Un'iniziativa di Wilson per la pace nel Vietnam di Mario Ciriello

Un'iniziativa di Wilson per la pace nel Vietnam Un'iniziativa di Wilson per la pace nel Vietnam Una missione di cinque paesi del Commonwealth (guidata dal Primo ministro inglese) compirà sondaggi in tutte le capitali interessate alla questione vietnamita - E' certa la visita della delegazione a Washington e Mosca, si attende una risposta da Pechino e Hanoi (Dal nostro corrispondente) Londra, 17 giugno. Una missione di cinque capi di governo del Commonwealth partirà al più presto, al principio di luglio forse, per esaminare nelle varie capitali interessate la possibilità di indire un convegno internazionale sul Vietnam. I cinque leaders sono: il primo ministro inglese Harold Wilson (che guiderà la missione), il presidente del Ghana Kwame Nkrumah, il premier della Nigeria Sir Abubaka Tafawa Balewa, il premier di « Trinidad e Tobago » Eric Williams e il premier di Ceylon Dudley Senanyake. L'itinerario non è stato ancora fissato, ma quasi certamente includerà Washington, Mosca e Saigon. Gli autorevoli rappresentanti del Commonwealth chiederanno di essere ricevuti anche, e soprattutto, a Pechino e ad Hanoi, ma la risposta di queste due capitali costituì' sce un'incognita. Un portavoce di Downing Street ha detto : « Se qualche governo si rifiuterà d'accogliere la missione, la responsabilità sarà tutta sua». L'importante iniziativa è stata annunciata stasera in un comunicato alle 20,30 al termine della prima giornata di lavori del convegno dei primi ministri del Commonwealth. Alle 23, Harold Wilson si presentava alla Camera dei Comuni e, applaudito, ne informava i deputati. Si sapeva che il primo ministro britannico aveva presentato ai delegati del Commonwealth un suo piano per avviare negoziati sul Vietnam e si sapeva pure che la reazione era stata favorevolissima. Ma, ancora alle 19, si prevedevano ulteriori discussioni e non s'attendevano dichiarazioni ufficiali prima di lunedì. H comunicato, emesso da Marlborough House, sede della conferenza, accenna anzitutto alla « profonda ansia » dei rappresentanti dei 21 Paesi del Commonwealth per la « crescente gravità » degli eventi in Vietnam. Il testo cosi prosegue : « Le nazioni del Commonwealth pensano di poter contribuire a un'iniziativa mirante a fermare celermente le ostilità. Hanno pertanto concordato che una missione, composta da leaders di alcuni Stati del Commonwealth, prenda contatto con i governi interessati alla questione vietnamita al fine di scoprire in quale misura esista la possibilità di indire una conferenza per ristabilire nel Vietnam una pace giusta e duratura ». I portavoce ag giungono che i « particolari tecnici » del piano cominceranno ad essere discussi, a Marlborough House, domani. Il progetto è stato esposto al convegno non dal ministro degli Esteri Michael Stewart, ma da Wil son stesso. Nella sua dichiarazione ai Comuni, differita fino alle 23,30 causa un dibattito, Wilson definiva la situazione in Vietnam « potenzialmente pericolosa » e sosteneva che « non è più possi bile lasciar andare alla de riva questa crisi ». Wilson vuole dunque com piere un ennesimo tentativo di portare il conflitto viet namita dal campo di battaglia al tavolo diplomatico. Tutti i precedenti tenta tivi sono falliti davanti al l'intransigenza di Pechino e di Hanoi che non solo non vollero ricevere, negli ultimi mesi, la missione Gordon Walker, inviata personal mente da Wilson, ma respinsero persino gli appelli delle 17 nazioni non allineate e le proposte di paesi comunisti come la Polonia, per discussioni preliminari, senza condizioni, con Washington. H primo ministro britannico ha ora varato questa nuova missione, che è certamente autorevolissima, unendo leaders di quat tro continenti: ma riusci rà a superare la « cortina di bambù », sdegnosamente cW chiusa in faccia a Gordon Walker? I cinque esponenti del Commonwealth andranno quasi sicuramente a Washington: Johnson, informato dell'iniziativa, li ha subito invitati. Probabile è pure una visita a Mosca: l'amba sciatore sovietico a Londra si è incontrato stasera con il ministro degli Esteri, Stewart. Vi saranno soste a Saigon e in altre capitali asiatiche. H timore di perdere completamente la fiducia delle nuove nazioni in Asia e in Africa, e dei suoi sostenitori nel mondo comunista, potrebbe indurre Mao Tse-tung (si spera a Londra) ad accogliere la missione. Mario Ciriello l primo ministro inglese Harold Wilson (Telefoto)