Gli alberghi di Torino

Gli alberghi di Torino Per aeeocy fiere turisti e visitatori Gli alberghi di Torino Il «Principi di Piemonte» affronta a giugno il problema del completo rimodernamento: resterà chiuso almeno dodici mesi, costo parecchie centinaia di milioni - In città, 5251 camere con 9251 letti; in provincia, 8401 camere con 15.075 letti - In un anno incassati 48 miliardi 11 15 giugno, appena terminate le «Giornate mediche internazionali », che richiameranno a Torino scienziati di tutto il mondo, l'albergo Principi dì Piemonte chiuderà le porte per rinnovarsi e rimodernarsi totalmente. I lavori dureranno da un minimo di un anno a un massimo di 18 mesi — se condo quanto ci hanno confermato il dott. Emanuele Nasi presidente della Società Esercizi Sestriere e il procuratore dott. Casotti — e consisterai! no nel restituire al grande al bergo il prestigio di una mo dernissima attrezzatura. Soltanto l'esterno rimarrà immutato; saranno rifatti tutti gli impianti, rinnovato l'arredamento, impiantata l'aria condizionata. Nei piani inferio ri « grill », saloni e bar saran no ampliati e rammodernati; inoltre tra l'ammezzato e 1 saloni, dove attualmente sono si stematl uffici, disimpegni < guardaroba saranno creati lo cali per colazioni, pranzi d'af fari, riunioni e conferenze. An che le piante dei vari piani che ospitano le camere saranno cambiate, per consentire una maggiore ricettività: 1 letti so no ora 156, saranno portati a 200. « Contiamo in questo modo — ci ha detto il dott Nasi — non soltanto di giovare al mi glioramento della situazione alberghiera cittadina, ma di con tribune alla ripresa del settore edilizio e delle attività ad esso connesse ». Parecchie im prese costruttrici, di arreda mento, Idrauliche, ecc., collaboreranno a fare del Principi di Piemonte l'unico albergo di lusso di Torino, uno dei primi d'Europa. Il direttore dell'Ente turismo, dott. Barnini, ci ha dichiarato: « Siamo grati alla proprietà del Principi di Piemonte, di aver preso questa decisione, che noi abbiamo auspicato e caldeggiato. Ci auguriamo che l'esempio possa essere seguito, sia pure nei (imiti che a ciascuno sarà possibile, da altre aziende. L'affluenza degli stranieri e dei turisti italiani a Torino troverà sempre maggior incentivo quanto più la qualità dell'attrezzatura alberghiera sarà in grado di soddisfare la clientela ». A Torino, durante il '64, sono giunti negli alberghi 168 mila stranieri (377 mila giornate di presenza) e 529 mila italiani (un milione 643 mila giornate). Dieci anni addietro i turisti negli alberghi erano stati, in totale, 410 mila con un milione 261 mila giornate di pre senza. « Bastano queste cifre — osserva il dott. Barnini — por dimostrare che malgrado le difficoltà congiunturali la nostra .città s'impone sempre più come centro di attrazione e d'interesse, grazie soprattutto all'importanza delle sue manifestazioni ». Qual è attualmente l'attrezzatura ricettiva di Torino? In totale 103 alberghi (uno di lusso, 8 di prima categoria, 14 di seconda, 26 di terza, 54 di quarta; .35 pensioni (una di prima categoria, 2 di seconda, 32 di terza); e 146 locande. Ee camere sono 5251 con 9251 letti e 1970 bagni. Sta per aprirsi a giorni un altro albergo di seconda categoria con 60 camere, ognuna, fornita di servizi. E' molto? E'' pòco? «Sufficiente — afferma il direttore dell'Associazione albergatori — se si tiene conto che la media annuale dei letti occupati non supera il SO per cento e nei mesi invernali, tra novembre e febbraio, scende al SO per cento. E' vero che nel corso delle grandi manifestazioni, tipo il Salone dell'Automobile o le Giornate mediche, gli alber ghi di Torino sembrano scarsi, ma è vero anche che la "cintura " e la provincia servono egregiamente da polmone ». In provincia ci sono altri 776 alberghi, pensioni e locande, con 8401 camere, 15.075 letti, 2255 bagni. Durante il '64 la ricettività è aumentata, fra città e provincia, del 3 per cento e 1 bagni del 5-10 per cento. La spesa complessiva dei forestieri, che hanno totalizzato oltre 3 milioni di presenze, ha superato i 48 miliardi. Lo sforzo degli albergatori, secondo gli esperti del turismo, si è manifestato oltre che nel miglioramento degli esercizi anche nell'adottare il sistema del « tutto compreso ». Non ci sono più incognite nel prezzi: Ige, imposta soggiorno, riscaldamento fanno tutt'uno con il prezzo della camera. « Segni di buona volontà che è necessario incoraggiare con provvedimenti atti a ridurre i costi di conduzione ». Gli alberghi hanno risentito della sfavorevole congiuntura? I proprietari dicono di si. Più i locali eleganti che quelli medi, ma soprattutto le locande e le pensioni sorte In numero eccessivo al tempo del «boom» dell'immigrazione. Si 6 notato anche un lieve mutamento della clientela: chi era abituato al grande albergo, si accontenta ora, per risparmiare, di quello di minori pretese, purché moderno e dotato di servizi indipendenti.

Persone citate: Barnini, Casotti, Emanuele Nasi, Nasi