Moro deplora con severità i socialisti per la mozione contro gli Stati Uniti di Michele Tito

Moro deplora con severità i socialisti per la mozione contro gli Stati Uniti Moro deplora con severità i socialisti per la mozione contro gli Stati Uniti Il documento gli è stato portato da De Martino - Anche «Il Popolo» critica il psi per i suoi giudizi intempestivi e per scarso senso di responsabilità - Giovedì si riunirà il Consiglio dei ministri (Dal nostro corrispondente) Roma, 6 maggio La questione della presa di posizione socialista sull'intervento americano a Santo Domingo ha avuto oggi uno strascico inaspettato. Il segretario del psi ha compiuto un passo formale che investe il governo: ha ufficialmente informato Moro del comunicato, di condanna della politica statunitense, approvato ieri sera dalla direzione del partito. Un passo insolito e non necessario, nel caso specifico. Nell'imminenza del dibattito alla Camera sulla politica estera, che comincerà il 14 maggio, esso doveva avere un suo peso politico. In realtà le intenzioni socialiste sono rimaste oscure. All'uscita dal colloquio con Moro l'on. De Martino ha dichiarato ai giornalisti di non giudicare la situazione «in termini drammatici», e una nota ufficiosa del partito si preoccupa chiaramente dì fugare ogni allarme. Moro, stando ad alcune fonti attendibili, ha preso atto, come è ovvio, del passo socialista, ma ha reagito con grande durezza deplorando l'accaduto e i metodi adottati, esprimendo amarezza perché su problemi delicati di politica estera vengono assunte posizioni unilaterali senza aver ascoltato il governo, senza aver consultato gli altri partiti, senza disporre di sufficienti elementi di valutazione e senza tener conto di molte altre cose. Quello socialista è un modo di agire che può turbare 1 rapporti fra i partiti e fa risaltare le divisioni: gli effetti possono essere diversi da quelli voluti. Il solo organo competente, secondo Moro, è in questi casi il Consiglio dei ministri < nel cui ambito si definiscono le posizioni unitarie, se possibile >.dopo di che 1 partiti giudicano, evitando, così, « inutili accademie ». La reazione di Moro, che i socialisti non avevano probabilmente messo in conto, ha un fine preciso: evitare che i socialisti (i quali non vogliono la crisi) siano indotti a far prevalere le preoccupazioni interne di partito, In vista del prossimo congresso, su ogni altra cosa. Altrimenti la situazione politica italiana è esposta, fino al congresso del psi, al rischio di un Ininterrotto stato di insicurezza. Anche II Popolo, che uscirà domani mattina, giudica in modo estremamente severo l'atteggiamento socialista. E' motivo di meraviglia quello che accade, dice il giornale: un partito di governo esprime giudizi intempestivi, mostra di non avere senso della realtà né senso delle proporzioni, di non rispettare la disciplina del proprio posto parlando a nome dell'intero paese (come faceva il comunicato di ieri) sui temi delicati della politica estera. Bisogna intendersi, conclude Il Popolo, e chiarire una volta per tutte Moro e la segreteria de, che hanno ispirato l'articolo del Popolo, mostrano di non voler subire passivamente le iniziative socialiste. Il linguaggio è duro e le preoccupazioni concrete. Il Consiglio dei ministri si riunirà giovedì prossimo. Avremo fino ad allora polemiche, ma i leaders del centrosinistra ritengono che il governo supererà il dibattito al Parlamento e i socialisti dovranno provvedere da soli alla soluzione dei propri problemi. Michele Tito

Persone citate: De Martino, Moro

Luoghi citati: Roma, Santo Domingo, Stati Uniti