De Gaulle tiene segreti i suoi progetti sulla Nato

De Gaulle tiene segreti i suoi progetti sulla Nato Mentre si moltiplicano le indiscrezioni giornalistiche De Gaulle tiene segreti i suoi progetti sulla Nato II ministro delle informazioni ha smentito oggi che Parigi voglia uscire dall'Alleanza - Ma il giornale governativo "Paris presse" scrive che il generale «sta per mettere la Nato alla porta»: la considera inutile nella sua attuale struttura (Dal nostro corrispondente) Parigi, 18 maggio. La voce che il generale De Gallile intenda ritirare la Francia dall'Alleanza atlantica, benché ufficialmente smentita, sembra acquistare una certa consistenza perché la raccoglie stasera anche un giornale di ispirazione ministeriale, Paris-presse, sotto questo titolo di prima pagina: « De Gaulle sta per mettere la Nato alla porta* ». Il giornale si limita a riferire ciò che ha pubblicato in proposito la stampa estera, senza naturalmente confermarlo esplicitamente, però è significativo questo suo commento: < Queste speculazioni sulle intenzioni francesi hanno un'origine precisa: il generale De Gaulle ha detto all'ambasciatore degli Stati Uniti, nel loro ultimo incontro, che contava di chiedere una trasformazione profonda dell'organi zazione atlantica e sperava di arrivare entro il 1969 a una ri forma dell'Alleanza. Non ha precisato che si ritirerà dalla organizzazione in caso di rigetto delle sue proposte né che chiederà alla Nato di sloggiare dalla Francia, ma è assai evidente die non gli dispiace rebbe se l'organizzazione atlantica se ne andasse altrove ». L'ambiguo commento si pre sta a qualunque interpretazio ne, tanto più che la precisio ne delle informazioni pubblicate dalla stampa americana avrebbe richiesto una smentita categorica da parte del giornale governativo. L'f7. S, News and World Report ha infatti affermato che De Gaulle ha già informato Washington della sua intenzione di ritirarsi dalla Nato nel 1969, mentre, secondo Newsweek, il governo francese è < pronto a metter la mano su tutti i beni della Nato situati nel territorio francese > e ha già deciso di destinare alla televisione francese il palazzo in cui l'Alleanza atlantica ha sede a Parigi. Paris-presse conferma d'altronde < Pauuersione del generale De Gaulle per un meccanismo sovrannazionale agli ordini di Washington» e riporta in questi termini i giudizi sulla Nato espressi dal Presidente della Repubblica con i suoi collaboratori più intimi: «L'Alleanza atlantica è necessaria: la Francia vi rimane fermamente attaccata. L'organizzazione atlantica è zero. Essa non ci disturba e non abbiamo da uscirne perché non vi siamo, salvo a titolo simbolico. Non voglio lasciarci i nostri ufficiali, perché non possono prendervi al¬ tro che una pericolosa malattia. A parte Questo, non c'è che da lasciar correre e lasciar dire: una tempesta in un bicchiere d'acQua... ». Non sembra tuttavia che il problema sia stato trattato dal Consiglio dei ministri che si è riunito stamani all'Eliseo sotto la presidenza del generale De Gaulle. L'ha dichiarato il ministro delle Informazioni, Alain Peyrefìtte, il quale, alla domanda di un giornalista, ha risposto che la Francia non si propone di uscire dall'Alleanza atlantica. Secondo il comunicato ufficiale, il ministro degli Esteri, Couve de Murville, dopo aver fatto approvare dal governo un progetto di legge per la ratifica del trattato che istituisce un Consiglio unico e una Commissione unica per le Comunità europee, ha anzi esposto ai colleghi la situazione internazionale in termini piuttosto concilianti. Per ciò che riguarda la sessione del Consiglio ministeriale atlantico, tenuta dì recente a Londra, il ministro ha detto che essa ha permesso < larghi scambi di vedute in uno spirito di comprensione reciproca, specie sui problemi ' del Vietnam, della Repubblica Dominicana e della Germania». S. V.

Persone citate: Alain Peyrefìtte, De Gaulle