Paolo VI indica ai Gesuiti i nuovi compiti da affrontare di Filippo Pucci

Paolo VI indica ai Gesuiti i nuovi compiti da affrontare Discorso ai rappresentanti dei 36 mila religiosi delia Compagnia Paolo VI indica ai Gesuiti i nuovi compiti da affrontare Prima di tutto lotta all'ateismo, specialmente quello che viene dall'ideologia comunista - Il Papa chiede ai Gesuiti "obbedienza assoluta, disciplina inflessibile, impegno totale e accuratamente studiato" - Il Generale che essi eleggono in questi giorni dovrà avere spiccatissime le doti dell'energia e del coraggio (Dal vostro corrispondente) Città del Vaticano, 7 maggio. Paolo VI ha chiesto oggi agli esponenti della Compagnia di Gesù la più completa disciplina, spirito di obbedienza, la continuazione nel tempo moderno delle tradizioni del passato, senza cedimenti di carattere intellettuale o pratico che possano diminuire la compattezza della «milizia» fondata da S. Ignazio. Gli oltre duecento «Capitolari» dell'Ordine giunti da ogni parte del mondo, per eleggere il nuovo Preposito Generale, sono stati ricevuti dal Pontefice nella sala del Concistoro alle 9,30 e con lui sul finire dell'udienza hanno cantato il «Veni Creator spiritus ». Il discorso pronunciato dal Papa in lingua latina ha ripetuto in più punti le raccomandazioni espresse in identica occasione al «Capitolari» della Compagnia da Pio XII nel 1957, in difesa dell'autorità e contro le Insidie di una malintesa democrazia all'interno della Compagnia di Gesù; ma ha aggiunto una consegna: quella di un impegno totale, ordinato e accuratamente studiato contro ogni forma di ateismo, a cominciare da quello propugnato ed imposto dalla ideologia comunista. Paolo VI ha ricordato che S. Ignazio concepì la sua Compagnia come « una roccaforte solidissima del Cattolicesimo, una milizia di provato valore, incondizionatamente votata alla Sede Apostolica», ha richiamato il precetto di « una disciplina inflessibile che non si piega alle inclinazioni dei singoli», poi ha raccomandato unità di pensiero e di azione: « Un manipolo che non conservi l'ordine dei ranghi nella struttura dell'esercito — ha ammonito — somiglia ad una voce dissonante in iena sinfonia di strumenti e di voci». Sarà perciò compito del nuovo Generale, ha detto il Papa, che non vi siano <note stonate», ma piuttosto «un inno corale». Paolo VI ha insistito: «Tutti deuo?io guardarsi sempre nel pensare, nell'insegnare, nello scrivere e nell'agire dall'uni)ormarsi allo spirito del mondo, dal lasciarsi trasportare da og7ii corrente di pensiero e dall'indulgere oltre misura e di propria iniziativa alle novità del giorno ». E' chiaro in queste parole un richiamo contro alcune manifestazioni più avanzate che hanno interessato anche esponenti delia Compagnia di Gesù, specie in Europa. Ma il punto che il Papa ha detto « della massima importanza», tanto da proporlo « seriamente ed insistentemente» all'attività futura della Compagnia è quello rappresentato « dallo spaventoso pericolo che incombe sulla umanità intera, l'ateismo». Ed ha aggiunto: « Vi è l'ateismo di coloro che in base a dottrine filosofiche affermano che Dio non esiste o che non può essere conosciuto; l'ateismo di coloro che ripongono ogni valore nel piacere, di coloro che respingono ogni culto religioso poiché ritengono superstizioso, inutile e fastidioso adorare e servire il Creatore ed ubbidire alle sue leggi: essi vivono senza fede in Cristo, privi di ogni speranza e senza Dio. Questo è l'ateismo che serpeggia nell'epoca nostra, ora apertamente, ora nascostamente, mascherato il più delle volte sotto la veste del progresso, nella cultura, nell'economia e nel campo sociale ». Paolo VI ha concluso con una consegna alla Compagnia di Gesù, che con i suoi 36.000 membri rappresenta l'Ordine più diffuso nel mondo: « Alla Compagnia di Gesù, che ha per distintivo la difesa della Chiesa e della Santa Religione nei momenti di maggiore pericolo, affidiamo — ha dichiarato — il compito di resistere con tutte le forze all'ateismo. Perciò i figli di S. Ignazio, impegnando ogni loro energia, combattano questa buona battaglia studiando attentamente piani e metodi, affinché tutto sia disposto nel modo migliore e sia coronato da felice successo >. Nel pomeriggio di oggi alle 16 i 224 grandi elettori della Compagnia si sono riuniti per la prima volta nell'apposita sala della Curia generalizia in borgo Santo Spirito per dare inizio alla 31» Congregazione generale. Mancavano soltanto i sei rappresentanti polacchi cui difficoltà amministrative hanno impedito di raggiungere Roma. Per prima cosa è stata creata una commissione incaricata di determinare le attitudini che debbono distinguere 11 Preposito Generale idoneo a governare nel momento attuale. Ma già il Papa ha chiarito la sua volontà che sia prescelto un uomo dotato di polso e di coraggio, capace cioè di condurre la Compagnia di Gesù, saldamente unita, nel combatti mento contro l'ateismo. Filippo Pucci

Persone citate: Paolo Vi, Pio Xii

Luoghi citati: Città Del Vaticano, Europa, Roma