Dancelli si afferma a Perugia

Dancelli si afferma a Perugia Movimentato avvio del Girò ciclistico d'Italia Dancelli si afferma a Perugia Nel finale della tappa si è accesa improvvisamente la lotta che ha visto impegnati tutti i migliori - Taccone, De Rosso, Balmamion e Adorni lievemente distaccati - Oggi seconda frazione con arrivo a L'Aquila Venturelli si ritira e litiga con i compagni di squadra (Dal nostro inviato speciale) Perugia, 15 maggio. Il Giro d'Italia è cominciato bene: oggi, nella fase finale della prima tappa, gli assi si sono dati battaglia e stasera a Perugia abbiamo una Maglia rosa di tutto rispetto. Quel vispo Dancelli che, di corsa in corsa, si diverte a confermarsi uno dei ciclisti italiani dotato di maggiori qualità. Dancelli sarebbe dovuto restar al palo, è un compagno di squadra di Motta e, dopo il < forfait » del suo capitano, i Molteni avevano deciso di costringere alla rinuncia i'intera formazione. Fu Dancelli, fra tutti, a protestare di più, giunse persino alle lacrime, pur di convincere a mutare parere un padrone che, probabilmente, nulla dì meglio aspettava che d'essere convinto. Durò ventiquattr'ore l'altalena di opinioni, poi si impose il buonsenso. Ed ora Dancelli non ìia impiegato troppo tempo per dimostrare d'avere ragione, è bastata una tappa e già il giovane bresciano è al comando della graduatoria, seriamente intenzionato a difendere la sua brillante posizione. Dovrà faticare, a partire da domani. Poiché oggi cinque uomini si sono classificati con il suo stesso tempo e. in questo gruppetto, figurano Durante. Zilioli, Gimondi, ben poco disposti a fare da comprimari, mentre Adorni, Bitossi. Taccone e Balmamion, che sono gli sconfitti della giornata inaugurale, vorranno rimboccarsi le maniche per riguadagnare il tempo perdu¬ to. Che è un tempo di lieve peso come misura — appena una manciata di secondi — ma che pure ha la sua importanza, come una pratica dimostrazione di principio. Se c'era il timore d'un certo reciproco imbarazzo a svelar le proprie intenzioni, ebbene un simile timore è scomparso d'acchito. Da San Marino a Perugia, dopo un tratto di calma, i migliori sono venuti alla ribalta. Si è formato un gruppo comprendente Mealli, Chiappano, Galbo e Quindi Durante, Brands, Marcali, Beraldo, Carminati, Dancelli, Ferretti, Gimondi, Colombo e De Prà. Ad otto chilometri dall'arrivo, Zilioli — lo Zilioli dei bei tempi — l'iuscì a lasciare il plotone ed a raggiungere la pattuglia dei primi, nella quale qualcuno s'era staccato per il ritmo impresso alla gara da Gimondi. La conclusione fu una volata convulsa, dopo un paio di pericolosissime curve ■ a gomito. Sull'ultimo rettilineo si affacciò per primo Dancelli con Durante a ruota ed il successo del velocista, della Ignis parve cosa certa. Durante però, su per la salita s'era dannato a non {asciarsi staccare, la sua energia un po' s'era spenta. Ebbe uno scatto naturale, ma Dancelli tenne duro, magari allargando d'un soffio dal centro della via verso il bordo, dove Zilioli stava rimontando di prepotenza. Vinse Dancelli, su Durante. Terzo Zilioli, quarto Mealli, quinto Gimondi, sesto Ferretti. Poi la filza degli altri nella teoria dei vari distacchi. Segnaliamo quelli dei ciclisti in uista: 7" per Poggiali, II" per Taccone, 19" per Cribiori, De Rosso, Adorni, Bitossi, Mugnaini e Balmamion, quest'ultimo evidentemente « bloccato » nella sua azione per non aiutar Adorni nell'inseguimento a Zilioli. Briciole, dicevamo. BricioZe c7ie comunque testimoniano di una vivacità ben al di sopra delle più liete speranze. Manca dalla lista degli arrivati Venturelli, un ragazzo che può rassegnarsi a cambiar mestiere. Ha cominciato a perder terreno, gli sono rimasti accanto Taglioni, Pelizzoni, Armoni e Baffi. Venturelli accusava una noiosa febbriciattola e soltanto Baffi gli restò al fianco, con il compito di farlo arrivare sino a Perugia. Baffi si distrasse un attimo — eri allo striscione mancavano cinque chilometri appena —, quando si voltò, Venturelli s'era attaccato ad una macchina. Per colpa sua, stasera alla Bianchi c'è il rammarico di un bisticcio. Baffi, alla televisione, ha decisamente attaccato Venturelli. Si parla anche di un violento litigio con i compagni di squadra alcuni dei quali avrebbero espresso il loro pensiero nei riguardi dell'abbandono a suon di pugni. La notizia non è confermata. Sicuro invece che Venturelli verrà sottoposto ad un accurato esame medico. Se i dottori nulla di grave gli troveranno, il giovanotto emilia¬ no sarà forse costretto a restituire parte dello stipendio. Una carriera finita, comunque. E mette melanconia. Domani seconda tappa: 1S0 km. da Perugia a L'Aquila. Gigi Boccacini Ordine d'arrivo: 1. Dancelli 198 km in 5 ore J,3'35" (media 31,,576); 2. Durante; 3. Zilioli; it. Mealli; 5. Gimondi; 6. Ferretti, tutti con il tempo di Dancelli; 7. Galbo a !,"; 8. Poggiali a 7"; 9. Colombo id.; 10. Taccone a 11"; 19. Cribiori a 19"; 22. De Rosso idem; 23. Balmamion idem; a pari merito con Adorni, Passuello, Mugnaini e Bitossi: 99. e ultimo Zanchi a 19'Sl,". Dancelli (a destra) precede Durante e Zilioli a Perugia