Colpo di Stato militare stroncato nella notte a Saigon

Colpo di Stato militare stroncato nella notte a Saigon L'INQUIETA CA.PITA.ImE EEIm SUE VIETNAM Colpo di Stato militare stroncato nella notte a Saigon Il "putsch" è stato tentato alla vigilia di un importante rimpasto governativo - Ma le autorità ne erano al corrente e gli insorti sono stati sconfitti - Un morto, decine di arresti (Dal nostro inviato speciale) jedrigtDcgvphmBdestSaigon, 21 maggio. Un altro colpo di Stato subito represso, una nuova prova dell'inquietudine politica e militare che regna a Saigon. Questa notte, durante le ore del coprifuoco, un gruppo di tifficiali, guidati dal colonnello Thao, hanno tentato di occupare la stazione radio, mentre contemporaneamente truppe fedeli agli insorti dovevano muoversi verso punti stabiliti. Invece le truppe sono rimaste bloccate in caserma e gli insorti hanno trovato una inopinata resistenza alla stazione radio: c'è stato uno scontro a fuoco, un capitano degli insorti è stato ucciso, una decina sono rimasti feriti e gli altri, tra i quali esponenti politici di un certo rilievo, sono stati arrestati, sembra circa cinquanta. I cospiratori, che volevano uccidere i più alti esponenti militari e civili del Vietnam, erano riusciti a mettere insieme quattro carri armati, cinque batterie di pezzi da 105 e due compagnie della guardia civile. Un comunicato governativo dice che nella congiura non erano coinvolti reparti militari organizzati e che gli insorti si ripromettevano di chiedere l'appoggio dei maggiori comandanti militari, una volta portata a termine l'ondata di uccisioni. Non è facile decifrare le cause del nuovo colpo di Stato. Certo, il governo e le truppe a lui fedeli sapevano del complotto, come lo sapevano gli americani, ma è difficile dipanare la matassa delle complicità, definire chi lo ha favorito e chi lo. ha osteggiato. Il fallito colpo di Stato è avvenuto alla vigilia di un rimpasto governativo da cui dipendevano i futuri sviluppi della guerra. Tale rimpasto era temuto da alcuni perché si diceva che avrebbero avuto il predominio gli esponenti buddisti, favorevoli alla neutralità e ad un accordo con i guerriglieri, i cui rappresentanti sarebbero stati accolti in una futura compagine governativa per far cessare la guerra civile. Il gioco poteva prendere alle spalle gli americani, creando per loro una situazione estremamente difficile. Proprio per impedire tale rimpasto e le sue pericolose conseguenze, si sarebbe mosso il gruppo di giovani ufficiali, tutti cattolici ed avversari strenui del comunismo. II colpo di Stato per rovesciare il governo è fallito, però anche il rimpasto del governo, che pare dovesse essere annunciato proprio questa mattina, è stato rimandato. Il portavoce dell'Ambasciata americana ha escluso oggi che il tentativo insurrezionale possa avere aspetti religiosi; secondo la sua opinione, è invece la vecchia ruggine regionalistica, la perpetua lotta tra ufficiali del Sud e del Nord a contendersi la supremazia politica nel Vietnam meridionale, a generare i continui sussulti che si concludono con colpi di Stato a ripetizione. L'elemento regionalistico non è certo estraneo alla lotta politica vietnamita, ma quello religioso è predominante, perché i cattolici, poco meno di due milioni sui quindici dell'intera popolazione, sarebbero i soli a fare le spese di un jeventuale accordo con i guerriglieri, preludio a un inevitabile governo comunista a scadenza più o meno breve. Sul fronte della guerra guerreggiata la storia è sempre identica: attacchi respinti di guerriglieri; tentativi di riattivare il ponte sulla strada di Dalat sempre impediti dalle continue molestie dei guerriglieri; bombardamenti dell'aviazione vietnamita su accampamenti dei guerriglieri, che hanno lasciato sul terreno numerosi morti, nei dintorni di Bien Hoa, la base devastata domenica scorsa da violente esplosioni; ripresa su larga scala dei bombardamenti effettuati dall'aviazione americana sul Vietnam del Nord. Ma il grosso gioco vietnamita, più che nei cieli e sui campi di battaglia, si svolge nei circoli politici di Saigon, sempre fertili in colpi di Stato, che apparentemente falliscono ma che lasciano il germe di nuove e forse definitive conclusioni. f. Il col. Thao, autore della fallita rivolta (Telef

Persone citate: Thao

Luoghi citati: Bien Hoa, Saigon, Vietnam, Vietnam Del Nord