Morti in uno scontro due coniugi in auto non si erano fermati al segnale di stop
Morti in uno scontro due coniugi in auto non si erano fermati al segnale di stop Duplice sciagura wnartale iu earsa Cuciati sul Lurora Morti in uno scontro due coniugi in auto non si erano fermati al segnale di stop Le vittime, 56 e 64 anni, erano dirette sulla loro « 600 » a S. Damiano per una pratica di eredità - Il marito, che era alla guida, si è inoltrato decisamente in via Genova (che ha la precedenza), mentre da destra giungeva una « 2100 » - L'utilitaria scaraventata contro un palo, mentre i viaggiatori sono sbalzati fuori, uccisi sul colpo Un'altra gravissima sciagura dovuta all'imprudenza: due coniugi in auto sono morti in una strada della città, per non avere rispettato un segnale di stop. Il duplice mortale incidente è accaduto all'incrocio tra corso Caduti sul Lavoro e via Genova. Erano le 13,15 di ieri. I coniugi Vincenzo Bartolomeo Migliasso, 56 anni, custode dell'azienda tranvie, c la moglie Rita Gardino, 64 anni, anziana Fiat, già impiegata presso la sede di Miralìori, erano a bordo della loro «600 >•; guidava il marito. Erano partiti da casa, in via Buenos Aires 23, ed erano diretti a San Damiano. d'Asti, loro paese di origine. Il Migliasso sarebbe passato per Baldlchleri a prendere sua sorella Carolina e poi avrebbe raggiunto a San Damiano d'Asti i fratelli Giuseppe e Battista per la divisione ufficiale dell'eredità che aveva lasciato il padre, Giovanni, morto l'anno scorso a 84 anni. Il notaio li aspettava. La « 000 ì- — secondo quanto ha riferito un testimone che la seguiva, il dott. Umberto Ferraro abitante in via Ventimiglia 76 — ha attraversato via Nizza con il verde, proveniente dal sottopassaggio di corso Giambone, ed ha imboccato corso Caduti sili Lavoro. Questo corso, a un certo punto, è bloccato con lo stop per dare la precedenza a via Genova che ha senso unico con direzione verso 11 centro. Qui il Migliasso, anziché fermarsi come il regolamento gli imponeva, ha attraversato decisamente,. • Dalla sua destra arrivava una Fiat « 2100 » che recava a bordo due commercianti italo-argentini attualmente in Italia in giro turistico: José Maria Franchi di 25 anni, che era alla guida, e Suo cugino Giorgio Lolio, 31 anentrambi abitanti a Buenos Aires. In questi giorni i due gio vani sono ospiti presso un lor?.\ parente, anche lui a nome Giorgio Lollo, abitante in via Onorato Vigliani 31, il quale aveva messo a loro disposizione la propria automobile. Quando il Franchi si è visto davanti la « 600 » ha frenato di colpo, ma l'urto non poteva essere evitato. L'utilitaria è stata presa in pieno nella fiancata destra e proiettata in alto. Prima ancora che ricadesse, sfasciata, i corpi dei due sventurati coniugi sono stati proiettati fuori e sono Uniti a terra, proni, uno a fianco dell'altro, sul marciapiede del viale che divide le due corsie del corso Caduti sul Lavoro. La « 600 » è finita un metro più in là, su un fianco, schiacciata contro un palo di cemento. Marito e moglie sono morti all'istante, come ha potuto constatare il dott. Ferrare che aveva assistito alla sciagura e che ù stato fra 1 primi ad accorrere. Anche la c 2100 » si è rovesciata su un fianco, con il muso verso 11 Po, ma le portelle non si sono aperte e 1 due occupanti hanno riportato solo lievi ferite. Erano tuttavia intontiti, tanto che hanno avuto bisogno dell'aiuto dei soccorritori per poter uscire. Il Franchi aveva qualche escoriazione e presene tava uno stato di choc, ma non si è mosso dal posto per atten dere l'arrivo dei carabinieri del dlgrgtE pronto intervento; il Lollo è andato a farsi medicare alle Molinette dove l'hanno giudicato guaribile in 5 giorni. Sul luogo dell'incidente si è recato anche un sanitario della guardia medica per la costatazione di morte. Le due salme, dopo i rilievi e dopo che un sacerdote di passaggio, don Michele Perlo, aveva impartito la Estrema Unzione, sono state tra¬ sportate all'Istituto di Medicina Legale. — I morti negli incidenti stradali accaduti nella giornata di domenica nella provincia di Torino sono saliti a sei: nel corso della notte all'ospedale Gradenigo è spirato il ventunenne Carmelo Ippolito, operaio, via Aosta 21. Era rimasto gravemente ferito in corso Novara angolo Lungo Dora Siena. Al vo¬ lante di una « 1200 », con accanto la signora Vincenza Deleo in Pona, si era scontrato con una « 600 » guidata da Giuseppe Jacobbi, 45 anni, vìa Borgone 2, che viaggiava con il figlio Sabino di 11 anni. Tutti gli occupanti delle due auto sono rimasti feriti. L'Ippolito era stato ricoverato in gravissime condizioni per la frattura della base cranica. Il percorso della «600» e della «2100», il punto dello scontro e le due macchine rovesciate. Le vittime: Vincenzo e Rita Migliasso
Luoghi citati: Buenos Aires, Italia, San Damiano D'asti, Siena, Torino
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