Dallo studio teorico sui gemelli alle separazione delle "siamesi" di Angelo Viziano

Dallo studio teorico sui gemelli alle separazione delle "siamesi" Dallo studio teorico sui gemelli alle separazione delle "siamesi" Le relazioni del prof. Gedda sullo sviluppo psico-fisico dei gemelli « monovulari » e del prof. Panconi sulle alterazioni dei cromosomi cellulari - Freddezza scientifica e calda solidarietà umana nel caso delle sorelline torinesi Santina e Giuseppina Nipiogemellologia non è termine familiare ai profani dicose mediche. Lo archivinodunque nel nuovo sapere co-me equivalente dello studiodei gemelli appena bambiniNaturalmente dallo studio del-la vita di questi, delle loroesigenze normali, insommadella loro fisiologia, è chiaroche si slitti in quello dellecondizioni morbose; eccotiquindi la nipiogemellopatolo-gia, eppoi in vista delle curespecifiche, la nipiogemelloia-tria. Facile, vero? ' Non tanto facili, al contrario, sono i problemi connessi con tali orizzonti di studi; i quali, come ha detto ieri quell'eminente gemellologo che è il Gedda, forniscono alia scienza « tests » formidabili per le indagini sulla ereditarietà in genere e su malattie ereditarie in specie. Poiché — scriviamolo ancora una volta — allorché certe anomalie compaiono identicamente in entrambi i gemelli monozigoti, discendenti dal medesimo uovo fecondato, quelle anomalie si possono considerare non già dovute a fattori extra-concepimento, ma connaturate col concepimento stesso, quali identico patrimonio ereditario. Ciò non esclude che talvolta negli stessi gemelli monozigoti, veri dunque, affiorino anomalie discordanti; le quali evidentemente sono da met tere in relazione a cause che possono intervenire in una delle due vite in germoglio sol° d°P° cne siasi effettuata la prima scissione dell'ovulo f«nndat" Talora si tratta di altel-a*'™' "ella fattura dei ^n noti «cromosomi» cellu larl' A ta,e meccanismo ed a cauRe esterne- che "loltrei P°f" ao"° intervenire durante la Vlta embrionale o fetale ca Paci * alte''are la crescita e ln fv.luppo di uno dei due gemeUi monozigotl. st è riferita la conferenza del prof. G. Fanconi, pediatra svizzero di fama mondiale, ieri, nella seconda giornata delle Riunioni nipiologiohe internazionali. Queste riunioni, per cui abbiamo avviato il discorso, sono state appunto dedicate alla nipiogemellologia normale e patologica. Non stupirà se nella seconda parte sono venute di scena le ormai famose «sorelle siamesi » che in quel di Asti nacquero unite ed a Torino furono recentemente divise dal bisturi del prof. L. Solerlo, dopo anni di un intelligente allevamento fisico e psichico da parte della Clinica pediatrica torinese. Tuttavia la relazione clinico-scientifica ufficiale del congresso, presentata dalla prof. M. Gomirato Sandrucci e dai collaboratori N. Ansaldi, G. C. Mussa, L. Di Cagno, M. Crosato, M. L. Colombo, ha avuto il pregio di spaziare in tutta la nipiogemellologia patologica, con le mostruosità vere, con le malformazioni e correlazioni morbose acute e croniche nei gemelli. Ieri, in quel Congresso, siamo stati dunque anche laddove la gemellarità è vittima di errori, vuoi dovuti a un « quid » di morboso, vuoi a qualcosa che perlomeno la fa dire «malriuscita». Errori dì natura che fortunatamente, in casi sempre più possibili, il bisturi riesce oggi ad emendare, previa accorta preparazione all'evento. Così come è avvenuto nell'episodio di Torino; di cui l'operatore dirà ancora domattina in sede di discussione di un'altra odierna relazione dei professori Trivellini, clinico chirurgo di Milano, e Parenzan, dal titolo «chirurgia dei fratelli siamesi ». Per chi voglia una rapida carrellata tra la patologia nei gemelli deve far prima comparsa quella delle malformazioni congenite, uno dei campi più indagati. In base ad osservazioni statistiche sembra di poter anzi affermare che la gemellarità in molti casi presenta proprio stretti rapporti con le malformazioni congenite. Poi si parla di « auxopatie » nei gemelli. Altro strano linguaggio che significa conseguenze patologiche di un anormale accrescimento; dato che tali soggetti ben difficilmente si trovano in condizioni biologiche di sviluppo sovrapponibili a quelle dell'individuo nato isolatamente. Nanismi, gigantismi si annoverano. E nella possibile panoramica morbosa si riscontrano anche quadri neuro-psico-patologici, che suscitano altrettanti problemi terapeutici e profilattici. Tra le disfunzioni di ghiandole fabbricanti ormoni, in più o in meno, sembrano avere maggior frequenza quelle inerenti l'attività della tiroide. Di sfuggita aggiungiamo che lo studio della patologia gemellare apre un nuovo orizzonte persino nella comparsa delle leucemie, o, meglio, di particolari forme leucemiche per cui tra le varie ipotesi è afflorat:i quella di un meccanismo ereditario, se non nella genesi almeno nella disposizione. i Eccoci ora ai «siamesi» e ja»e loro «coppie femminili» I lettori di questo giornale si sono già fatti una cultura dell'argomento nelle settimane In cui hanno vissuto l'ansia per l'intervento su «Giuseppina c Santina », una coppia pigopaga, cosiddetta a causa della saldatura per il fondo del rlor- so. Esse, oltre la saldatura di vertebre sacrali, presentavano una fusione di parti genitali esterne. Sanno pure i lettori che le coppie pigopaghe hanno una incidenza probabile di una su 300.000 nati; che il sesso femminile è decisamente più colpito nei confronti del maschio dai vari tipi delle gemellarità «malriuscite». La maggioranza dei gemelli uniti muore alla nascita o poco so¬ pvtptztslmlp pravvive; alcuni invece arrivano a svilupparsi regolarmente facendo sorgere svariati problemi di diagnosi e di trattamento. Ci sarebbe da sbizzarrirsi a dare una pennellata delle possibili varietà di saldatura tra un soggetto e l'altro con i problemi relativi. Ma più interessante è domandarsi se sia risultata vera l'esistenza di un predominio psicologico di uno dei gemelli uniti sull'altro. Nella coppia pigopaga piemontese esisteva; ma è andato progressivamente attenuandosi mediante un trattamento psicologico, che ha preceduto la separazione chirurgica. Così un preesistente ritardo psicomotorio della coppia, specie a carico del linguaggio, si è andato colmando sia per il miglioramento dell'attività motoria sia per il particolare trattamento psicoterapico occupazionale. prof. Angelo Viziano L'illustre docente svizzero di gemellologia prof. Faticoni E lt l ldt di i li inee ari

Luoghi citati: Asti, Milano, Torino