Nuovo ribasso della sterlina Intensa la domanda di dollari

Nuovo ribasso della sterlina Intensa la domanda di dollari I mercati dei cambi continuano ad essere turbati Nuovo ribasso della sterlina Intensa la domanda di dollari Interventi della Banca d'Inghilterra per limitare il regresso della propria moneta - La scarsità internazionale di dollari (dopo le misure di Johnson per frenare l'uscita di capitali) contribuisce ad indebolire la valuta inglese - Ieri era molto ricercato anche il franco svizzero (Dal nostro corrispondente) Londra, 31 maggio. La sterlina ha perduto ancora terreno. Benché sostenuta anche oggi da forti acquisti da parte della Banca d'Inghilterra, la valuta britannica chiudeva stasera a 2 dollari 79 cents e 1/4 di cent, una discesa di 1/32 di cent rispetto a venerdì. Il cambio ufficiale è a 2 dollari e 80 cents. Le vendite più cospicue di sterline — benché inferiori a quelle dei giorni scorsi — avvenivano ad Amsterdam, a Bruxelles, a Milano, a Zurigo. E' continuata intensissima la domanda di dollari, alla quale si è aggiunta oggi quella di franchi svizzeri. La quotazione di 2 dollari 79 cents e 1/4 di cent è per il cambio « a pronto >: quelle « a termine » sono ancora più basse. Ciò significa che gli operatori economici e finanziari stranieri nutrono apprensio ni sul futuro della sterlina, o se non altro preferiscono non correre rischi. Questa cautela nei cambi « a termine » si manifestò ovviamente anche durante le precedenti crisi del la sterlina, in autunno e al l'inizio dell'anno, quando sce se sotto il livello di 2 dollari e 79 cents: ma non in misura tanto acuta. I timori erano al lora più per il presente che per il futuro. Adesso, avviene il contrario. E più remoto è il futuro, maggiore è la circospezione. E' una crisi tutta particolare, ma non per questo meno pericolosa delle altre. Da circa venti giorni, gli stranieri per ripetere le parole di un funzionario della City — «cercano di tenere in tasca il mi nor numero possibile di ster line, lo strettamente necessa rio >. Per due motivi: primo perché diffuso è lo scetticismo sulla capacità inglese di risanare la bilancia del pagamenti; secondo, perché le misure del presidente Johnson per riequilibrare la propria bilancia dei pagamenti hanno creato una carenza internazio naie di dollari. Le banche e le società americane stanno riti ndo vasta parte dei loro fondi in Europa e, poste da vanti alla necessità di disfarsi d'una valuta, vendono sterline. Se s'attenuasse la sfiducia verso il futuro dell'economia britannica, la situazione certo migliorerebbe, nonostante le difficoltà create dal dollaro. Ma non si scorge nessun sintomo. Neppure l'altissimo tasso bancario di sconto, di ben 11 7 per cento, riesce ad attirare denaro straniero verso l'Inghilterra. « Soltanto un ruscelletto affluisce verso la City >, ha detto un autorevole osservatore. Occorrono incoraggianti notizie, ma non ne giungono. La produzione non sale; le im¬ portazioni restano altissime, nonostante la pesante « sovrattassa »; le esportazioni sono insufficienti e, proprio in questi giorni, il «National Institute of Economist and Social Research » ha previsto che. contrariamente alle previsioni governative, non sarà ristabilito l'equilibrio della bilancia dei pagamenti neanche nel '66. Tutti questi problemi venivano discussi ieri, nella resi¬ denza di campagna dei «Chequers », dal Primo ministro Wilson e dai suoi ministri e collaboratori economici. L'attenzione si concentrava soprattutto sul piano quinquennale. Harold Wilson spera che le misure finora prese comincino a far sentire il loro effetto nei prossimi mesi e permettano così il varo del piano in un'atmòsféra economicamente meno tesa m. ci.

Persone citate: Harold Wilson, Johnson

Luoghi citati: Amsterdam, Bruxelles, Europa, Inghilterra, Londra, Milano, Zurigo