Si prepara a Firenze il trionfo di Vittorio Adorni

Si prepara a Firenze il trionfo di Vittorio Adorni Si prepara a Firenze il trionfo di Vittorio Adorni La Maglia rosa praticamente ha già vinto la grande corsa ciclistica Nella Bormio-Brescia, ieri, volata fra scalatori: Bitossi precede sul traguardo Taccone e Zilioli - Precisazioni di Torriani sull'arrivo allo Stelvio (Dal nostro inviato speciale) Brescia, 5 giugno. Franco Bitossi e Vito Taccone, i due corridori che in questo Giro hanno inseguito con maggiore caparbietà un successo di tappa, si sono trovati oggi a lottare a gomito a gomito per la vittoria lungo la salita che ha caratterizzato l'ultimo chilometro della Bormio-Brescia: con un guizzo disperato Bitossi ha contenuto il tentativo di rimonta del rivale, ed è passato per primo sotto il traguardo. Terzo Zilioli, scattato a cinquecento metri dall'arrivo e poi « saltato » dai due in lotta, quindi Cribiori, il belga Vandenbergh, Zandegù ed altri settanta concorrenti. Staccati sono giunti soltanto Bugini, Cornale, Bodrero, Boni e Sambi, ovvero quasi tutta la Legnano La penultima tappa del Giro non ha offerto altre emozioni che quelle della volata finale, e dei ripetuti tentativi di fuga operati negli ultimi trenta chilometri. Il traguardo di Brescia faceva gola a molti, proprio perché dopo non ci sarebbe stata che la tappa di Firenze per chi è ancora a digiuno di successi parziali, ed il finale è risultato molto combattuto, ad una velocità che ha raggiunto a tratti — sulla strada in lieve discesa ma viscida per la pioggia — la media dei 49 orari. Più di tutti ci teneva a vincere Dancellì, che è nato a Castenedolo, a pochi chilometri da Brescia, ed il cui nome era scritto oggi su centinaia di cartelli lungo il percorso, ma il ragazzo lombardo è stato controllato severamente, e non è riuscito a farsi largo sulla rampa conclusiva. Alle porte della città aveva cercato di scattare Balmamion, ma Adorni era stato prontissimo a rincorrerlo, per allungare poi a sua volta. Dopo altri tentativi andati a vuoto, il gruppo si è presentato compatto allo striscione dell'ultimo chilometro, dove cominciava la salita. Adorni ha cercato di « tirare » la volata a Taccone, poi è partito Zilioli con a ruota Bitossi: il toscano ha superato il torinese, come si è detto, contenendo poi il finale di Taccone, il quale per la quinta volta in questo Giro si è così classificato secondo in un arrivo di tappa. I corridori avevano preso il via da Bormio, e non da Solda come era fissato nel tracciato della prova. Già si sapeva, gli organizzatori sono stati costretti a rinunciare all'arrivo a Solda per la pericolosità della discesa dello Stelvio, ed hanno considerato conclusa ai 2757 metri del valico la tappa di ieri. Sulla « Cima Coppi » si sono vissuti momenti emozionanti, sotto la neve, con una temperatura piuttosto fredda, ma non tanto da impedire a due blocchi di neve di rotolare in mezzo alla strada, costringendo i corridori a scendere di sella e risalirvi una volta superato l'ostacolo. Dell'arrivo a «Cima Coppi » si è parlato anche oggi, e le polemiche tra gli organizzatori e parte del seguito sono state molto vivaci. Si è anche esagerato un po' sulle vicende del finale allo Stelvio, parlando di corsa irregolare, di rischi mortali. Niente di tutto questo, come del resto hanno dimostrato le riprese televisive. In merito poi alla responsabilità degli organizzatori, il direttore di corsa Vincenzo Torriani ha precisato «che il Giro è salito alla "Cima Coppi" con il nulla osta delle autorità competenti e dell'Anas». Una dichiarazione che dovrebbe chiudere molte discussioni, anche se rimane l'impressione che il Giro non aveva certo bisogno di correre rischi sullo Stelvio per diventare più interessante sul piano sportivo. La corsa l'ha dominata Adorni, e con pieno merito. L'emiliano oggi ha dichiarato di non essere sicuro di poter mantenere la sua parola e di partecipare ora al « Tour », ma si tratta di dubbi che verranno superati nei prossimi giorni. Adorni andrà al Giro di Francia ed oggi, intanto, percorrerà da trionfatore — come merita — i 295 chilometri dell'ultima fatica, da Brescia a Firenze. Bruno Perucca Ordine d'arrivo: 1. Bitossi, km. 179 in 4 ore 32'06" alla media di 39,469; 2. Taccone; 3. Zilioli a 2"; 4. Cribiori; 5. Vandenbergh; 6. Zandegù; 7. Marcoli; 8. Van Damme; 9. Brands; 10. Armani. Seguono con il tempo di Zilioli altri sessantasei corridori. Classifica generale: 1. Adorni, in 112 ore 56'58"; 2. Zilioli a 11'26"; 3. Gimondi a 12'57"; 4. Mugnaini a 14'30"; 5. Balmamion a 15'09"; 6. Taccone a 15'33"; 7. Bitossi a 15'35"; 8. Massignan a 19'30"; 10. De Rosso a 21'04". Poletti 81° ed ultimo, a 4 ore 16'24". Durante una pausa della tappa odierna i corridori anticipano la classifica generale del Giro d'Italia: sarà invariata oggi a Firenze, come tutti ritengono? (Tel.)