Lo storia di un jazzista ieri al "Maggio Fiorentino,,

Lo storia di un jazzista ieri al "Maggio Fiorentino,, Lo storia di un jazzista ieri al "Maggio Fiorentino,, Ripresentata dopo due anni l'opera « Jonny suona per voi» dell'austriaco Krenek /Nostro servizio particolare) Firenze, 14 maggio. Durante le immancabili discussioni suscitate dall'inclusione o dall'esclusione di questa o di quella opera teatrale dal programma dell'annuale Maggio fiorentino, discussioni i che se in parte son mosse dal-1 l'inclinazione alla polemica eiall'opposizione insite nei to- scani, d'altra parte attestano \il vivo interessamento dei fio-'rentini alla fortuna della mu--sicale festa primaverile e alle'opportunità e necessità cultu- rali, durante, dicevamo, le di- scussioni intorno al cartello-jne di quest'anno, uno degli ar- gomenti più spesso toccati è]la convenienza di ripresenta- re, dopo due anni. Jonny spielt auf, l'opera di Ernst Krenek. Giovane. poco più che veli- tenne l'austriaco Krenek seni-1brò un enfant terrible nella Imusica contemporanea Janna |lo lanciò in tutto i! mondo. tn|meno di due anni, quattrocentocinquanta repliche in cento teatri, traduzione del libretto, steso dal compositore In diciotto lingue. Quando partì per gli Stati Uniti. 1938, (love poi si naturalizzò, l'elenco delle opere ne noverava circa settanta. Nel campo teatrale aveva esordito a ventidue anni con un'opera che fu classificata « soclalrivoluzionarla », Die Zwingburg, « La Rocca», su libretto anonimo forse di Franz Werfel Qualche altra partitura, fra cui Orplieus und Euridike, 1926. su libretto del pitto re Kokosclika. non passò inosservata nell'ondata avanguardista L'anno seguente il Jonny tuonò come una bomba. Esaltazioni e tumulti plateeincuriosite, Incandescenti. La favola di Jonny il negro,violinista in un jazzband che s'innamora di una cantante bianca. Anita adorata daPcompositore Max. ruba il vio-lino al virtuoso Daniello, è in- seguito dalla polizia arrestatoe liberato, passa da questa specie di verismo al simboli- smo- Max, artista incompreso,triste per l'abbandono di Ani-ta sta per uccidersi in un ai- bergo alpino, allorché un mi-sterioso coro risuonante in un ghiacciaio portentosamente il luminato sii dà conforto e spe- ranza. Tale intreccio eccitò i macchine pubblici allora fanatici per il jazz; per la prima volta sentivano in quella grosse Oper, (presunta analogia o celata parodia del melodramma meyerbeerlano?), i ritmi, le cantilene, i timbri del jazzband, finalmente il sassofono!, le sonore, e vedevano sul palcoscenico stazioni fer roviarie, via vai di treni. La gente rimase abbagliata da tanta «modernità», delirando oppose questo saggio di arte nuova» a quella «classica», Un poco alla volta le menti cominciarono a veder chiaro, e Jonny continuò a divertire senza pretese e senza sottintesi. Chi aspettava dal Krenek altre opere dello stesso gusto, chiare, spassose, ben fatte, con un melodizzare piacevole, con un'armonia coerente ed espres- slva, con marcate distinzioni nei caratteri dei personaggi, per esempio Max e Anita, restò alquanto deluso, Ancora una volta dunque, la piacevolezza di Jonny spielt auf presentata sotto i! titolo ; Jonny suona per voi » è tornata stasera gradita, grazie anche all'esecuzione diretta da Bruno Bartoletti, con la regìa di Squarzina. Interpreti principali Alvino Misciano, Eugenia Ratti. Renato Ceseri, Giorgio Giorgetti ed Edith Martelli. Il pubblico, che numeroso affollava il Teatro della Pergola, ha riservato al lavoro un cordialissimo successo, chiamando ripetutamente al proscenio interpreti, regista e direttore g. c. | d'orchestra, g. c.

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