Il «ribelle» Tito giunto in visita a Praga abbraccia Novotny, che fu suo aspro nemico

Il «ribelle» Tito giunto in visita a Praga abbraccia Novotny, che fu suo aspro nemico Il «ribelle» Tito giunto in visita a Praga abbraccia Novotny, che fu suo aspro nemico Nel '61 Novotny proclamava: « Non ci sarà possibilità di intesa con la Jugoslavia finché i dirigenti di Belgrado si manterranno su posizioni revisioniste » - Ieri ha parlato di « amicizia e fratellanza fra i nostri popoli » - La Cecoslovacchia tenta (sull'esempio di Tito) di accentuare l'indipendenza da Mosca - Il maresciallo dopo Praga andrà nella Germania Est e in Russia à , o o t (Dal nostro Inviato speciale) Praga, 2 giugno. L'abbraccio di questa mattina, all'aeroporto di Praga, sugigella l'avvenuta riconciliazione fra il revisionista Tito (giunto oggi in visita ufficiale) e l'ex dogmatico Novotny, il più ribelle e il più fedele a Mosca dei capi comunisti. Il giornale Rude Pravo, che dà grande rilievo all'avvenimento (una foto del presidente jugoslavo domina la prima pagina) sottolinea: « Nel passato la storia ha oscurato l'amicizia e la fratellanza fra i nostri due popoli, ma la classe operaia jugoslava e cecoslovacca hanno sempre trovato reciproca comprensione fra le due guerre » Questa precisazione è importante: dopo l'uscita di Tito dal Comìnform. il 27 giugno 191,8. la Cecoslovacchia inizio infatti una violenta campagna contro il < deviazionismo dottrinario » jugoslavo, inscenando dal 2u\ai 27 novembre 1952. a Praga. 11 famoso processo contro Rudolf Slanshy (allora segretario del partito), Vlado Clemente (ministro degli esteri) e 12 altri accusati di titoismo e condannati a morte. Nel 1961 Novotny disse. «Finché i dirigenti jugoslavi si manterranno su posizioni dottrinarie revisioniste non vi sarà possibilità alcuna di comprensione con la Jugoslavia ». Un anno dopo, tuttavia, il comitato centrale del partito comunista cecoslovacco — sembra contro il parere di Novotny — pronunciò la riabilitazione di Slanshy: « L'ex segre- tarlo del partito — dice un articolo di Rude Pravo dell'agosto 1962 — è stato vittiina di una ironia del destino e condannato in un processo condotto al di fuori della legalità socialista e giuridica > (fu condannato senza possibilità di appello). Nell'agosto 1963, Kruscev, in visita a Belgrado, dichiarò che la Jugoslavia « è paese che costruisce il socialismo secondo il suo carattere nazionale » (avallo alle vie nazionali del comunismo), invitando tutti i Paesi satelliti di Mosca a tenere conto di questa realtà e a retnstaurare rapporti di amicizia con gli ex eretici. I suoi successori al Cremlino si attengono alla slessa linea (ne ila conferma l'invito esteso a Tito di recarsi a Mosca, dopo le visite a Praga e a Panlcow). Novotny, abile manovratore, ha intuito che è giunto il mo mento di tornare sui suoi pas\si Ed infatti, dal 21 al 26 set- I. tembre dello scorso anno si recò a Belgrado per ripetere sostanzialmente quanto aveva detto Kruscev nel 1956 a Tito: « Caro compagno, abbiamo avuto torto noi ». La visita di Tito a Praga, in risposta a quella di Novotny, si inserisce nella tattica di Belgrado di mantenere e svi luppare sempre di più i contatti con gli altri Stati satei liti, tanto nel settore politico e ideologico quanto in quello economico. Oggetto dei colloqui di Praga saranno oltre le questioni di politica internazionale: Vietnam Santo Domingo, la Germania dove non esistono diversità di vedute sostanziali fra i due paesi, il problema operaio internazionale in relazione alle polemiclie tra Mosca e Pechino. -5 Non vi è dubbio — scrive oggi Rude Pravo — che tale amichevole scambio di vedute avrà come conseguenza un maggiore ravvicinamento fra i due partiti e maggiore collaborazione per il rafforzamento dell'unità socialista e della pace in tutto il mondo ». Tito, giunto poco dopo le 11 in aereo — mantello grigio scuro, eappello e guanti, — accompagnato dalla moglie Jo vanka, si c avvicinato al microfono per fare questa dichiarazione: « Solidi legami di ami cizia legano le nostre due nazioni, che si sviluppano nelle stesse condizioni storiche e cuiturali. L'identità dei nostri ideali socialisti e di collaborazione nel settore internaziona le, uniti all'amicizia, formano le basi delle nostre relazioni e dei mutui rapporti che si sono sviluppati considerevolmente In varie sfere » (l'interscambio economico fra la. Jugoslavia e la Cecoslovacchia si è triplicato dallo scorso anno, sono stati firmati accordi di collaborazione nei settori dell'energia elettrica, della radio, della televisione, della meccanica, sono intervenuti scambi di tecnici, di scienziati, di artisti). Novotny, — un uomo di media statura, capelli grigi, spalle un po' incurvate, naso adunco, — ha detto che la visita creerà un rafforzamento dei legami fra paesi comunisti e. sarà proficua per la pace mondiale. Non ha dimenticato, naturalmente, di ringraziare l'Urss — lo fa in ogni occasione — per l'aiuto dato nella lotta di liberazione. Questa visita rappresenta anche una conferma appena velata, del tentativo della Cecoslovacchia di assumere in politica estera una posizione di parziale indipendenza da Mosca, sulla falsariga — ma senza spingersi tanto avanti — di quanto ha fatto e continua a fare la Romania. Non si tratta certo di ribellione all'Urss, ma di real politik del governo di Praga, che cerca di manovrare, con intelligenza, nello stretto margine in cui l'appartenenza al blocco orientale gli permette i movimenti. Il problema per la Cecoslovacchia è di guadagnare entro quel margine, e con la dovuta cautela, il massimo possibile di libertà nazionale. A palazzo Hradcin il governo cecoslovacco ha dato questa sera un sontuoso ricevimento, al quale sono intervenuti il corpo diplomatico al completo e i numerosi osservatori e giornalisti giunti da ogni parte del mondo per registrare questo avvenimento che la stampa definisce del massimo interesse. Bruno Tedeschi UnillllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllUIIIIIIII