Smentito il geometra imputato di avere ucciso l'amante a Sanremo di Antonio Antonucci

Smentito il geometra imputato di avere ucciso l'amante a Sanremo Breve udienza al processa in Corte di Assise Smentito il geometra imputato di avere ucciso l'amante a Sanremo Il cameriere di un bar afferma che vide l'«entraineuse» nel suo locale tre ore prima del delitto - L'accusato sostiene invece che la ragazza non uscì dall'albergo per tutta la notte - Ascoltati i genitori della vittima e chiesta la citazione di tre nuovi testimoni (Dal nostro inviato speciale) Sanremo, 7 maggio. Dopo l'udienza di oggi in Corte d'Assise a Sanremo, il caso del geometra Giuseppe Calvi, trentunenne, imputato di omicidio volontario per avere, con un colpo di pistola, provocato la morte della sua amante Maria Stellino, di 27 anni, più conosciuta sotto il nome di « Mimma», è ben lon¬ tano dall'aver raggiunto un nubdvittbzdiminimo di chiarificazione definitiva. Diremo anzi che si è leggermente imbrogliato. Tutto l'insieme si riduce a scoprire che cosa avvenne di certo fra le ore zero e le li del 1° luglio 196>i. Dalla deposizione del Calvi risulta che egli, alla mezzanotte e un quarto, riaccompagnò a casa la sua < Mimma» perché lei si lamentava di dolori viscerali. Lei gli avrebbe detto di andarle a comperare certe pastiglie e di ritornare subito. Viceversa egli rientrò verso le II, donde lei, inferocita per dispetto o per gelosìa, gli saltò addosso, lo morse, poi afferrata una lunga limetta da unghie minacciò di sfregiarlo e di svenarsi. La ragazza fece pure il gesto di gettarsi dalla finestra, e quindi, afferrata la rivoltella di lui, gliela puntò contro con il dichiarato proposito di ucciderlo. Egli fu pronto a levargliela di mano, lei reagì con un calcio al ventre, in seguito al quale il braccio che impugnava l'arma urtò contro uno spigolo di mobile facendo partire il mortale proiettile. Ecco invece il teste Ernesto Di Bernardo, cameriere al bar « La Parisienne », il quale afferma senza ombra di dubbio che la « Mimma » entrò nel suo locale verso l'una, che consumò un'aranciata, che questa aranciata gliela pagò un cliente occasionale con il quale lei uscì. Ritornata di li a mezz'ora, lei confidò al Di Bernardo di essere andata con quell'uomo « per denaro », raccomandandogli di non dirlo a <Pippo» (diminutivo del suo amante Giuseppe) altrimenti lui sarebbe stato «capace di ammazzarla ». La causale della disputa finita tragicamente (e cioè il ritardo dell'amante nel portarle una medicina) verrebbe quindi a cadere per dar posto ad uno stato morboso di gelosia. Il Calvi avrebbe impiegato tutto quel tempo per sorvegliare la sua amante e — coltala in flagrante delitto di bitgia perché le aveva vietato categoricamente di uscire di casa se non in compagnia sua — si sarebbe mostrato particolarmente duro nel rimproverarla, minacciandola perfino di non volerne più sapere di lei; donde la disputa degenerata in tragedia. Per meglio intendere la si tuazione, va precisato che la « Mimma » non era, com' è sembrata in un primo tempo una professionista stipendiata di locale notturno, adibita ad accendere i desideri dell'uomo da spegnere poi con champa gne, cioè, come suol dirsi. CmrdanbgctgpdasdtupmternclvalctGrmuna entraineuse. Lei viveva [allo stato Ubero, pescando gli huacsficifdspldfadAsaM non so». uomini a caso, però a fin di bene. Nel clima della confusione delle idee c'è dell'altro. Il Calvi, nella sua deposizione di ieri, ha descritto minutamente la scena della pistola, mentre, subito dopo la tragedia, al brigadiere della polizia giudiziaria Romolo Podo che gli domandava come era successo l fattaccio, rispose: « Non so, A questo punto l'avv. Luca Ciurlo della difesa scatena un mezzo putiferio ricordando il rapportino dello stesso brigadiere dove è detto: « Inoltre aggiunse che quando lui teneva la pistola lei gli avrebbe sferrato un calcio... ». Presidente — « Avrebbe » o glielo sferrò? Come disse? Teste Porto — « Avrebbe ». E poi, c'è il pasticcio della chiave di casa. Ieri l'imputato asserì che la <Mimma» gliela aveva data affinché lui potesse rientrare con la medicina. E allora, come fece lei ad uscire per la sua avventura se, come dichiara la titolare della pensione, Francesca Partenuti, i due non avevano che una sola chiave? Di secondaria importanza possono considerarsi le testimonianze dei' parenti della vittima, i cui genitori, Ambrogio e Maria Teresa Stellino, ignoravano del tutto la professione di lei e la consideravano calma, mentre risultava maata di isterismo. Per saperne di più, parte civile e difesa hanno chiesto in aggiunta alla lista testimoniae il giocatore di football Marco Novi, un giornalista sportivo e il neurologo Antonio Giampalmo che visitò, sia pure una sola volta, la « Mimma». Antonio Antonucci 'i Gi l L'imputato Giuseppe Calvi arriva in aula Ansa)

Luoghi citati: Sanremo