Chieste 44 condanne al processo per gli studenti-ladri di Roma

Chieste 44 condanne al processo per gli studenti-ladri di Roma f giovani che rubavano per a combattere la noia» Chieste 44 condanne al processo per gli studenti-ladri di Roma Il Pubblico Ministero ha proposto 6 anni e 8 mesi per il «capo» e pene da 3 a 6 anni ai principali imputati - L'assoluzione agli altri undici accusati - Il dibattito prosegue domani con le arringhe difensive (Nostro servizio particolare) Roma, 12 giugno. Quarantaquattro condanne per oltre un secolo di reclusione ed undici assoluzioni (un imputato, Serafino De Conciliis, è morto) sono state chieste oggi al Tribunale dal Pubblico Ministero dott. Mario Bruno nel processo ai giovani (studenti e figli di professionisti, di funzionari e di commercianti) che si sono trasformati in ladri per «combattere la noia > e per «provare la emozione del rischio ». Per colui che si è assujita il ruolo di «capo» dei ladri, che intende pubblicare un libro sulle sue avventure con il titolo < l giovani camaleonti », che ha avuto la proposto di interpretare se stesso in un film sulla sua vita, Giacomo De Michelis, il Pubblico Ministero ha chiesto la condanna a 6 anni ed 8 mesi. Il giovane che, arrestato nel settembre totì.ì mentre stava rubando una radio da una auto in sosta, confessò agnaresponsahilità accusando j suoi complici, dovrà affrontare un secondo processo a Roma per altri 10 furti ed uno a Ravenna per avere svaligiato sulla riviera adriatica non meno di Ì0 appartamenti ed altrettante auto di turisti stranieri. Secondo il P. M. dott. Bruno l'ex olimpionico di tuffi Lamberto Mari, già agente di P. 8-, al quale si attribuisce la responsabilità (il giovane respinge l'accusa) dì avere partecipato con Giacomo De Michelis al furto compiuto nell'appartamento della scrittrice Dacia Maraini, dovrebbe essere condannato dal Tribunale a .5 anni di reclusione. La medesima pena, il P. M. ha chiesto per il figlio di un docente universitario: Leonardo Gentile, mentre ha sostenuto che il figlio dell'ex campione di pugilato Otello Abbruciati deve essere condannato a .5 anni. Il nobile di origine piemontese, Giorgio Adami, che ha subito per un altro episodio una condanna per estorsione, dovrebbe essere punito, secondo il P. M. con sei anni di reclusione: il giovane è responsabile soltanto di ricetta- zione, ma l'accusatore ha vo- luto essere severo con lui perché approfittò dei ladri che si erano rivolti a lui per vendere la refurtiva che egli acquistava a bassissimo prezzo. « Vorrei — ha aggiunto il P. M. dott. Bruno a conclusione della requisitoria — ricordare soltanto una circostanza: che non è esatto dire che questi imputati appartengono alla cosiddetta Romabene. Essi provengono da ogni strato sociale e molti hanno numerosi precedenti penali malgrado la loro giovane età. Vorrei anche ricordare ai giudici che Giacomo De Michelis, colui il quale ha partecipato a quasi tutti i furti presi in esame in questo processo, ha cercato di riabilitarsi aiutando la giustizia con le sue confessioni. Mentre altri, ottenuta la libertà provvisoria, hanno continuato a rubare tant'è che sono stati arrestati nuovamente, per vivere De Michelis si è impiegato come autista Il processo è stato poi rinviato a lunedì per le arringhe difensive. La requisitoria del p.m. Bruno a Roma (Telefoto A.P.) 11 ri ■ i il ti i ir 1111111 ■ < r 11111 ■ 11 iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiini

Luoghi citati: Ravenna, Roma