Il Libano stroncherà il terrorismo anti-lsraele

Il Libano stroncherà il terrorismo anti-lsraele Profondi contrasti net mondo arabo Il Libano stroncherà il terrorismo anti-lsraele Un portavoce del governo di Beirut dichiara: «L'attività dei "commandos" musulmani potrebbe provocare incidenti di portata incalcolabile» vsonpteatrchCseninccocccce min(Nostro servizio particolare) Beirut, 7 giugno. Il Libano è deciso ad agire duramente contro i commandos palestinesi che operano da parecchie settimane in territorio israeliano. Si tratta di elementi che hanno le basi vicine alla frontiera libanese. Un portavoce ufficiale ha precisato che l'azione dei commandos recherebbe pregiudizio alla causa palestinese. Gli ambienti ufficiali libanesi aggiungono che tali azioni potrebbero provocare incidenti dalle conseguenze incalcolabili in un momento forse inopportuno. Essi ritengono inoltre che l'interesse dei paesi impegnati nella lite per le acque del Giordano esige che il momento della battaglia con Israele non venga imposto agli arabi, ma da essi scelto. In ogni modo, da quando Nasser ha proclamato col discorso al congresso palestinese del Cairo che sarebbe preferibile, nelle attuali circostanze, rimandare i lavori per il deviamento degli affluenti del Giordano fino ai giorno in cui i paesi arabi siano in grado di rischiare e di vincere la guerra, il Libano si considera in diritto di impedire qualsiasi attività che possa aggravare la situazione. Se tale è la posizione del Libano, non sembra tuttavia che i gruppi palestinesi Ard e Fateh siano neutralizzati Prevale l'opinione oggi negli ambienti arabi che gli attivisti palestinesi vorrebbero for zare la mano ai governi arabi e provocare uno scontro de gli eserciti avversi mediante incursioni scatenate a ritmo sempre più accelerato contro gli impianti strategici israeliani. Con tale mezzo gli atti visti trascinerebbero i paesi arabi limitrofi di Israele in una politica oltranzista destinata a dimostrare la loro sincerità verso la causa palestinese. Tale tattica avrebbe già dato risultati poiché Damasco ed il Cairo si abbandonano da alcuni giorni ad una campagna di reciproca denigrazione. Siriani ed egiziani si accusano a vicenda di temporeggiamento. Damasco denuncia la posizione ambigua del presidente Nasser, le cui intenzioni inquietavano già fin dal 1958, cioè l'indomani dell'unione siro-egiziana, i responsabili siriani. Il Cairo dal canto suo accusa di bluff il Baas, notoriamente incapace di lanciarsi in una guerra. «La Siria possiede dei caccia che figurano tra i più, efficaci, specialmente i Mig SI — scri- llllllillllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll■ ve Al Ahram — ma a cosa pos-sono servire tali aerei flnohénon ci sono aviatori capaci di pilotarli, essendo stati tutti internati o esclusi perché non appartengono al Baas? >. Non si sa ancora come potrà svilupparsi una situazione che è tuttora molto confusa. C'è chi si domanda se i dissensi fra i Paesi arabi non finiranno col provocare il disinteresse dell'opinione pubblica, la quale è già scossa dalla confessione dei responsabili che — si dice — « hanno riconosciuto pubblicamente l'incapacità di utilizzare l'acqua che scorre sul loro territorio, e che il nemico brama cinicamente in sprezzo del diritto internazionale ». Edouard Saab Copyright di « Le Monde » e per l'Italia de «Iia Stampa»

Persone citate: Edouard Saab, Nasser