Assolti direttore e giornalisti di «Der Spiegel» accusali di alto tradimento contro la Germania di Tito Sansa

Assolti direttore e giornalisti di «Der Spiegel» accusali di alto tradimento contro la Germania Assolti direttore e giornalisti di «Der Spiegel» accusali di alto tradimento contro la Germania La Corte Suprema ha deciso, dopo due anni e mezzo d'istruttoria, il «non luogo a procedere» - Il settimanale di Amburgo aveva rivelato presunti segreti militari della Nato nell'autunno '62 - L'opinione pubblica chiede che si faccia luce sulla parte avuta dall'ex ministro Strauss (Dal nostro corrispondente) lìmin, 14 maggio. V« affare Spiegel», che nell'autunno 1962 provocò la maggior crisi politica in Germania in questo dopoguerra (caduta del governo Adenauer, cacciata del ministro della Difesa Strauss, sollevazione dell'opinione pubblica), si ò concluso oggi in maniera clamorosa: dopo due anni e sei mesi di istruttoria la Corte Suprema ha deciso il ?ion luogo a procedere « per mancanza di prove » contro l'editore dello «Spiegel» Rudolf Augstein e il direttore responsabile del settimanale, Conrad Ahlers, e altre otto persone accusate insieme con loro di alto tradimento, violazione di segreti di Stato e corruzione. L'istruttoria per alto tradimento verrà aperta contro uno solo dei denunziati, il colonnello Alfred Martin, sospettato di aver fornito notizie sulle forze armate tedesche e della Nato. La notizia ohe il processo contro lo «Spiegel» non avrà luogo è esplosa a Bonn come una bomba. Un portavoce del partito liberale ha definito la decisione della Corte Suprema « una vittoria dello stato di diritto sull'abuso del potere politico »; a nome dei socialdemocratici, il deputato Barsig ha detto ohe essa « è un indice della saldezza dell'ordinamento democratico tedesco ». Ambedue i portavoce hanno colto l'occasione per attaccare Adenauer il quale, ricoprendo la carica di Cancelliere all'epoca dello scandalo « Spiegel », lanciò accuse infondate contro la stampa in generale, rimproverando ad essa di essere « scesa nell'abisso dell'alto tradimento ». Tanto i liberali quanto i socialdemocratici chiedono ora, dopo la decisione di non procedere contro lo « Spiegel », che venga finalmente chiarita la parte che l'allora ministro della Difesa Strauss ebbe nell'affare. L'taffare Spiegel» aveva preso l'avvio, alla fine di novembre del '62, da un articolo sulle manovre Nato « Fallex 62 », nel quale lo « Spiegel » forniva particolareggiati dettagli sulle truppe disponibili in caso di una terza guerra mondiale e sul possibile impiego e dislocamento di armi atomiche. Una settimana dopo, su richiesta del ministero della Difesa, ohe aveva ravvisato nell'articolo la violazione di importantissimi segreti, entrava in azione il servizio di sicurezza e la suprema magistratura si interessava del caso. Tre settimane più tardi, il 26 ottobre, la polizia circondò la sede dello « Spiegel » ad Amburgo e la redazione di Bonn le perquisì e sequestrò tutto il materiale d'archivio e giorna¬ listico e perfino la corrispon-denza privata dei redattori.Nove persone furono arrestatee rimasero in carcere per periodi varianti tra le tre settimane e i quattro mesi: l'editore Augstein, il direttore Ahlers (catturato in Spagna come un bandito), il redattore capo Jacobi, altri due redattori politici, due colonnelli dello Stato Maggiore, il console di Tunisia, Conrad, e l'avvocato Josef Augstein, fratello del direttore del settimanale. Lo scandalo fu enorme. Per la prima volta dopo decenni di passività, l'opinione pubblica tedesca si ribellò contro il governo: vi furono scioperi e dimostrazioni. Al Parlamento di Bonn si svolse un acceso dibattito. Nel corso di esso Adenauer ringraziò l'esecutivo per avere difeso la sicurezza dello Stato e accusò lo « Spiegel» di avere sistematicamen- te tradito lo Stato per guada gnare denaro. Come reazione i cinque mi- nistri liberali, con in testa il ministro della giustizia Starnitiberger (che era stato tenuto all'oscuro dell'azione di polizia contro lo «Spiegel ») si dimisero e chiesero la testa del ministro della Difesa il quale aveva fatto arrestare illegalmente in Spagna il giornalista Ahlers. Adenauer, attaccato da ogni parte e debolmente sostemito dal proprio partito e dai cristiano-sociali di Strauss, fu obbligato a licenziare il ministro della Difesa. Da allora Strauss non ha più fatto parte del governa. Contro di lui furono iniziati — in relazione con l'x affare Spiegel » — diversi procedimenti penali, tuttora in corso. Nel suo prossimo numero, che comparirà lunedì, lo « Spiegel» prenderà posizione - sul¬ l'i affare» del quale è al cen tro, facendo piccanti rivela zioni. Una di esse è già trape lata oggi. Nell'ottobre 1962, il cancelliere Adenauer avreb be chiesto l'immediato arresto del capo del «Bnd» (il servizio segreto tedesco), l'ex gene rate Reinhard Gehlen, il qua le sarebbe slato a capo di un complotto organizzato insieme con i servizi di sicurezza. Secondo Adenauer, Gehlen avrebbe ajnehe avvertito lo « Spiejet » che si stava preparando una azione a sorpresa contro il settimanale. L'allora ministro della Giustizia, Stammberger, al quale il Cancelliere aveva chiesto di ordinare l'arresto del capo del servizio segreto, ritenne ingiustificata la richiesta di Adenauer e rifiutò. Pochi giorni dopo si dimise, causando la caduta del governo. , Tito Sansa

Luoghi citati: Amburgo, Bonn, Germania, Spagna, Tunisia