Pneumatici e sicurezza di Gianni Rogliatti

Pneumatici e sicurezza Una sentenza della Corte d'Appello di Firenze Pneumatici e sicurezza Chi è coinvolto in un incidente circolando con gomme logore, è giuridicamente colpevole - Trattandosi di «rischio anormale», anche le Compagnie assicuratrici possono rifiutare la copertura dei danni Una sentenza della Corte d'Appello di Firenze del giugno 1964 riferentesi ad un veicolo circolante con pneumatici lisci costituisce per la giurisprudenza una norma molto interessante ed importante: chi circola con un veicolo in quelle condizioni, non solo è colpevole degli eventuali incidenti che possano derivare dalla incontrollabilità del veicolo stesso, ma non è più coperto dalla propria assicurazione, in quanto le gomme lisce costituiscono un « rischio anormale », e come tale esulante dalla copertura assicurativa. H ben noto assioma che nessuna catena è più forte del suo anello più debole è particolarmente vero nel caso dei veicoli e delle loro gomme, perché queste, oltre ad essere l'anello più facilmente indebolito della catena di organi che debbono garantire la sicurezza, sono proprio la parte che stabilisce l'unione tra veicolo e strada: stabilità e frenata dipendono in modo sostanziale dalle gomme, e sta al guidatore accertarsi che esse siano sempre in buone condizioni. Premesso che il tipo di pneumatico adatto ad ogni veicolo viene determinato in sede di progetto con accuratissimi studi, all'automobilista rimane il compito — anzi l'obbligo — di controllare che le condizioni iniziali non vengano meno col tempo. Tre sono le condizioni da soddisfare per garantire la sicurezza, e cioè un sufficiente spessore di battistrada, la pressione corretta di gonfiaggio e la integrità della carcassa : venendo meno uno qualunque di questi fattori, si può determinare una situazione di grave pericolo, spesso improvviso, con lo scoppio del pneumatico e la perdita totale del controllo della vettura. E' ben vero che un guidatore esperto riesce a dominare una macchina cui sia scoppiata' una gomma (almeno sa cosa deve e non deve fare) e con un po' di fortuna ci riesce, ma chi parte con le gomme in cattivo stato non è un buon guidatore e sicuramente non sa come comportarsi in caso d'emergenza. Lo spessore del battistrada è di 7-9 mm. sulle gomme nuove e non si deve ridurre a meno di 2 mm., altrimenti l'aderenza della gomma diventa problematica, specie sul bagnato: in altre parole si slitta. Quando lo spessore arriva al limite sopra citato, si deve cambiare il pneumatico o almeno farlo ricostruire da una ditta che dia affidamento di serietà ed accuratezza del lavoro. Per misurare lo spessore del battistrada i tecnici si servono di un piccolo calibro apposito, ma anche ad occhio si può dire se una gomma è al limite del margine di sicurezza. La pressione corretta dei pneumatici è indicata dal costruttore di ogni veicolo, e deve essere controllata a pneumatico freddo, cioè dopo che la vettura è stata ferma per un certo tempo ed all'ombra; l'ideale sarebbe effettuare la misura al mattino prima di muoverla, ma per questo bisogna disporre del manometro; in mancanza di meglio è bene far controllare le gomme dalla stazione di servizio più vicina. Come è noto, si deve aumentare la pressione del 10-15 per cento se si deve viaggiare a lungo, specie in estate, onde evitare che la flessione eccessiva dei copertoni provochi un surriscaldamento e quindi un indebolimento delle gomme, che proprio ad alta velocità si trovano ad essere maggiormente sollecitate ; molti incidenti gra vissimi avvengono sulle autostrade proprio per il cedi mento delle gomme dovuto ad insufficiente gonfiaggio. Bd infine è essenziale la integrità delle tele che formano la carcassa: un pneumatico nuovo e gonfiato alla giusta pressione può essere stato danneggiato da un urto contro un marciapiede o da un oggetto tagliente: in questo caso può scoppiare in qualsiasi momento; per evitare questo rischio è bene dare uno sguardo ai fianchi della gomma, specie alla parte interna (che è la meno visibile), ad esempio quando si solleva la macchina per il cambio dell'olio. Oggi i pneumatici, grazie anche alle difficili condizioni imposte dalle competizioni sportive, hanno raggiunto un alto grado di perfezione e di sicurezza, non disgiunto da un elevato confort: questo è stato raggiunto tra l'altro grazie alla riduzione del diametro e al corrispondente aumento della sezione, con l'allargamento della superficie di contatto gommaterreno, la cosiddetta impronta. Ed infine un'ultima cosa: l'automobile non ha quattro ruote ma cinque, perché una è di scorta; potrebbe sembrare una facile battuta ed è invece una realtà importantissima: quella di scorta può diventare in qualsiasi momento una delle ruote in funzione, e quindi deve es sere dotata di una gomma almeno in condizioni passa bili di sicurezza. La tecnica migliore è quella della ro tazione periodica di tutte le cinque gomme, in modo da consumarle in modo unifor me e poi sostituirle tutte allo stesso tempo. Risparmiare sulle gomme è comunque una pessima economia, che si può pagar molto cara. Gianni Rogliatti

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