La risposta del Questore all'appello de «La Stampa»

La risposta del Questore all'appello de «La Stampa» Si jrijrjixlisce il centro dalia mala-vita La risposta del Questore all'appello de «La Stampa» In attesa di adeguati provvedimenti legislativi, la polizia, nell'ambito della legge, rende difficile l'attività agli sfruttatori - Stanotte settanta fermi -1 cittadini hanno diritto di passeggiare tranquilli L'edizione do « La Stampa » con l'appello al Questore contro l'invadenza dei teppisti e degli sfruttatori nelle vie del centro, era uscita da poche ore che ieri notte, alle tre, con un imponente spiegamento di forze, lo camionette della polizia già rastrellavano il quadrilatero tra piazza Castello, Porta Nuova, piazza Carlo Alberto e piazza Statuto. Per la prima volta da mesi, via Roma appariva ripulita dalla malavita notturna. Parecchie persone sono state fermate: c'era anche qualche onesto cittadino, che è stato subito rimesso in libertà, ma una trentina di giovani dal mestiere non ben definito sono stati trattenuti e rilasciati soltanto ieri sera, dopo minuziosi accertamenti. Una passeggiatrice è stata arrestata perché contravventrice al foglio di via, un giovane è stato accompagnato alle « Nuove »: era colpito da ordine di carcerazione, doveva scontare una condanna a due anni. « Ogni notte — dice il dott. Maugeri, capo della Squadra Mobile — la polizia perlustra la città: specialmente il Valentino ». Ma dal parco la piaga notturna si è estesa a tutte le vie laterali di corso Massimo d'Azeglio, a Porta Nuova, a via Po, a piazza Statuto e alle strade adiacenti, a via Cornaia, al lun0 Dora nei pressi del cimitero. « Purtroppo — dice la questura — il reato di sfruttamento, il più turpe, è anche il più difficile ria perseguire. Difficilissimo raggiungere la prova: l'unica clic potrebbe darla, è la donna sfruttata, che tace spesso per terrore ». Non c'è altro mezzo per perseguire gli sfruttatori? « Un tempo si rinviava al paese d'origine chi non dimostrava di avere mezzi leciti di sussistenza. Oggi la leggo sull'immigrazione è cambiata: chiunque giunga a Torino, pud ottenere in pochi giorni la residenza, poi non possiamo più allontanarlo ». Uno strumento di controllo c'è. « Secondo le disposizioni in vigore — dice il dott. Mangori — chi non può dimostrare di avere oneste fonti di reddito, è sottoposto alla sorveglianza speciale: deve rientrare in casa a una certa ora, viene controllato durante la notte». Purtroppo parecchi sfruttatori riescono a nascondersi dietro il paravento di un mestiere fittizio: si tratta soltanto di una facciata, ma impedisco l'adozione di misure di sicurezza. « Malgrado ciò — prosegue la polizia — ogni mese ci sono parecchi denunciati per sfruttamento e arrestati. Ma non basta per estirpare la plaga: eliminato uno, un altro prende il suo posto. Nel barbaro mondo notturno una donna non può farne a meno. E la posizione degli sfruttatori è redditizia: un lavoro nominale per crearsi un alibi di fronte alla polizia, un rischio minimo» Lo sfruttatore, oggi, si veste dai migliori sarti, guida « Jaguar » e « Chevrolet », frequenta i locali notturni, vive negli alberghi. Contro questi luridi individui la polizia deve trovare la maniera di agire. In parte è un problema legislativo a cui provvedere il Parlamento. Ma, nei limiti che la legge ora consente, forse c'è il mezzo per rendere loro la vita difficile. Anche questa notte è stato effettuato un rastrellamento nel centro della città, settanta uomini e donne sono stati tolti dalla circolazione per una notte. Il questore dott. Buttigliene ha accolto con tempestività l'appello del cittadini; è un organizzatore solerte ed energico. Ci auguriamo che l'azione da lui predisposta non si limiti a poche sere. E' estate, la gente ha diritto di faro alla sera una passeggiata in centro o in periferia senza essere molestata, o insultata dalia teppaglia.

Persone citate: Maugeri

Luoghi citati: Torino