Truffatore rapinato dai complici perché non ha spartito il bottino

Truffatore rapinato dai complici perché non ha spartito il bottino I Il | B R\»*l ff5" 1 I—J 1^8 1 Wm^ ' w ' m ^""^ ' ^ ^^j' Truffatore rapinato dai complici perché non ha spartito il bottino Altro episodio: guardia notturna disarmata e percossa da ladri Il 22 maggio scorso alle 10 il 37enne Angelo Damiano, disoccupalo, abitante in via Monterosa 69, se ne stava in un bar di via Saluzzo: sorseggiando un aperitivo raccontava delle barzellette al padrone. Ad un tratto, senza che egli se ne avvedesse, una « 1100 » si arrestava davanti alla porta del locale: ne scendevano due tizi robusti, dalla faccia cupa, che irrompevano nel bar, e sollevando di peso il Damiano, lo trascinavano via. Nessuno aveva la possibilità di intervenire. Mezz'ora dopo la « 1100 » ai fermava in una strada di campagna, oltre Venaria. I due caricavano il Damiano di schiaffi e di pugni, gli sfilavano dal polso un orologio (valore 16 mila lire) e lo buttavano a calci in un fossato. In serata, con le labbra tumefatte e un occhio chiuso, l'uomo si presentava al S. Giovanni e diceva di essere stato percosso da sconosciuti per futili motivi-. L'altro ieri il Damiano si decideva a sporgere denuncia al nucleo dei carabinieri e ammetteva di conoscere gli aggressori con 1 soprannomi di « Cico » e di « Rico ». Aveva combinato con entrambi un certo « affare » e proprio per que sto affare erano sorti degli at triti. Messo alle strette confes sava: l'8 maggio assieme al due aveva truffato l'agricoltore Già rimo Arnodo residente nella iscina Caressia di Castella- monte: in cambio di quattro mucche e due vitelli gli aveva rifilato un assegno a vuoto di 793' mila lire. Fatto il colpo aveva venduto le mucche e s'era tenuto ì soldi senza dividerli con 1 complici. I due vitelli invece gli erano stati sequestrati dai carabinieri di Pianezza che 10 avevano in seguito denunciato per truffa. Chiarito il retroscena della aggressione, i militi del nucleo investigativo individuavano rapidamente gli ex-compagni del Damiano: Enrico Divina di 27 anni, via Marconi 6 a Venaria, Vincenzo Crepaldi, 29 anni, Altessano, via Canale Alto 11. 11 Crepaldi s'è reso latitante, il Divina e stato arrestato nella sua abitazione: si tratta di un violento, già condannato per rissa e lesioni. « Si, abbiamo picchiato il Damiano » ha dichiarato, « ò stato un regolamento di conti., roba privata... ». Ila negato la rapina, ma al polso aveva l'orologio del Damiano. E' stalo spedito alle Nuove sotto la triplice imputazione di rapina, lesioni e concorso in truffa — Una guardia notturna è stala disarmata e picchiata da ladri d'auto: è accaduto la scorsa notte a Mirafiori. La guardia è Benito Pecchia, 30 anni, viu Piazzi 5. dell'Argus. In corso Traiano, davanti al n. 61, ha visto un giovane scendere da una « 600 », forzare la portiera di un'ii Alfa », sedersi al volante e cercare di metterla in moto. Il Pecchia è intervenuto, ha puntato la pistola attraverso il finestrino e ha intimato al ladro di scendere. Ma questi, con mossa fulminea, lo ha disarmato; nello stesso momento altri tre giovani sono scesi dalla « 600 » e si sono gettati sull'agente, colpendolo con pugni calci. Sono poi fuggili sull'utilitaria, lasciando la guardia esanime sul marciapiede. Passanti hanuo soccorso il Pecchia e lo hanno trasportato alle Molinette: guarirà in 10 giorni. Mezz'ora dopo l'aggressione, un automobilista — Giuseppe Savarino, corso Traiano 16 — nei pressi di casa ha visto sbucare da corso Corsica una «600» che. curvando in corso Traiano, ha urtato, danneggiandola, una « Bianchina » in sosta. L'auto è poi fuggita verso via 7 Comuni. Il Savarino, che era In macchina, l'ha Inseguita: l'ha vista fermarsi, scendere due giovani che sono balzati su una «1100» con già due persone a bordo. Il Savarino ha denunciato l'accaduto al commissariato di Mirafiori, e il maresciallo Daquino ha trovato la « 600 » abbandonata in via 7 Comuni : sopra vi erano radio rubate da altre auto e la pistola tolta al Pecchia. La « 600 » risultava rubata la sera prima a Domenico Ramalio, corso Vinzaglio 1. Si ritiene che la « 1100 » sia stata rubala dalla banda dopo l'aggressione della guardia.

Luoghi citati: Pianezza, Venaria