Cinque miliardi in tre anni per la ferrovia Cuneo-Nizza
Cinque miliardi in tre anni per la ferrovia Cuneo-Nizza Due proposte di legge dei parlamentari piemontesi Cinque miliardi in tre anni per la ferrovia Cuneo-Nizza « il Senato se ne occuperà subito dopo Pasqua » assicura uno dei presentatori, il sen. G. B. Bertone, decano del Parlamento - «Se il governo acconsente all'esame delle commissioni in sede legislativa, lo stanziamento in poco più di un mese può essere approvato » precisa l'on. Giolitti ■ Una dichiarazione del cuneese on. Sarti Nostro servizio particolare Roma, lunedi mattina. I parlamentari piemontesi di tutti i gruppi politici sono impegnati a. svolgere la necessaria azione affinché le loro proposte di legge per lo stanziamento di cinque miliardi di lire, destinato alla ricostruzione dei tronchi distrutti della ferrovia Cuneo-Nizza avvenga rapidamente. Le proposte sono due: una del decano del Senato sen. Giovanni Battista Bertone di Mondali 'e di. tutti gli altri senatori piemontesi), l'altra della torinese on. Giorgina Arian Levi, condivisa all'unanimità dai deputati eletti nella regione. Entrambi i progetti suggeriscono che lo stanziamento sia effettuato in tre successìvi esercizi finanzia- ri: il 1966 (due miliardi di lire), il 1967 una somma identica e, infine, nel 1968 la residua somma di un miliardo. Una volta disposta la spesa, qualora non intervengano altre difficoltà relative all'esecuzione delle opere, per la massima parte su territorio francese della Valle Roja (tale in parte per il vecchio confine del 1861 e, nella parte a monte di Tenda, per la nuova frontiera del 191,7) potrebbero subito avere inizio. Si ritiene che la. proposta che. verrà esaminata perprima sarà quella del sen. Bertone il quale, con i suoi novant'anni, i dodici lustri di vita politica ed i molti ministeri retti, da Giolitti a. De Gasperi è la più illustre ed autorevole figura del Parlamento italiano. Ritengo ha dichiarato a «Stampa Se- ra > — che la proposta dei senatori piemontesi verrà stampata subito dopo Pasqua ed esaminata dalle due Commissioni senatoriali di Finanza e Tesoro (che io stesso ho l'onore di presiedere) e dei Trasporti. Questo esame potrà avvenire in « sede legislativa » da parte di una delle Commissioni, che si sostituirebbe, in tal caso, all'assemblea plenariat Dipende dalla Presidenza del Senato, sentito il parere del governo. Secondo un altro deputato cuneese, l'ex ministro del Bilancio, on. Antonio Giolitti, l'i iter » della proposta è condizionato dal governo. Se esso consente l'esame in sede legislativa, nel giro di un mese o poco più — egli dice — Io stanziamento può essere deliberato dai due ra- mi del Parlamento. In que sto caso, come fu posto in rilievo nella seduta conclusiva del terzo Congresso sul turismo invernale che si svolse a Cuneo, lo stanziamento assumerebbe anche un carattere anticongiunturale. Consentirebbe, cioè, una maggiore occupazione ih una zòna depressa. E' risaputo che i lavori ferroviari hanno un effetto moltiplicatore. Secondo l'on. Adolfo Sarti, di Cuneo, lo stanziamento, a parte tutte le. altre ragioni che militano a favore del ripristino delle parti della ferrovia distrutte per cause di guerra (la cui costruzione, promossa -in Giolitti, fu ultimata soltanto nei 1928 ed il cui esercizio durò appena 17 anni): è indispensabile perché un patrimonio calcolato in 60 miliardi di lire non si dissolva. Vittorio Staterà
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