De Bakey: 12 mila interventi cardiaci e "per svago,, fa un cuore artificiale di Remo Lugli

De Bakey: 12 mila interventi cardiaci e "per svago,, fa un cuore artificiale Il pioniere della inodertia chirurgia eardiauatteolare De Bakey: 12 mila interventi cardiaci e "per svago,, fa un cuore artificiale Domani riceverà il premio Saint Vincent di 10 milioni che gli viene assegnato dall'Accademia di Medicina di Torino E' considerato il maggior chirurgo del mondo • Opera gratis i malati bisognosi e a volte ne ospita i parenti a casa sua Domattina a Saint Vincent, nell'Hotel Billia, avrà luogo la cerimonia della consegna del quarto premio internazionale per le scienze mediche, dell'importo di 10 milioni di lire, istituito dalla Regione Valle d'Aosta e dalla Società incremento turistico alberghiero Valdostano di Saint Vincent. L'Accademia di Medicina di l'orino lo ha assegnato al prof. Michael Ellis De Ba kcy di Houston (Stati Uniti). Le edizioni precedenti furono vinte dal prof. Vaks mann scopritore della strep tomicina, dal prof. Vallebo na pioniere in campo radio logico e dal prof. Granit, neurofisiologo. De Bakey, che già ieri l'altro ha ricevuto la laurea ad honorem in medicina e chirurgia dell'Università di Torino, vince il premio Saint Vincent per i suoi studi e i prodigiosi interventi in chirurgia cardiovascolare. E', per riconoscimento unanime dei maggiori esponenti della chirurgia, il più grande chirurgo del mondo. In America e anche altrove si è creata intorno al suo nome una fama quasi leggendaria. I chirurghi di ogni razza e di ogni lingua guardano a lui come al pioniere che, nel campo della chirurgia cardiovascolare, apre continuamente vie nuove. Il prof. M. E. De Bakey ha 56 anni ed è nato a Lake Charles, in Louisiana, ma vive a Houston, nel Texas, dove è capo del Department of Surgery della Taylor University College of Medicine. E' arrivato a Torino mercoledì pomeriggio per prendere parte alle riunioni mediche e per ricevere il premio. Ieri mattina nella Clinica Chirurgica Generale della Università di Torino ha eseguito un intervento chirurgico al cuore, che è stato teletrasmesso con una ripresa a colori nell'aula magna dell'ospedale Molinette. In particolare si trattava dell'impianto di una valvola artificiale per una insufficienza delle valvole della aorta. L'invenzione della valvola artificiale non è sua, porta 11 nome di Stair; tuttavia la personalità di De Bakey si manifesta anche nell'applicazione di questa tecnica che viene da lui modificata. Per questa mattina, nell'ambito delle Riunioni della società europea di chirurgia cardiovascolare, è in programma una sua relazione sull'aneurisma traumatico della aorta toracica. E' un grande maestro, ma nasconde il suo genio e la sua scienza dietro la modestia più cristallina. Alto, magro ma di ossatura marcata, fronte altissima, offre, ad ogni nuova conoscenza, la stretta di una mano forte e nervosa e guarda fisso itegli occhi. E' affabilissimo, subito aperto al colloquio. Ieri lo abbiamo avvicinato nell'aula delle riunioni chirurgiche per rivolgergli qualche domanda. Ha subito accettato. Gli abbiamo chiesto se si sente più portato per la chirurgia o per la ricerca scientifica. <: La ricerca scientifica — ha risposto — la sento necessaria per continuare a fare il chirurgo. Non mi pare possibile continuare a compiere interventi senza cercare di migliorare la tecnica. La mia passione è la chirurgia, ma perfare.il chirurgo sento il bisogno di fare sempre meglio». «.Quanti interventi avrà fatto fino ad orai ». « Circa dodicimila, di cui il 90 per cento sul cuore. Ho iniziato come chirurgo generico, poi mi sono specializzato nella chirurgia cardiovascolare ». La sua modestia gli limita la risposta a questa affermazione, mentre avrebbe potuto aggiungere che nella sua clinica accorrono malati da ogni parte del mondo. Talvolta negli Stati Uniti vengono usati reattori militari per trasportare ad Houston pazienti con incombente minaccia di rottura di un aneurisma aortico. « Lei ritiene che la chirurgia del cuore possa ulteriormente progredire? ». « Certamente : è un campo in cui si potranno ottenere risultati notevolmente migliori. Siamo già sulla buona strada con la realizzazione del cuore artificiale, in materia plastica ». « E' stato già fatto qualche esperimento pratico?». «.< Sì, su animali, con una sopravvivenza di due o tre giorni. Gli studi in corso ci confortano a sperare che si potranno ottenere risultati migliori ». Il prof. De Bakey compie interventi di estrema difficoltà, si dedica alle ricerche per l'applicazione di nuove tecniche e scrive i risultati delle sue scoperte ed esperienze: la sua produzione scientifica ammonta a 5S0 pubblicazioni personali. « E la famiglia? Quanto tempo dedica a sua moglie e ai suoi quattro figli? ». De Bakey alza una mano e svuote la testa in un segno di negazione. « Purtroppo — dice poi, dopo una piccola pausa, come se aresse avuto bisogno di fare una considerazione — non dedico alla famiglia che i ritagli j lddlrbcsmszrdsriNlCadella mia giornata . Aliar-,iga le braccia per dire che non c'è rimedio a questa la-\ cuna e intanto il suo volto.] prima sorridente, si fa dmarcato nei lineamenti A chiuso da un'ombra di im- Rprovvisa tristezza. Forse so- rébbe stato meglio non far- ; cgli questa domanda, non co-\ tstringerlo a unti constata- pzione per lui amara. tGiomo e notte, in qualsia- .... ;i „„_ I osi ora facciano trillare il suo;Ltelefono per annunciargli dl'arrivo di un caso urgente, oti prof. Bakey è pronto ad!Mbidossàre il camice e i guan-Uti. Chi lo conosce da vicino " . ;. „;;„ ...«'safferma che associatine MeUqualità eccezionali di gemo.. la dote di una straordinaria claboriositù: non dice mai di J bno, quando c'è da operare.] lEd è anche generoso: non datltitumente j; a)svuz(ppcclSdfrCdsolo opera gr< malati bisognosi, ma provvede ad ospitare in albergo o addirittura a casa propria i familiari di questi pazienti quando vengono da lontano. Tutti gli americani hanno un hobby, è ta moda del secolo; possibile che il prof. De Bakey non ne abbia uno:' Glielo chiediamo. « Sì — dice con viso aperto al sorriso, felice: — la chirurgia ». Remo Lugli Il chirurgo americano De Bakey, a sinistra, con il prof. Achille M. Dogliotti (Moisio)

Luoghi citati: America, Louisiana, Saint Vincent, Stati Uniti, Texas, Torino, Valle D'aosta