Mandato di cattura per il presunto assassino del mungitore ucciso a percosse in una cascina

Mandato di cattura per il presunto assassino del mungitore ucciso a percosse in una cascina Concluse le Indagini per II delitto di Mortara Mandato di cattura per il presunto assassino del mungitore ucciso a percosse in una cascina il bracciante, arrestato assieme al suocero, si proclama innocente - Numerosi gli indizi contro di lui - In carcere per calunnia anche l'amica della vittima - Gli atti processuali trasmessi al giudice istruttore del tribunale di Vigevano (Nostro servizio particolare) Mortara, 22 giugno. Questa sera il procuratore della Repubblica del Tribunale di Vigevano, dott. Francesco Cutuli, vagliato il fascicolo procedurale dei carabinieri sul « giallo » di Mortara, consegnatogli nella mattinata di oggi dal maresciallo Antonino Gambelunghe, ha trasmesso gli atti al giudice istruttore dott. Gualtiero Afaiaui, chiedendo diesi passi all'indagine formale e disponendo l'arresto degli indiziati Ottorino Milan, di 35 anni, da Taglio di Po (Rovigo), abitante alla cascina Gronda di Nicorvo, e di suo suocero, Angelo Battista Carini, di 65 anni, della cascina Borghesa di Mortara, per concorso nello stesso reato. In stato di arresto, com'è noto, è anche l'amica del mungitore Tullio Scorza, di 63 anni, morto per le percosse subite di notte nel cortile della cascina Borghesa. La donna, la cremonese Rosetta Polgatti di 1,1 anni abitante a Spino d'Adda, madre di tre figli, deve rispondere di calunnia in danno dei datori di lavoro dell'amico, i cugini Eugenio e Giuseppe Conti. Con la notifica del mandato di arresto (il Milan e il Corini erano già in carcere in stato di fermo) si conclude il «giallo» di Mortara e si aprono le indagini del giudice istruttore, che si protrarranno per alcuni mesi per giungere alla conferma delle gravi accuse formulate nei confronti di Ottorino Milan, Angelo Battista Corini e Rosetta Polgatti o ad un loro eventuale proscioglimento. Il bracciante Ottorino Milan continua a respingere ogni accusa. Egli sostiene che le dichiarazioni della figlia del Corini (che lui avrebbe invitato il suocero ad andare a chiamare il mungitore che era in casa con l'amica) sono frutto della fantasia della piccola. Ma se questa è la difesa del bracciante indiziato, le prove di una sua probabile colpevolezza sono ribadite, secondo i carabinieri, da quanto avrebbe dichiarato anche la suocera Maria Bortolonc, di 1,5 anni, moglie di Angelo Corini, e cioè che sarebbe stato il Milan — così come aveva detto la bambina quando venne posta a confronto con il maggiore indiziato per la morte di Tullio Scorza — a picchiare il povero mungitore; ancora che il gelerò giunto alla cascina Bor■:esa la sera di mercoledì 26 '.aggio, dopo aver cenato abuulantemente, disse della diussione avuta con lo Scorza, proposito di alcuni apprezzamenti fatti dal mungitore :ontro di lui per la sua situazione familiare. La Bortolone avrebbe infine aggiunto che il genero, finito il pranzo, manifestò l'intenzione di picchiare l'amico di Rosetta Polgatti. Il Corini, accusalo di concorso nei maltrattamenti, si sarebbe limitato a chiamare lo Scorza per poi allontanarsi, rientrando in casa con la moglie e la figlia Mariangela quando vide il Milan trascinare il mungitore a fianco dell'alloggio della vittima. Il Milan, secondo i carabinieri, una volta percosso a sangue l'anziano rivale, si sarebbe allontanato col suo ciclomotore per rientrare a Nicorvo. L'indomani, come aveva concordato con i suoceri, avreb be riaccolto in casa la moglie Giuseppina Corini, una giovane di vent'anni, dalla quale viveva separato. Quel giorno effettivamente la ragazza tornò dal marito, ma questi, forse perché ancora in preda ai fumi dell'alcool, l'avrebbe picchiata, facendola nuovamente fuggire. Gli inquirenti sono convinti che il bracciante si adirò con il mungitore perché quest'ultimo l'avrebbe offeso parlandogli della sua vicenda matrimoniale con la Corini. Il Milan, allora avrebbe deciso di. dare una lezione allo Scorza senza ^prevedere che le'percòsse ne avrebbero poi provocato la morte. g, r.

Luoghi citati: Mortara, Nicorvo, Rovigo, Taglio Di Po, Vigevano