Interrogati i sette finanzieri accusati di corruzione a Sondrio

Interrogati i sette finanzieri accusati di corruzione a Sondrio Interrogati i sette finanzieri accusati di corruzione a Sondrio Iniziato il processo in Tribunale - Tutti hanno respinto gli addebiti - Oggi verranno sentiti i dieci imputati civili (Dal nostro corrispondente) Sondrio, 22 giugno. Il processo per corruzione e contrabbando contro 17 persone è iniziato stamane presso il Tribunale di Sondrio. Nella giornata di oggi sono stati sentiti i primi sette imputati, tutti militari appartenenti alla Guardia di finanza, di cui quattro in stato d'arresto. Dei diciassette imputati (gli altri dieci sono civili) ne mancava uno solo, dichiarato in contumacia, Michele Tognela di 25 anni, da Villa di Tirano. Il collegio di difesa — rappresentato dai migliori avvocati del Foro sondriese, tra cui l'avv. Saverio Venosta, sindaco di Sondrio, l'on. Franco Zappa, presidente della commissione di giustizia della Camera, l'ori. Pane di Milano e l'avv. Cesare Degli Occhi — ha tentato di invalidare la sentenza istruttoria e conseguentemente il decreto di citazione con la presentazione d'una serie di istanze che però il Tribunale ha respinto. Un finanziere, Giuseppe Santimaria, accusato dagli imputati di essersi prestato al gioco per far cadere nella rete i commilitoni sospettati di collusione con i contrabbandieri, è stato attaccato duramente dall'avv. Degli Occhi, subito rimbeccato dal pubblico ministero dott. Rebori, che ha respinto anche l'incriminabilità del Santimaria, che aveva avvertito i superiori prima di compiere accertamenti sul traffico. I primi sette imputati, tutti finanzieri — Francesco Carimando di 22 anni, da Sant'Ar¬ senio (di Salerno); Fernando Di Loreto di 24, da Campo di Giove (Ascoli Piceno); Franco Matricardi di 28, da Migianico (Chieti); Tommaso Ruggiero di 23, da Grumo Nevano (Napoli); Mattia Acuzio di 24, da Cesinali (Avellino); Sergio Monti di 24, da La Spezia e Guido Ascolese di 27, da Pozzuoli — hanno ripetuto le stesse frasi: «tutto inventato», « tutto suggerito », « nulla di vero ». L'unica deposizione di un certo interesse è stata quella del Carimando, che ha affermato, per quanto si riferisce alla sua confessione resa ii superiori e poi ritrattata davanti al procuratore della Repubblica, di essere stato indotto ad ammettere il < traffico » dal maresciallo Ginocchi, della brigata delle Fiamme Gialle di Morbegno, che glielo aveva suggerito quale unico rimedio per poter essere scarcerato. Ha aggiunto anzi che il superiore gli aveva prospettato la possibilità di cavarsela con il semplice trasferimento ad altro comando. Per quanto si riferisce a nomi e fatti precisi, il Carimando ha affermato che in parte gli erano stati suggeriti e in parte li aveva inventati. Per i nomi dei colleghi che poi sarebbero stati tutti incriminati di contrabbando e corruzione, il Carimando ha dichiarato che gli erano stati suggeriti. La prima udienza è stata sospesa verso le 19,30. Sarà ripresa domattina alle 9,30 con l'interrogatorio dei dieci imputati civili. n_ Jj,