Si spara a Santo Domingo forse due americani uccisi di Giovanni Giovannini

Si spara a Santo Domingo forse due americani uccisi Complicazioni nella crisi dell'isola Si spara a Santo Domingo forse due americani uccisi Il capo dell'esercito regolare gen. Wessin (40 anni, figlio di libanesi) ha ritirato le dimissioni - E' l'uomo più odiato dagli insorti: senza di lui forse un'intesa di pace sarebbe possibile li , I (è figlio di immigrati (Dal nostro inviato speciale) Santo Domingo, 11 maggio. L'uomo che per primo e da solo impedì ai rivoluzionari di impadronirsi completamente di Santo Domingo, il . generale Elias Wessin y Wessin, è stato costretto ieri alle dimissioni dalla giunta controrivolu gtmteavrzionaria, su pressioni dell'ani- Jbasciatore americano. E' il tconfortante segno che Wash- sington non si limita a tarersfoggio della sua potenza mi- i rlitare per tenere a freno gli j sarmati del col. Caamano chiu-psi nella Ciudad Nueva, ma cer-l ca di indurre alla ragione lajcmilitare del gen. Im-Ìtgiunta bert Barreras spingendola ad eliminare gli atteggiamenti più estremisti, gli uomini più ìnLa decisione non —ddutransigenti è tuttavia definitiva: Wessin aoggi se l'è rimangiata, non ! svuole lasciare il paese, la crisi 'adi nuovo in alto mare. nNonostante la forte concor- clenza, la palma del più duro dldell'isola è senza discussione appannaggio del gen. Elias..Wessin y Wessin, un arabo!"libane I si) giunto quarantenne all'alto alm grado e alla ribalta della notorietà poco per i suoi meriti militari, molto per la sua ultrareazionaria attività politica. Già nel settembre del '63 si era distinto tra gli ufficiali che avevano abbattuto l'unico governo dominicano uscito da regolari elezioni (quello di Juan Bosch). Da allora, ha tenacemente vegliato sulle sorti del successivo governo rei suo amico Cabrai: e coe rentemente, il 25 aprile scor so, scpsì in piazza i rivolup0"81'1- 11 contrattacco subito, " ^ aprile, i pochi aerei di cul dispone come comandante della base di Sant'Isidro — tutta l'aviazione militare della Repubblica — bombardano e mitragliano la città uccidendo decine di « costitu analisti » e di civili, cjonvque. ! sto esempio, U 27 aprile riesce 'a trascinare con se la marina- e sono altre cannonate che arrivano in pieno centro di Santo Domingo, le attacca anche ... !" Ponte di Duarte: Il 28 aprida terra, avanzando dall'est attraverso qui però le cose si mettono peggio molti giovani ufficiali passano al nemico, gli insorti tengono duro e sembrano avere la meglio. Solo nella notte tra il 28 ed il 29 sbarcano dalla portaerei Boxer i primi 450 marines americani: per quattro giorni, Wessin y Wessin era rimasto solo con incredibile rudezza a far fronte alla rivolta: senza di lui, probabilmente, i c co stituzionalìsti » avrebbero subito trionfato, Bosch sarebbe tornato ad assumere la presidenza, gli americani forse non sarebbero mai sbarcati. Ora il generale arabo-dominicano, ripudiato dagli americani che solo venti giorni addietro l'avevano prescelto, cacciato dal la stessa giunta che egli ave va insediato al potere, si ri fiuta di sparire dalla scena. Il presidente della giunta au ti-rivoluzionaria, generale Im i bert Barreras, oltre a non su 'scitare particolari sentimenti i di amore o di odio, è l'uomo jche uccise il dittatore Trujillo: i il capo degli insorti, colonne! ! lo Caamano, viene invece dal j l'ambiente del vecchio despo; ta di cui suo padre fu il capo di Stato maggiore: anche a questa origine deve il grado che ha a 32 anni soltanto. PoI liticamente, il giovane colonj nello può al massimo essere delimito un liberale progressista La sua inesperienza può giustificare il timore di vederlo : trasformato in pedina comuni' sta o castrista Per parte mia ! posso portare solo il modesto i contributo di una giornata initera passata nel quartiere ri| belle della Ciudad Nueva, che è il più vecchio, raccolto com'è attorno alla più antica cattedrale d'America e ad altre vestigia cinquecentesche. Evitando accuratamente i capi e le loro dichiarazioni altisonanti, ho girato per le vie che si tenta di liberare dai rifiuti, con i negozi tutti chiusi, fermandomi a parlare alla buona con i ragazzi in armi, felici di intrattenersi col giornalista straniero. Se qualcuno era comunista, è 3tato ben attento a non mostrarsi tale con me: tutti hanno parlato della corruzione ed oppressione del vecchio regime, dell'esigenza di maggior libertà e giustizia e soprattutto benessere per un popolo di tre milioni di abitanti che, con l'eccezione di pochi previlegiati, vive in condizioni miserabili. Perfino nei confronti degli americani, alla cui eventuale avanzata si dichiarano pronti ad opporsi anche a prezzo della vita, non mostrano sentimenti radicalmente ostili: tutta la loro carica di rancore è riservata alla vecchia cricca dominante. La possibilità di un compromesso non è ancora così vicina come si sperava ieri con le dimissioni di Wessin: perché diventi realtà, si stanno battendo i rappresentanti a Santo Domingo dell'Organizzazione Stati americani, 1 diplomatici di quasi tutti i paesi capeggiati dall'infaticabile Nunzio apostolico, il romano mons. Clarizio. A Santo Domingo ed in tutta l'isola, sia in zona americana che ribelle, la situazione non è ancora materialmente disastrosa: a parte i telefoni e le comunicazioni (assillo ed incubo costante di noi giornalisti), i servizi essenziali funzionano alla meglio, viveri e medicinali scarseggiano ma non mancano. Un altro è il pericolo che minaccia il fragile germoglio della speranza, ed è la presenza di troppe armi, molte delle quali in mano a gente inesperta, giovane, nervosa. Proprio mentre tornavo, meno incline al pessimismo, dalla mia visita alla Ciudad Nueva, un movimento di blindati amen cani nell'afenne Bolivar, all'inizio del «corridoio, ha sca fenato una sparatoria ribello violentissima: il coprifuoco delle 18 impedisce notizie più precise, ma sembra certa la morte di due marines, di alcuni insorti. E nella notte, mentre terminiamo queste righes continuano ad echeggiare secchi colpi di cecchini, e quelli, in sorda monotona serie, delle mitragliatrici. Giovanni Giovannini

Persone citate: Bolivar, Clarizio, Duarte, Elias Wessin, Juan Bosch, Trujillo

Luoghi citati: America, Organizzazione, Santo Domingo