Pechino acquista oro a Londra ed a Parigi

Pechino acquista oro a Londra ed a Parigi Secondo notizie non ufficiali Pechino acquista oro a Londra ed a Parigi Tra marzo e aprile la Cina comunista si sarebbe assicurata 50 tonnellate del metallo, per un valore di 38 miliardi di lire - Ieri avrebbe comprato a Londra altre 10 tonnellate d'oro (oltre 7 miliardi di lire) (Dal nostro corrispondente) Londra, 18 maggio. La Cina comunista si sta mostrando tra i più attivi compratori sul mercato internazionale dell'oro. Benché manchino notizie precise e conferme ufficiali, è ormai certo che gli agenti di Pechino hanno acquistato, nelle ultime settimane, a Parigi ma soprattutto a Londra, un cospicuo volume del prezioso metallo. Fra marzo e aprile, la Cina ne avrebbe comprato complessivamente circa 50 te iellate, per un valore di circa 22 milioni di sterline, pari a 38 miliardi di lire. Ieri, con un'unica massiccia ordinazione a Londra, si sarebbe assicurata altre 10 tonnellate (oltre 7 miliardi di lire). Nessuno sa identificare con, esattezza la ragione di questi acquisti. Il redattore finanziario del Times scrive stamane: « Nessuno sa perché la Cina voglia oro. Si pensa però che, per ottenere il metallo, stia attingendo alle sue riserve in sterline e agisca traverso Hong-Kong >. Fra le varie ipotesi vi è quella secondo cui Pechino avrebbe bisogno di quest'oro per poter comprare da certi Paesi — ma non si sa quali — le attrezzature industriali e scientifiche ora negatele dalla Russia. Ma non si comprende allora perché non usi valuta straniera invece di oro. Gli operatori, accentrati a Londra, che controllano il prezzo internazionale dell'oro seguono con attenzione questi movimenti. Vogliono evitare pericolose fluttuazioni che potrebbero incoraggiare accaparratori e speculatori, turbando un mercato già nervoso da vari mesi. La richiesta del metallo è aumentata: lo comprano con insistenza varie banche centrali: e, nelle ultime settimane, oltre alla Cina, si sono fatti avanti, con forti ordinazioni, Spagna e Birmania. Ieri sera, il prezzo dell'oro per oncia saliva di un intero cent, giungendo a 35 dollari e 10/12 di cent. Dal settembre delio scorso anno, la Russia è assente dalla scena aurea ma, nei primi otto mesi del '64, vendette oro in notevoli quantità per assicurarsi valuta pregiata. Cifre ufficiali divulgate recentemente dalla Banca d'Inghilterra informano che, in quegli otto mesi, Mosca vendette circa 10 milioni di once per un valore di oltre 125 milioni di sterline, 218 miliardi di lire. La Banca d'Inghilterra e gli altri istituti dicono che l'arrivo di quest'oro sovietico sul mercato costituì una c gradita sorpresa » perché permise agli operatori di appagare la maggior richiesta occidentale senza toccare le riserve dell'* International Gold Pool ». La produzione complessiva d'oro del mondo non-comunista ammontò nel 1964 a 40 milioni 600.000 once. m. ci. Oisdsc17mpcmi5•