I deputati della maggioranza uniti nel dibattito sulla scuola di Fausto De Luca

I deputati della maggioranza uniti nel dibattito sulla scuola Le mozioni del pli e pei alla Camera I deputati della maggioranza uniti nel dibattito sulla scuola L'intesa è stata raggiunta solo nel pomeriggio; in mattinata tutto pareva rimesso in discussione - Codignola sottolinea le difficoltà del bilancio e suggerisce un prestito nazionale per l'edilizia scolastica (Nostro servizio particolare) Roma, 4 giugno. Le difficoltà politiche sorte dopo il voto a sorpresa di ieri sulla legge per il cinema si sono ripercosse oggi sulla discussione delle mozioni liberale e comunista sul piano della scuola. Il progetto di una mozione I della maggioranza dì centrosinistra, di cui stamane era stato diffuso persino il testo, non è giunto a buon porto fino a tarda ora e il ministro Gui ha rinviato a domani le sue conclusioni. Sul merito dell'impostazione governativa per le questioni scolastiche vi è, almeno per ora, uri chiaro accordo tra i gruppi di centro-sinistra. Se n'è avuta testimonianza attraverso gli interventi dell'on. Codignola (psi), dell'on. Ermini (de), dell'on. La Malfa (pri) e dell'on. Orlandi (psdi) che hanno preso concordemente posizione contro le mozioni delle opposizioni di destra e di sinistra. Per i comunisti ha parlato, illustrando la mozione del gruppo, l'on. Rossana Banfi che ha condotto un vivace attacco alla maggioranza che si sarebbe sempre più distaccata dalle reali esigenze della scuola al punto da coalizzare contro di essa tutte le associa zioni scolastiche. L'on. Radili i Confalonieri (pli) ha criticato il ritardo del governo nel settore sco lastico e ha chiesto la presentazione entro il 30 giugno di tutti i 18 disegni dì legge (ne sono stati presentati tre) di attuazione del piano della scuola. Nel merito degli indirizzi scolastici, i liberali sollecitano un ampio sviluppo della scuola materna statale, dissentono dal ministro della scuola elementare sostenendo che essa deve essere riformata per il necessario raccordo con la scuola media, denunciano i gravi difetti di fun zìonamento della scuola me dia (occorre ripristinare l'insegnante di classe), sono invece sostanzialmente concordi con il ministro circa la riforma della scuola secondaria anche se ritengono necessaria l'abolizione dei licei scientifi ci e la loro trasformazione in un unico tipo di liceo classico più agile e aderente alla real tà odierna; giudicano inoltre insufficienti le modifiche pre viste per l'istituto magistrale. Quanto all'università, ogni riforma deve partire dalla liquidazione dei centri di potere che oggi « inquinano » l'ambiente universitario. Dall'on. Ermini (de) sono venute le prime concrete indicazioni. Cor. il rinvio della programmazione economica al 1966 occorre presentare anche per la scuola un diségno di legge con impostazione quinquennale, e inoltre un disegno di legge che proroghi di sei mesi i finanziamenti straordinari di prossima scadenza (30 giugno). E' necessario anche presentare un organico dise¬ I i r i e i e e i e , l i e a e i o i e i a i a a o o i a a n o e . o a l e i o i 0 e ¬ gno di legge sulledilizia scolastica adeguato agli impegni concreti di spesa. Andrebbero intanto attuate (entro i prossimi sei mesi) le leggi di attuazione del piano che non comportano spesa. Anche l'on. Codignola (psi) ha invitato le opposizioni a prendere atto realisticamente delle condizioni del bilancio. Egli ha detto che le indicazioni di investimenti date dalla Commissione d'indagine sulla scuola sono state poste a base del piano, ma esse non sono state accolte che in misura ridotta. Da qualche parteha detto Codignola, è stata proposta una riduzione addirittura del 50 per cento. E' un fatto che le prospettive del bilancio 1966 non sono rosee1 posti-alunno per i quali è prevista la copertura sono la metà di quelli indicati dalla Commissione d'indagine Se la situazione non migliorerà, occorreranno « scelte pesanti »Per l'edilizia scolastica bisogna orientarci verso un prestito nazionale. Dopo aver confermato che per i socialisti la legge finanziaria (per lo sviluppo ordinario della scuola) deve essere collegata alle leggi (li riforma (e relativa spesa), l'on. Codignola ha detto che le opposizioni alla legge sull'università non sono tutte della stessa natura e ha invitato le opposizioni a non fare di ogni erba un fascio. La legge sull'università ha molti difetti e va migliorata, ma è un concreto avvio nella direzione giustaPer gli altri settori: la scuola materna va sviluppata, ma intanto facciamo subito quelcbe è possibile fare; per la scuola secondaria l'intesa si presenta più difficile poiché i socialistsono favorevoli alla creazione di un biennio unico di raccordo tra la scuola media e il liceoe poi propongono l'abolizione dell'istituto magistrale. Urge infine la legge sull'organico dell'università e quella sul diritto allo studio, mentre occorre im postare il lavoro di formazione degli insegnanti i quali devono avere tutti, a cominciare dalla scuola materna, una prepara zione a base universitaria L'on. La Malfa (pri) ha richiamato la Camera, maggioranza ed opposizione, a darun senso sincero e concreto alla decisione di accordarpriorità alle spese per la scuola. « Oggi non siamo in grado di iscrivere in bilancio tutta la spesa per la scuola, poiché allargheremmo paurosamente il deficit. Inscriveremtutto quanto sarà possibile nefondo globale destinandovtutte le maggiori entrate de1965 e del 1966. Ciò che occorre — ha concluso La Malfa — è una decisione che non consenta vie di ritirata ». A conclusione della giornata, concordando con Codignola e La Malfa, ha parlato a nome del gruppo socialdemocratico l'on. Orlandi. Fausto De Luca

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