoniche Stipel, Telve, Timo, Teti e Set e delle società ex elettriche Vizzola, Pce e Spe in merito alla fusione delle stesse società, la relazione delinea sia le modalità tecniche con le quali la fusione è stata attuata, sia le caratteristiche organizzative della Sip, divenuta uno dei maggiori complessi aziendali sul piano nazionale ed europeo. Essa trova inserimento attraverso la Stet — finanziaria del settore — nel gruppo Iri. Alla fine del 1961, (anno che ha visto nel settore telefonico investimenti per 96 miliardi 700 milioni di lire) il totale degli abbonati era salito a 4.220.318 (con un aumento del 7,68% sul 1963) e il totale degli apparecchi in servizio aveva raggiunto la cifra di 5.580.118, con un incremento di 1,72.056 (pari al 9,33 per cento-) sulla consistenza alla fine del 1963. La densità telefonica ( numero di apparecchi in servizio ogni 100 abitanti) è cosi passata da 9,8 a 10,5, riducendo il distacco tra l'Italia e gli altri Paesi europei (Olanda 16,8; Belgio 11,,7; Germania 13,1; Francia 11,1). In alcune città italiane, del resto, la densità telefonica è pari o superiore a quelle di altre grandi città europee: per esempio, 1,3 a Milano, 31 a Genova, 30,5 a Roma, 30,8 a Torino, contro 35 a Bruxelles, 1,7 a Parigi, 44,3 a Londra, 26,1 a Vienna. Altre cifre della relazione riguardano lo sviluppo raggiunto dal circuito delle reti urbane: 9 milioni 112.11,2 chilometri (con un aumento dell'8,1,7% sul 1963) e delle reti extra-urbane: 2 milioni 766.924 chilometri (incremento del 18,75 per cento sul 1963); la percentuale di automatizzazione delle centrali urbane: 97,2 per cento contro il 96,6 per cento alla fine del 1963; il traffico extraurbano di servizi sociali e misti, che ha raggiunto 61,3 milioni 31,0 mila unità (con un incremento del 9,90 per cento sul 1963); la percentuale di unità di comunicazione teleselettive salita dal 76,11, nel 1963 all'80 nel 1961,. Il personale della Sip, infine, è aumentato nel 1961, di 1807 unità (pari al 4,5 per cento), raggiungendo un totale di 1,2.1,02 dipendenti. Per il 1965 la relazione del Consiglio di Amministrazione della Sip prevede un incremento di 318.000 abbonati (pari al 7,5 per cento); di 378.000 numeri di centrale (8,1%); di 1 milione 58.000 chilometri di reti urbane ( + 11,6 per cento) e di 1,60 mila chilometri della rete extra-urbana ( + 16,6 %). Il Consiglio di amministrazione, riunitosi dopo l'assemblea, ha nominato presidente il prof. Giovanni Someda e vice presidenti l'avv. Amedeo Peyron e il prof. Paolo Ricaldone; amministratore delegato della società è Ving. Carlo Perrone. Denslta Denslta ZONE Popolazlone Abbonatl Apparecchl abbonatl appar. (1) (2) l« Zona (STIPEL) 12.103.123 1.440.417 i 1.949.563 11,9 16,1 2' Zona (TELVE) . 5.985.028 411.947 568.493 6,9 9,5 3- Zona (TIMO) . 7.533.702 457.366 605.937 6,1 8 4' Zona (TETI) . 10.546.407 1.271.643 ; 1.613.210 12,1 15,3 5' Zona (SET) . 16.291.000 638.945 ; 792.915 3,9 4,9 Totale .... 52.459.260 4.220.318 5.530.118 8 10,5 (1) Numero d'abbonatl ognl 100 abltantl. (2) Numero d'apparecchl In servizlo ognl 100 abltantl.

Persone citate: Amedeo Peyron, Carlo Perrone, Giovanni Someda, Paolo Ricaldone, Zona