«Il Comune pretese dai costruttori le donazioni come fossero imposte»

«Il Comune pretese dai costruttori le donazioni come fossero imposte»La replica della pubblica accusa al processo di Grugliasco «Il Comune pretese dai costruttori le donazioni come fossero impost»e Il dott. Buscaglino respinge tutte le tesi difensive riconfermando le sue richieste - Controrepliche dei patroni degli imputati che insistono sull'assoluzione piena - Il dibattimento rinviato a venerdì Nel processo per le irregolarità edilizie del comune rli Grugliasco, che si sta svolgendo davanti al tribunale di Torino, si sono svolte ieri la replica del p. m. dott. Buscaglino e le controrepliche della difesa. 11 rappresentante della pubblica accusa ha respinto le tesi difensive, analizzando singolarmente la posizione dei vari imputati. Ha ribadito la responsabilità dell'ex sindaco Scalmato e di sua moglie Giuseppina Gangi nell'episodio di corruzione (200 mila lire per una licenza di latteria) ed ha affermato che l'ing. Prati deve essere ritenuto responsabile di tentato millantato credito, osservando, tra l'altro, che il professionista interruppe le trattative con i clienti « perdio intervenne un fatto estraneo alla sua volontà, la telefonata del geom. Bnnadies, che ruppe la segretezza dell'affare ». Anche per 1 geometri Grosso e Sannazzaro — secondo il dott. Buscaglino — il millantato credito ò provato: cL'affare Brera — ha detto il p. m. — non riguardava propriamente un terreno, ma piuttosto il numero di camere che su quel terreno potevano essere costruite. E Sannazzaro dovette fornire all'acquirente assicurazioni non solo verbali, ma anche scrii-Itte i. Il medesimo reato è stato qsostenuto per il geom. Germa- zno, c il quale non avrebbe po- gtufo, se non sulla base di unni millanteria, garantire all'acqui- Ivrenle che quell'area, nel futuro j ipiano regolatore di Grugliasco} tsarebbe stata inclusa nella zn- dila industriale. Inoltre il G-T-j smano si vanto di conoscere in aanticipo taluni particolari del drano che, in quel periodo, erri ancora nella mente del progettista ». «Andrea Dosio — ha proseguito il magistrato — è accusato di falsa testimonianza non solo dalla signora Gabella, ma anche da un assegno di 3 milioni, rilasciato proprio dal gruppo Cabella, che inaugurò il conto corrente della Social Coop Italiana (una soi 'età che faceva capo al Germano, legata al partito socialista) presso una banca cittadina. Ed è significativo che pochi giorni dopo, proprio su quel conto, Germano spiccò un altro assegno di 3 milioni, pas- vcindssandoli su un altro conto pnre|intestato alla Social Coop. SiIqpuò presumere che il psi, in quell'affare, abbia fatto la par¬ te del leone e che al pei non sia toccato nulla. Altri 3 milioni e 200 mila lire li ebbe infatti un'altra persona, che forse ne destinò una parte ad un altro movimento politico». Il dott. Buscaglino si è poi diffuso sull'imputazione principale, l'abuso generico d'ufficio, addebitata all'ex sindaco Scalmato, all'assessore Ferrara e al geom. Bonadies, impiegato dell'ufficio tecnico. «Si dice —- ha osservato — che il 3Crilascio delle licenze fosse con-\,. . , ,. ' „ i dtztonato non soltanto a Gru-i,. , . „ . _ guasco, ma anche in altri Co-, _ . _. ,. „, i munì, ad esempio a Rivoli. Ma\ -, • , _ - , . ,. .il sistema, secondo le tesfimo- nianze, era assai diverso. Ai Rivoli il dialogo con il privato veniva introdotto in fase di, trattative per la sistemazione urbanistica d'una determinata^\cn'n quei limiti, la domanda nalzona e con riferimento all'immediato aumento del valore dell'area. E il privato aderiva alla richiesta perché, fatti i conti, ne traeva un diretto utile. Non saremo nei termini previsti dalla legge urbanistica, ma non vi è dubbio che 'snKian~\nimpnfe prr oggetto un | \contributo di migHnria ' no a fondo perduto. Il tutto'poi aLt-eni.a alla luce del so-\ le, sotto il controllo del Con-isiglio comunale, ed è spiegabi- j le c/te l'autorità tutoria pos-|sa considerare accettabile talclo a o o I formula ». « Ma a Grugliasco non era così. L'impegno di " donazione" era strutturato come condizione per il ritiro della :ice.nza edilizia. Era preteso e sen tito come un'imposta, ed era;effcttivamentc tale, cioè generica, non richiesta per un'utilità che fosse immediatamente'riferibile alla sistemazione i,r-Iranistica della zona in esame. Si trattò quindi di una co-strizionc o di un inganno mmateria tipicamente fiscale». Il p. m. ha infine ribadito '.e sue richieste per l'episodio del milione destinato al Patrona- to scolastico (Scalmato) e per quello della cooperativa edilizia di cui faceva parte la moglie dell'ex sindaco. Hanno quindi parlato gli avvocati Costanzo. Simonctti. Rolieri, on. Luzzatto, Segre, Avon to, on. Spagnolli e Forchino. I difensori sono rimasti fermi sulle loro richieste di piena assolutoria. Per quanto rlguar da, ad esempio, 1"< abuso gene¬ vlco d'ufficio » hanno ripetuto che, nella vicenda in esame, il reato non trova rispondenza nei fatti, neanche per l'ex sindaco Scalmato. lì processo ì stato rinviato a venerdì. g. a.

Luoghi citati: Grugliasco, Rivoli, Torino